I BTP: cosa sono, quanto rendono e come acquistarli

Scopri cosa sono i BTP (Buoni del Tesoro Poliennali): come acquistarli in asta o sul mercato secondario, come si forma il loro rendimento e i profili di rischio



FTA Online News,Milano, 06 Lug 2021 - 12:05

BTP: cosa sono

I Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) sono titoli di debito (obbligazioni) a medio-lungo termine emessi dal Dipartimento del Tesoro (Ministero dell’Economia e delle Finanze) con cedola fissa posticipata pagata semestralmente. I BTP possono essere emessi con scadenze pari a 3, 5, 7,10, 15, 20, 30 e 50 anni, mediante un procedimento chiamato asta marginale che si svolge normalmente due volte al mese: durante la seconda settimana del mese per il BTP 3 e 7 anni e, in relazione alla domanda espressa dal mercato, i BTP 15 e/o 30 anni; durante l’ultima settimana del mese per i BTP 5 e 10 anni.

BTP Italia 3


Acquistare i BTP in asta

Prima di ogni asta il Tesoro determina e annuncia i quantitativi emessi (in una forchetta massimo-minimo): l'incrocio tra offerte e domande pervenute durante le aste determina il prezzo (e quindi il rendimento) di emissione del BTP. E' bene precisare che i risparmiatori non possono partecipare direttamente alle aste ma solo attraverso gli intermediari autorizzati (banche e imprese di investimento registrate presso la Banca d’Italia), presentando presso questi ultimi i loro ordini in tempo utile. In asta i BTP possono essere sottoscritti per un valore nominale minimo di 1.000 euro o multipli di tale cifra.


Acquistare i BTP dopo l'asta: il mercato secondario

I BTP possono essere acquistati in un momento successivo alla loro emissione, ovvero sul mercato secondario. Esistono infatti mercati regolamentati in cui vengono scambiati BTP già in circolazione. Il MOT (Mercato telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato) è il mercato secondario gestito da Borsa Italiana S.p.A. dove i risparmiatori (sempre tramite un intermediario) possono comprare o vendere titoli di Stato e altre obbligazioni, con importo minimo pari a 1.000 euro. Oltre al MOT esiste anche un altro mercato, l'MTS (Mercato Telematico dei titoli di Stato), riservato agli intermediari autorizzati (banche e imprese di investimento) dove l'importo minimo negoziabile è pari a 2 milioni di euro.


Il rendimento

Il rendimento dei BTP deriva in parte dal flusso cedolare e in parte dalla differenza tra il prezzo di sottoscrizione (se il titolo è stato acquistato in asta: in questo caso di parla di "scarto d'emissione") o di acquisto (se acquistato sul mercato secondario), e il valore nominale (pari a 100) che viene rimborsato alla scadenza. Le cedole sono predeterminate al momento dell’emissione in misura fissa e pagate posticipatamente con cadenza semestrale: sono pertanto costanti per tutta la vita del titolo.

A cosa si va incontro investendo in BTP

Per l'investitore che ha acquistato BTP e intende mantenere i titoli fino alla scadenza l'unico rischio concreto è il rischio di credito (o rischio emittente), ovvero la possibilità che il Tesoro risulti inadempiente nel pagamento delle cedole o nel rimborso del capitale.
Chi ha invece investito in BTP con l'intenzione di vendere i titoli prima della scadenza (o si trova nella necessità imprevista di doverlo fare) incorre anche nel rischio di mercato: fluttuazioni sfavorevoli (al rialzo) dei rendimenti potrebbero infatti causare una discesa del prezzo del BTP al di sotto di quello di asta o di acquisto sul mercato secondario, causando una minusvalenza per l'investitore (l'opposto succede in caso di discese dei rendimenti). E' bene far presente che questo tipo di rischio è tanto più elevato quanto maggiore è la vita residua del BTP: le variazioni dei rendimenti hanno infatti effetti più consistenti sui BTP (e sulle obbligazioni a tasso fisso in genere) a più lunga scadenza (vedi il concetto di duration ).




Perché investire in BTP

I BTP sono titoli obbligazionari particolarmente adatti per investimenti di medio, lungo o lunghissimo periodo (ricordiamo le emissioni con scadenza a 50 anni) che garantiscono cedole periodiche fisse e quindi incassi regolari e predeterminati. I BTP presentano un profilo di rischio medio/basso, essendo emessi da uno stato sovrano, qualora si intenda mantenerli fino alla scadenza: in caso contrario possono diventare molto rischiosi, soprattutto sulle scadenze più lontane nel tempo. Questo ultimo aspetto rende i BTP "lunghi" appetibili per gli investitori propensi al rischio e intenzionati a speculare sulle oscillazioni dei rendimenti.


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