La storia di Borsa: post seconda guerra mondiale (1946-1962)

Ricostruzione e ripresa degli scambi

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Dopo la ricostruzione postbellica, nel volgere di pochi anni l’attività riprese a pieno ritmo e per tutti gli anni ‘50 si ebbe una lunga fase espansiva in cui la forte crescita dei corsi azionari accompagnava il generale boom dell’economia italiana.
Il numero delle società quotate rimase sostanzialmente invariato e tra queste crebbero i settori assicurativo, finanziario ed elettrico. In questa fase iniziarono ad essere quotate le holding accanto alle società operative controllate attraverso partecipazioni incrociate.

 

 

Il peso della normativa fiscale

29Nel 1956 furono proposte dal ministro delle Finanze, Roberto Tremelloni, nuove norme tributarie che imponevano agli intermediari di borsa la comunicazione quotidiana di tutti i contratti a termine conclusi.
Le proteste degli agenti di cambio furono immediate e paralizzarono l’attività per qualche mese. L’obbligo venne aggirato introducendo una forma di contratto per contanti a liquidazione differita, che venne definitivamente approvata nel 1958.

 

Dalla matita copiativa alle schede perforate

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Durante la frenetica attività degli anni ’50 il lavoro di “backoffice” continuava ad essere svolto con sistemi artigianali, non più al passo con i volumi registrati.
Lo scambio degli interinali tra le controparti e la verifica dei contratti eseguiti in giornata, la rilevazione dei prezzi fatti e la redazione dei listini ufficiali venivano eseguite a mano con grande dispendio di tempo. Nei primi anni '60 un consorzio di alcuni agenti di cambio milanesi istituì il Centro meccanografico, che venne dotato di avanzate strutture informatiche e assunse in seguito la denominazione di Ceb, Centro elettronico Borsa. Nel corso degli anni '60 e '70 la totalità degli agenti di cambio aderì al consorzio, che operava secondo gli indirizzi forniti dal Comitato direttivo degli agenti di cambio. Le dimensioni erano inizialmente contenute per cui il Centro trovò posto nel salone delle grida, in un corridoio alle spalle del grande tabellone. Fu in questi anni che si posero le basi per la trasformazione tecnologica del mercato che nell'arco di tre decenni portò alla telematizzazione degli scambi e alla dematerializzazione delle transazioni finanziarie.


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