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ETP a leva long e short: strumenti potenti, da usare con consapevolezza
16 maggio 2025
In un contesto di mercato sempre più rapido e caratterizzato da incertezza economica e geopolitica, cresce l’interesse verso strumenti che consentono di sfruttare la maggiore volatilità in modo tattico.
Gli ETP a leva, negoziati in borsa come normali azioni, offrono proprio questa possibilità: amplificare in modo semplice, sicuro ed efficiente i movimenti giornalieri di un indice, una materia prima o un titolo azionario, assumendo posizioni long (rialziste) o short (ribassiste) a leva.
Nel 2024, gli ETF e gli ETP a leva hanno registrato un forte interesse a livello globale. Nel complesso, gli ETF a leva hanno visto il totale degli asset in gestione aumentare di quasi 40 miliardi di dollari statunitensi, secondo i dati di Morningstar Direct, e vantano attualmente 100 miliardi di dollari di asset in tutti i prodotti. GraniteShares, emittente internazionale specializzato in ETF ed ETP a leva long e short, con oltre USD 9 miliardi di AUM (al 14/05/2025), nel 2024 ha visto le sue masse crescere di oltre il +400%, con i suoi prodotti che realizzano volumi medi giornalieri di negoziazione superiori a 2 miliardi di dollari.
Anche in Italia si registra un crescente utilizzo da parte degli investitori retail, attratti dalla possibilità di ottenere rendimenti amplificati su sottostanti relazionati ad alcuni dei grandi temi del momento, come intelligenza artificiale e mondo cripto: Nvidia, Microstrategy e Coinbase per esempio. È cresciuto inoltre l’interesse per gli ETP a leva su Tesla, sia long che short, anche alla luce della sempre più dura sfida con i competitor cinesi. Sul fronte domestico riscuotono poi particolare successo anche gli ETP a leva 3x su UniCredit e Intesa, a testimonianza di come gli investitori italiani abbiano sempre i riflettori puntati sul settore bancario nazionale, anche in virtù dei risultati record e del risiko bancario in corso.
Tuttavia, se da un lato gli ETP a leva fissa rappresentano un’opportunità per trader ed investitori evoluti di generare extra-rendimenti tramite strategie tattiche di portafoglio, dall’altro richiedono consapevolezza e preparazione tecnica. È infatti importante che chi li utilizza comprenda pianamente i meccanismi del loro funzionamento e le meccaniche della leva giornaliera, per valutare correttamente l’opportunità ed il rischio associato.
GraniteShares è attivamente impegnata nella divulgazione finanziaria, mettendo a disposizione contenuti educativi, analisi pratiche e aggiornamenti di mercato per promuovere un uso informato e responsabile di questi strumenti di trading.
Come funzionano gli ETP a leva?
Gli ETP a leva moltiplicano la performance giornaliera dell’attività sottostante per un fattore di leva definito. Un ETP +3x, ad esempio, guadagna il 3% se l’indice di riferimento sale dell’1% in un solo giorno; un ETP -3x guadagna il 3% se l’indice scende dell’1%. E viceversa.

È importante sottolineare come la leva sia offerta su base giornaliera, differentemente da altri strumenti: a fine della giornata di negoziazione, dunque, si ha un reset che ricalibra l’esposizione per la giornata successiva, assicurando che l’ETP offra appunto sempre la medesima leva sulla performance giornaliera del sottostante. Questo tipo di leva viene anche chiamato “leva fissa”.
L’effetto compounding: leva amica o nemica?
Il meccanismo di ribilanciamento giornaliero espone ad un effetto compounding (“effetto di capitalizzazione”) amplificato, che può risultare svantaggioso oppure vantaggioso per un investitore in caso di potenziali periodi di detenzione superiori al singolo giorno.
- In un mercato con trend direzionale (ad esempio, diversi giorni consecutivi di rialzi), il compounding può amplificare i guadagni di chi ha un ETP long oltre quanto ci si aspetterebbe moltiplicando semplicemente la performance per il fattore di leva.
- Al contrario, in un mercato volatile ma privo di direzione, il compounding può erodere il capitale, anche se l’asset sottostante si muove poco nel complesso. Le oscillazioni continue possono infatti annullare i guadagni e rendere i rendimenti realizzati inferiori rispetto a quanto suggerito dal semplice moltiplicatore di leva.
Per questo motivo, è importante monitorare costantemente l’andamento del prodotto e non considerarlo adatto a strategie “buy & hold”, bensì a strategie di trading attivo di breve termine soggette a monitoraggio giornaliero. Il ribilanciamento giornaliero implica infatti che questi prodotti siano progettati per ottenere il multiplo di leva dichiarato solo su base giornaliera: su periodi più lunghi, i rendimenti possono differire notevolmente da quelli ottenibili moltiplicando la performance dell’asset per il fattore di leva.
Buone pratiche per un uso efficace
Per utilizzare in modo consapevole gli ETP a leva, è consigliabile:
- Definire obiettivi chiari: speculazione di breve termine, copertura o esposizione mirata?
- Monitorare le posizioni giornalmente: il reset giornaliero impone una gestione attiva.
- Conoscere bene i rischi: in particolare quelli legati al compounding e alla volatilità intraday.
- Studiare il sottostante e la struttura dell’ETP: ogni prodotto ha caratteristiche specifiche che vanno comprese a fondo.
Gli ETP a leva rappresentano strumenti potenti e versatili, ma da maneggiare con consapevolezza. Solo attraverso un’adeguata preparazione e una comprensione chiara dei meccanismi che li regolano è possibile sfruttarne appieno le potenzialità, evitando errori di valutazione. In finanza, conoscenza e strategia sono sempre la leva più efficace.
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