Risultato d’esercizio, rettificato e normalizzato: definizione e calcolo

Cosa è il Risultato di Esercizio di un'azienda, come si calcola e quali sono le voci più significative che lo compongono. Il risultato “adjusted”.



FTA Online News, Milano, 24 Ott 2018 - 10:31

Cosa è il Risultato di Esercizio

Il risultato d’esercizio è la differenza tra ricavi e costi di una azienda. Il risultato d’esercizio può essere positivo (utile) se i ricavi sono maggiori del totale dei costi o negativo (perdita) se i costi superano i ricavi. Nel conto economico, uno dei documenti del bilancio d'esercizio di un'impresa, è possibile calcolare alcuni risultati economici intermedi come l’Ebitda (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization - utili prima degli interessi, delle imposte, delle svalutazioni e degli ammortamenti) o Margine operativo lordo, l’Ebit (Earnings Before Interest and Taxes - utili prima degli interessi e delle imposte) o margine operativo netto e il risultato ante imposte.


Come si calcola il risultato d'esercizio

Come detto il conto economico è un prospetto del bilancio d'esercizio, ovvero l’insieme dei documenti contabili che l'impresa deve redigere annualmente. Nelle aziende quotate vengono prodotti anche i resoconti intermedi di gestione sia su base trimestrale che semestrale.


Un esempio di conto economico 


 

Ricavi (totale delle vendite di prodotti e servizi) - Costi (totale costi operativi)

Ebitda

- Ammortamenti (ripartizione negli anni dei costi di beni con vita utile superiore all'anno) e Svalutazioni (perdita di valore di beni, avviamenti e crediti).

Ebit

- Oneri finanziari (interessi passivi su debiti) + Proventi finanziari (interessi attivi su disponibilità liquide e crediti).

Risultato ante imposte

- Imposte

Risultato d’esercizio



Per ottenere misure sintetiche dei risultati che consentano una migliore valutazione e una maggiore comparabilità dei dati, sono utilizzati anche i risultati "adjusted" ossia rettificati dalle componenti di natura straordinaria (non ricorrenti).

Le componenti non ricorrenti come ad esempio le svalutazioni di partecipazioni, dell’avviamento o la rivalutazione delle scorte di magazzino incidono positivamente o negativamente sull’Ebit e sull’utile netto.

L’ebit adjusted e l’utile netto adjusted quindi si ottengono non considerando le voci di natura straordinaria.

L’utile operativo adjusted e l’utile netto adjusted non sono previsti né dagli IFRS (i principi contabili internazionali), né dagli U.S. GAAP (i principi contabili americani).

Molte società (ad esempio quelle del settore petrolifero) riportano nei propri bilanci queste misure di performance poichè consentono di facilitare l’analisi dell’andamento del business, assicurando una migliore comparabilità dei risultati nel tempo, e, agli analisti finanziari, di valutare i risultati sulla base dei loro modelli previsionali.

Un altro indicatore utilizzato è il risultato normalizzato. Per risultato normalizzato si intende il reddito medio normale atteso. Questo indicatore viene utilizzato dagli esperti per la valutazione dell’azienda. Il risultato normalizzato è ottenuto attraverso calcoli “soggettivi”. Il processo di normalizzazione consiste infatti in un’elaborazione complessa il cui scopo è la trasformazione del risultato economico della società (storico, rettificato, prospettico) in un valore utile ad esprimere la capacità di reddito dell’azienda interessata.

A differenza del risultato rettificato che deve essere calcolato sulla base di elementi obiettivamente rilevabili (voci in bilancio) il risultato normalizzato per sua natura richiede valutazioni e stime di dati a discrezione dell’operatore. Il risultato normalizzato è utilizzato in particolare nei procedimenti di valutazione di una società quando vengono adottati metodi reddituali o mosti patrimoniale/reddituali.

Per risultato previsionale, infine, si intende il risultato economico che l’esperto stima che l’azienda possa conseguire negli anni futuri. Così come il risultato normalizzato anche il risultato previsionale si basa oltre che su dati storici, su tutta una serie di informazioni e previsioni quantitative e qualitative interne ed esterne all’azienda stessa. L’esperto nel procedimento di stima dei risultati previsionali utilizza solitamente quale punto di partenza un serie storica di risultati d’esercizio e/o di risultati rettificati.


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