Dodd Frank Act

L’ambiziosa riforma di Wall Street



FTA Online News, Milano, 29 Apr 2013 - 16:44

La riforma di Wall Street nota come Dodd-Frank Act è un complesso intervento voluto dall’amministrazione di Barack Obama per promuovere una più stretta e completa regolazione della finanza statunitense incentivando al tempo stesso una tutela dei consumatori e del sistema economico statunitensi.

Uno degli interventi più importanti del Dodd-Frank Act riguarda il consolidamento di diverse agenzie nella Consumer Financial Protection Agency, che ora fa riferimento al Dipartimento del Tesoro Usa, e ha il compito di proteggere i consumatori tramite il monitoraggio e la regolazione dei settori delle carte di credito, di debito e dei mutui immobiliari. Gli obiettivi dichiarati sono quello di scongiurare la creazione di nuove bolle, come quella che ha portato alla crisi dei mutui subprime, e quello di evitare l’accumulo di un eccesso di rischio da parte dei contribuenti americani, promuovendo una maggiore trasparenza su diversi mercati finanziari.

Il Dodd-Frank Act ha anche istituito il Financial Stability Oversight Council che ha lo scopo specifico di identificare eventuali rischi sistemici presenti nel sistema finanziario a stelle e strisce, tramite un’azione di monitoraggio che si estende anche agli hedge fund.

Un altro obiettivo dichiarato, ma non ancora realizzato, è stato quello del bando del trading proprietario, ossia della cosiddetta Volcker Rule, che si propone di evitare che le banche commerciali utilizzino i depositi dei propri clienti per fare trading sui mercati finanziari compiendo operazioni rischiose.

Per aumentare la trasparenza dei mercati è stato anche creato un Office of Credit Ratings presso la Sec (la Consob americana NdR): dovrà vigilare sull’operato delle maggiori agenzie di rating (le nationally recognized statistical rating organizations o NRSROs). Queste agenzie sono infatti finite più volte sul banco degli imputati durante la crisi e sono state accusate di non avere saputo valutare per tempo i rischi impliciti di diversi strumenti finanziari posti sotto la loro osservazione.

Un altro campo di intervento del Dodd-Frank Act è stato quello dei derivati. Questi strumenti finanziari sono stati chiamati in causa in tutte le maggiori crisi degli ultimi anni, ma rimangono ancora oggi assai spesso fuori dai monitor dei maggiori enti regolatori del mondo. La nuova riforma di Wall Street si è proposta di intervenire sul campo degli swap Over the counter (ossia non regolamentati) attribuendo delle specifiche aree di intervento alla SEC e alla CFTC (Commodity Futures Trading Commission). La prima è incaricata di sorvegliare i "security-based swap", ossia i contratti di "scambio" più semplici basati su un singolo titolo, finanziamento o su una base molto ristretta di titoli o di eventi da monitorare. Alla Commodity Futures Trading Commission spetta invece il compito di monitorare tutti gli altri swap. L’attenzione riservata a questi strumenti deriva anche dal fatto che nei momenti di maggiore tensione sui mercati le forti oscillazioni dei credit default swap, ossia delle assicurazioni contro il fallimento di determinati emittenti tra i quali anche gli stati sovrani, hanno aumentato l’instabilità dei mercati senza peraltro dimostrare una adeguata trasparenza sui movimenti reali di titoli.

Tutti questi interventi si sono scontrati con la resistenza delle lobby e dei maggiori attori dell’industria finanziaria globale. In molti casi la complessa articolazione dei mercati su scala globale ha richiesto una crescente opera di coordinazione fra soggetti internazionali distinti (per esempio tra gli Stati Uniti e l’Europa). La complessità dei campi di intervento (basti pensare alla enorme varietà dei prodotti della finanza strutturata) ha ulteriormente complicato il percorso di una regolamentazione che risulta ancora molto frammentata. Diversi passi avanti sono stati compiuti e anche in Europa molti spunti provenienti dal Dodd-Frank Act hanno trovato un corrispettivo in direttive vere e proprie e nel dibattito su una nuova regolamentazione dei mercati. Spesso però le ambizioni iniziali della Riforma di Wall Street sono state fortemente ridimensionate e la sua concreta attuazione è stata sovente rinviata ai prossimi anni.


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