Indice PMI

Uno degli indicatori macroeconomici maggiormente seguiti da economisti, gestori, traders



FTA Online News, Milano, 20 Mar 2013 - 16:55

Gli indici PMI (Purchasing Manager Indexes) sono tra gli indicatori macroeconomici maggiormente seguiti da economisti, gestori, traders e sono quindi capaci di generare movimenti anche significativi sui mercati finanziari in occasione della loro pubblicazione.

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I Purchasing Manager Indexes (traduzione: indici dei direttori degli acquisti) vengono realizzati mediante l'elaborazione delle risposte a questionari inviati ai responsabili degli acquisti di molte aziende. Le indicazioni provenienti da questi manager sono particolarmente importanti in quanto il loro mestiere è quello di provvedere ad acquistare materie prime, semilavorati e in generale tutto quanto necessario alle loro aziende per produrre. Si tratta quindi di operatori che devono avere sotto controllo non solo l'operatività dell'azienda, ma anche la situazione dei mercati presso i quali l'azienda stessa si approvvigiona e dei mercati finali di vendita.

Gli istituti di ricerca che elaborano gli indici PMI più importanti sono l'Institute for Supply Management, che realizza indici riguardanti solo gli Stati Uniti, e Markit Economics, che invece copre circa 30 tra Stati e aree economiche. L'indice PMI realizzato e pubblicato mensilmente dall'Institute for Supply Management (noto anche come indice ISM) è il più seguito al mondo ed ha una serie storica che risale al gennaio del 1948. Esso è basato sull'ISM Manufacturing Report On Business, un'analisi mensile redatta in base ai risultati di un questionario compilato anonimamente da oltre 300 responsabili degli acquisti e delle forniture di altrettante aziende americane e riguardante l'andamento della produzione sotto molteplici aspetti. Le risposte che i manager devono dare sono del tipo "miglioramento", "nessun cambiamento", "peggioramento" rispetto al mese precedente.

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L'indice PMI estrae le risposte su cinque elementi del Report (nuovi ordini, produzione, occupazione, consegne dei fornitori, scorte) e assegna loro dei pesi specifici, in modo tale da risultare in un indicatore che ha nel valore 50 il confine tra miglioramento (sopra 50) e peggioramento (sotto 50) delle condizioni del settore manifatturiero. A partire dal 2008 l'Institute for Supply Management pubblica anche un indice PMI basato sul Non-Manufacturing ISM Report On Business, ovvero un indice elaborato con la stessa metodologia del PMI manifatturiero ma riguardante le imprese non manifatturiere. Questo indice viene realizzato elaborando le risposte al questionario di oltre 375 manager in particolare riguardo a produzione, nuovi ordini, occupazione, consegne dei fornitori. Gli indici PMI realizzati e pubblicati da Markit Economics seguono sostanzialmente la stessa metodologia. Oltre all'indice composito, Markit pubblica anche i sotto-indici relativi ai settori manifatturiero, servizi, costruzioni e vendite al dettaglio.

 

 


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