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Puntare sull’energia pulita con le nuove soluzioni energetiche emergenti

Invesco Global Clean Energy UCITS ETF si propone di replicare l'indice WilderHill New Energy Global Innovation, il primo al mondo del suo genere focalizzato sulle soluzioni a energia pulita

In tutto il mondo i governi stanno implementando target ambiziosi per ridurre le loro emissioni di carbonio. L’obiettivo è rispettare l'accordo di Parigi, concluso nel dicembre 2015, che fissa il limite del riscaldamento globale a 2°C (e preferibilmente al di sotto di 1,5 °C) entro il 2050.

NON SOLO ENERGIA EOLICA E SOLARE

“La conversione a livello mondiale all'energia pulita richiede livelli di investimento senza precedenti. Si stima che solo per centrare l’obiettivo dell’accordo di Parigi saranno necessari 800 miliardi di dollari di investimento” riferiscono gli esperti di Invesco, che poi spiegano cosa si intende per ‘energia pulita’. “Significa, innanzitutto, decarbonizzazione: puntare sulle imprese che contribuiscono o traggono vantaggio da una transizione sociale verso l'uso di fonti energetiche che rilasciano meno carbonio e prevengono l'inquinamento” spiegano i professionisti di Invesco. Si tratta di un universo che include tecnologie come l'energia eolica o solare, che provengono da fonti naturali e producono energia rinnovabile. Include anche le tecnologie innovative che mirano a rimuovere i gas serra dall'aria.

L’INDICE WILDERHILL NEW ENERGY GLOBAL INNOVATION

“I nuovi progetti eolici e solari sono già oggi più competitivi delle centrali energetiche a combustione fossile più economiche. Ma non per questo si arresteranno gli ingenti investimenti in energie, efficienza e infrastrutture rinnovabili per promuovere la transizione energetica. D’altra parte, per raggiungere gli obiettivi concordati a livello globale, l’investimento complessivo nel sistema energetico tra il 2015 e il 2050 dovrà aumentare di circa il 30%” fa sapere Robert Wilder, cofondatore e amministratore delegato della WilderHill, azienda leader nel settore dell’energia pulita dal 2004 nonché ideatrice dell'indice WilderHill New Energy Global Innovation, il primo al mondo focalizzato sulle soluzioni a energia pulita.

INVESCO GLOBAL CLEAN ENERGY UCITS ETF

Proprio questo indice rappresenta il target che Invesco Global Clean Energy UCITS ETF si propone di replicare in termini di performance al netto delle commissioni di gestione.

“L'indice di riferimento è pensato per monitorare la performance di società globali le cui tecnologie innovative si concentrano sulla generazione e l'utilizzo di energia più pulita, il risparmio energetico, l'efficienza e il progresso delle energie rinnovabili” tengono a precisare i manager di Invesco.

PRIVILEGIATE LE SOCIETA’ PURE PLAY

“L’indice, passivo e ribilanciato ogni tre mesi, presenta una selezione basata sull’analisi dei titoli e delle ponderazioni settoriali, che vengono riviste sulla combinazione di caratteristiche qualitative e quantitative” puntualizza Wilder che poi aggiunge: “E’ composto principalmente da azioni quotate fuori dagli USA privilegiando le società pure play. È inoltre equiponderato, il che garantisce che i titoli a maggiore capitalizzazione non abbiano un peso più elevato sull’andamento in modo tale che anche le nuove soluzioni energetiche emergenti possano avere un impatto non trascurabile sulla performance dell’indice nel tempo”.

EVITATO IL RISCHIO DI CONCENTRAZIONE

Inoltre confrontando l'indice di riferimento dell’Invesco Global Clean Energy UCITS ETF con i suoi competitor, è possibile osservare che gli altri indici tendono a concentrarsi su un numero minore di azioni, favorendo così il rischio di concentrazione e la ponderazione in base alla capitalizzazione di mercato. “Avere una propensione per i titoli ad alta capitalizzazione potrebbe far perdere l’opportunità di investire in alcune delle società pure play più interessanti comprese nel nostro indice” concludono gli esperti di Invesco.

Scopri di più su: invesco.com/insiemeversoilfuturo

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