Stellantis: Fim-Cisl, idea Maserati a Modena non convince, da capire efficacia

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 15 mag - La decisione di Stellantis di "trasferire a Modena cio' che resta della produzione Maserati di Mirafiori e' la conferma della peggiore ipotesi sul tavolo. Dopo aver deciso di escludere dal piano industriale il rimpiazzo dei modelli Maserati soppressi (Quattroporte, Ghibli, Levante) e dopo essersi stupiti di come le due lussuose sportive (GranTurismo e GranCabrio) non raggiungessero risultati produttivi edificanti, adesso Stellantis completa l'operazione annullando completamente la presenza del Tridente a Torino".

Lo hanno detto Rocco Cutri', segretario Generale Fim-Cisl Torino e Canavese, e Igor Albera, segretario Fim-Cisl Torino e responsabile automotive, sottolineando che "e' tutta da comprendere l'efficacia e l'efficienza di una produzione gia' estremamente ridotta nei numeri che, cosi' facendo, rimarrebbe sdoppiata per meta' a Torino per la fase di lastratura e verniciatura e per meta' a Modena con la fase di assemblaggio". Secondo il sindacato, e' "difficile capire quanto questa possa essere frutto di una scelta di strategia o una decisione estemporanea e forse emotiva. Tramonterebbe cosi' definitivamente non solo il progetto ma anche la sola idea di quel Polo del Lusso che in qualche modo aveva portato lustro e lavoro negli stabilimenti dell'area torinese".

Secondo Cutri' e Albera, l'auspico e' che "l'investitura del nuovo Ad possa rappresentare un nuovo punto di partenza e segni una strategia focalizzata sul prodotto e sul mercato, valorizzando le competenze e le capacita' ancora presenti sul territorio italiano. Senza una chiara e ben definita nuova linea di condotta mirata a rafforzare i nostri marchi storici, partendo da Maserati, passando per Alfa Romeo e Lancia, a poco serviranno spostamenti e rimaneggiamenti".

Ars

(RADIOCOR) 15-05-25 10:47:20 (0292) 5 NNNN