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Glossario finanziario - Obbligazione Convertibile

Definizione

Titolo obbligazionario il cui possessore ha la facoltà di decidere se convertirlo in un titolo azionario (azioni di compendio) oppure no.

Approfondimenti

Le obbligazioni convertibili sono titoli che si trovano in posizione intermedia tra i titoli obbligazionari e i titoli azionari. Il loro possessore ha la facoltà di decidere se rimanere creditore della società emittente per tutta la durata del prestito, oppure se, in determinati periodi, convertire il proprio status da creditore a socio (azionista) sulla base di un rapporto di cambio predeterminato (nel regolamento di emissione).
Gli elementi caratteristici di tale obbligazione sono:
• il metodo di conversione: diretto (qualora le azioni di compendio siano dello stesso emittente delle obbligazioni), o indiretto (qualora le azioni di compendio siano emesse da una società diversa dall'emittente delle obbligazioni);
• il prezzo di conversione (o rapporto di conversione), che esprime il numero di azioni ottenibili per ogni obbligazione;
• il periodo di conversione, che rappresenta il periodo (o i periodi) a partire dal quale è possibile chiedere la conversione.
La facoltà di conversione rappresenta un'opzione che viene implicitamente venduta dall'emittente al sottoscrittore; a fronte di ciò l'obbligazionista percepisce un rendimento calcolato in funzione di un tasso nominale inferiore a quello di un'obbligazione ordinaria di pari caratteristiche, poichè tale differenza risulta esere il premio dell'opzione.
Le obbligazioni convertibili non possono essere emesse a un prezzo inferiore al valore nominale e devono essere offerte in opzione ai soci.

Esempio

Si consideri un prestito obbligazionario convertibile caratterizzato da un rapporto di conversione pari a 1/3 (ossia 1 azione di compendio ogni 3 obbligazioni possedute).
Dal rapporto di conversione si può ricavare il prezzo di conversione, ossia il prezzo (in termini di valore nominale dell'obbligazione) che dovrà essere pagato per ottenere una azione di compendio. Supponendo che il valore nominale di ogni obbligazione sia pari a € 6,00, risulta:

prezzo di conversione = € 6,00 x 1/3 = € 2,00

L'obbligazionista avrà vantaggio a convertire l'obbligazione qualora il prezzo di mercato dell'azione sia superiore a € 2,00.

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