
Borsa: Ferrari -0,6%, paga disastro Shanghai e nuovo "Sell" di Citi
La casa d'affari Usa vede Maranello a rischio dazi (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 24 mar - Ferrari debole a Piazza Affari: dopo un avvio in rialzo, i titoli cedono lo 0,62% portandosi a 401,1 euro.
A penalizzare le quotazioni del cavallino rampante sono le deludenti performance sportive registrate ieri in Cina, la squalifica notificata a fine gara di entrambi le monoposto e come se non bastasse, il giudizio negativo di Citi.
Riepilogando ieri al Gran Premio di Shanghai i due piloti della scuderia di Maranello, Charles Leclerc e Lewis Hamilton, si sono rispettivamente classificati in quinta e sesta posizione, deludendo le attese dei fan della Rossa, che nutrivano speranze per risultati piu' ambiziosi, soprattutto dopo la vittoria di Hamilton nella gara Sprint che si e' tenuta il giorno prima. Invece non solo le Mclaren di Oscar Piastri e Lando Norris hanno dominato i 56 giri, conquistando alla fine la prima e seconda posizione. Ma le Ferrari non sono riuscite a riprendere la Mercedes di George Russel (terzo posto) e sono state battute dal quattro volte campione del mondo Max Verstappen (che era partito dalla seconda fila e si e' classificato quarto). Ad ogni modo se la performance di Shanghai aveva gia' riscosso critiche, la vera doccia fredda e' arrivata a fine gara quando e' stato annunciato che entrambi le monoposto Ferrari sono state squalificate per irregolarita' riscontrate nelle ispezioni post-corsa. Con loro e' stato squalificato anche il francese dell'Alpine, Pierre Gasly. I commissari FIA hanno rilevato che la Ferrari di Leclerc pesava 799 chilogrammi, contro gli 800 di peso minimo richiesto dal regolamento. Invece la monoposto di Hamilton aveva il pattino nella parte inferiore della vettura troppo consumato: aveva uno spessore di 8,5-8,6 millimetri contro almeno i 9 millimetri richiesti. In entrambi in casi il team di Ferrari ha ammesso l'errore.
Oggi a pesare sulle azioni e' anche il giudizio di 'Sell' reiterato da Citi, che ha indicato un target di prezzo a 360 euro. Gli esperti della banca d'affari temono che Ferrari sia a rischio per le tariffe che imporranno gli States. In particolare hanno ricordato che la casa di Maranello vende negli Stati Uniti circa 4.000 auto all'anno, per un fatturato annuo di circa 2,2 miliardi di euro e il 35%-40% dell'ebit.
'Sebbene siamo d'accordo sul fatto che Ferrari abbia maggior potere di variare i prezzi per compensare i dazi rispetto ad altre case come quelle tedesche, i commenti rilasciati dal ceo della concorrente Lamborghini, Stephan Winkelmann, nei giorni scorsi ci fanno riflettere: ha evidenziato che alla fine le variazioni del listino legate ai dazi potrebbero pesare sui volumi'. Cosi' Citi teme che nel 2025 anche la casa auto del cavallino rampante possa registrare una crescita dell'utile per azione inferiore alle attese. Gli esperti, pero' ricordano che Lamborghini e' molto diversa da Ferrari. Del resto proprio nei giorni scorsi gli analisti di Bernstein hanno pubblicato un corposo studio per analizzare e confrontare i sistemi distributivi di auto e aziende di lusso. A proposito di Ferrari hanno ricordato che la societa' non va considerata come una casa auto. 'In un certo senso, crediamo che Ferrari sia "piu' Herme's di Herme's'', hanno commentato, spiegando che la societa' e' come fosse un produttore e distributore di beni di altissimo livello. Del resto lo stesso ceo, Benedetto Vigna, ha dichiarato: 'non siamo un'azienda automobilistica. Siamo un'azienda di lusso che produce anche automobili' e queste sono 'allocate' in un club di persone benestanti, che sono raggiunte da una ridotta rete di venditori, alla quale la stessa societa' non rinuncia. Non si tratta di semplici concessionari, come dispongono tutte le case auto, bensi' di rivenditori che frequentano e conoscono bene un certo tipo d clientela molto abbiente, evidenzia Bernstein.
emi-
(RADIOCOR) 24-03-25 13:15:30 (0363) 5 NNNN
Nome | Prezzo Ultimo Contratto | Var % | Ora | Min oggi | Max oggi | Apertura |
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Ferrari | 386,00 | +0,44 | 17.35.07 | 380,00 | 387,50 | 383,20 |