
Dl emergenze: Confindustria, allarme imprese per ritorno prezzi insostenibili energia -2-
'Strumenti idonei per impianti o si rischia stop produzione' (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 20 gen - "Nel 2024 - ha evidenziato il delegato energia di Confindustria - i prezzi del gas e dell'energia elettrica sono risultati in discesa rispetto al 2023 ma si sono allargati a livelli record i differenziali tra l'Italia e le altre manifatture europee. In particolare, il prezzo all'ingrosso dell'energia elettrica in Italia e' stato del 38% piu' alto di quello della Germania, dell'87% piu' alto di quello della Francia e del 72% piu' alto di quello della Spagna". E, ha chiarito, "la principale motivazione del divergente prezzo dell'elettricita' sul mercato all'ingrosso fra l'Italia e gli altri Paesi e' la differente struttura del mix di generazione, in Italia storicamente legato al gas naturale, su cui grava anche il costo della CO2 del sistema ETS trasferito sul prezzo pagato da tutti i consumatori. Allo stesso tempo in Germania il mix elettrico e' correlato al carbone/lignite (26% del mix 2023) e rinnovabili (52,5% del mix 2023), in Francia al nucleare (65% del mix nel 2023) e in Spagna ad un mix di rinnovabili (50% del mix nel 2023) e nucleare (21% del mix nel 2023)".
E con uno scenario attuale che "non mostra chiari segnali di miglioramento" a causa degli ulteriori elementi di incertezza (tra stop flussi attraverso l'Ucraina, inverno rigido conseguente rapida discesa degli stoccaggi e attesa per la nuova politica energetica degli Usa), "si e' arrivati nella prima settimana del 2025 ad avere prezzi del mercato spot del gas oltre i 50 ceuro/Smc e del mercato elettrico (PUN) oltre 135 euro/MWh". Le imprese italiane, pertanto, "non riescono a sostenere l'attuale gap di competitivita'" e per Confindustria "occorrono pertanto strumenti idonei per mantenere in esercizio gli impianti industriali, altrimenti si rischia lo stop della produzione".
Bof
(RADIOCOR) 20-01-25 18:18:55 (0530)ENE,UTY 5 NNNN