Glossario finanziario - Currency Swap

Definizione

Contratto swap in cui i flussi periodici sono denominati in valute diverse.

Approfondimenti

Attraverso la sottoscrizione di un currency swap, due controparti si impegnano a scambiarsi flussi di pagamento periodici in due diverse valute, relativamente al capitale e al pagamento degli interessi, secondo le specifiche modalità contrattuali.
Un simile contratto comporta:
• uno scambio a pronti di una data quantità di una valuta in cambio di un’altra valuta al tasso di cambio corrente;
• uno scambio di segno opposto a termine (al medesimo tasso di cambio);
• la corresponsione da parte di entrambe le controparti, per tutta la durata del contratto, degli interessi periodici maturati sull’ammontare di valute scambiate.
Ognuna delle due controparti assume contemporaneamente una posizione lunga, relativa ad un’attività, che frutta interessi attivi nella valuta di denominazione di tale posizione, e una posizione corta, relativa ad una passività, che comporta interessi passivi nella valuta di denominazione della posizione corta.
La sottoscrizione di un currency swap è motivata da uno dei seguenti obiettivi:
• possibilità di modificare una passività esistente, trasformando la valuta di denominazione e la modalità di determinazione del tasso di interesse(fisso e/o variabile);
• creazione di titoli sintetici ossia titoli ottenuti dalla combinazione delle caratteristiche di diversi strumenti finanziari;
• copertura (hedging) contro il rischio di cambio.

Esempio

Una società italiana ha ottenuto un finanziamento $10.000.
Il prestito ha una durata di due anni e prevede la restituzione del capitale a scadenza e il pagamento semestrale degli interessi, con tasso di interesse pari al tasso Libor a sei mesi sul dollaro.
Per coprirsi dal rischio di cambio, la società stipula un Currency Swap euro contro dollaro, con nozionale pari all’importo del finanziamento. In questo modo la società si impegna a corrispondere alla controparte, ogni semestre e per tutta la durata del contratto, il tasso fisso su euro, ricevendo, in cambio, il tasso variabile su dollaro.
L’ammontare in euro dello swap è pari al prodotto tra il nozionale e il cambio a pronti €/$, al momento della stipula del contratto.
Si supponga che il cambio a pronti €/$ sia pari a 1,14 €/$.
La società versa alla controparte del contratto i dollari ottenuti dal finanziamento e riceve, in cambio, euro per un importo pari a $10.000 x 1,14€/$ = €11.400 .
Alla scadenza del contratto la società ottiene, dalla controparte dello swap, i dollari necessari al rimborso del capitale, in cambio di euro.
Non esiste rischio di cambio sul capitale, dal momento che lo scambio a scadenza avviene sulla base del tasso di cambio utilizzato al momento della stipula del contratto (1,14 €/$).
Attraverso la sottoscrizione dello swap, la società ha trasformato un finanziamento in dollari a tasso variabile in un finanziamento in euro a tasso fisso.

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