I KID, cosa sono e a cosa servono

FTA Online News, Milano, 10 Nov 2017 - 10:24

A partire dal gennaio 2018 nell’Unione Europea sarà imposta la presentazione di documenti sintetici contenenti le informazioni-chiave (KID Key Information Document) sui prodotti di investimento e assicurativi preassemblati (PRIIP) destinati agli investitori al dettaglio.

Queste schede sintetiche dovranno insomma descrivere con efficacia e semplicità i prodotti di investimento strutturati denominati PRIIP.

 

Cosa sono i PRIIP?

I prodotti di investimento e assicurativi preassemblati PRIIP (Packaged Retail Investment and Insurance-based investments Product) comprenderanno investimenti in cui “indipendentemente dalla forma giuridica dell’investimento stesso, l’importo dovuto all’investitore al dettaglio è soggetto a fluttuazioni a causa dell’esposizione ai valori di riferimento o al rendimento di uno o più attivi che non siano direttamente acquistati dall’investitore al dettaglio” e dovranno descrivere anche prodotti assicurativi che presentano “una scadenza o un valore di riscatto e in cui tale scadenza o valore di riscatto è esposto in tutto o in parte, in modo diretto o indiretto, alle fluttuazioni del mercato”.

I PRIIP potranno quindi presentarsi in diverse forme giuridiche, ma saranno sempre dei prodotti complessi e strutturati che potranno avere o meno una componente assicurativa.
Solo questo genere di prodotti imporrà la pubblicazione di un KID che non sarà, per esempio, imposto per le azioni o per altri strumenti non strutturati come i bond non convertibili.
Nell’insieme dei PRIIP rientrano invece i derivati, i prodotti e depositi strutturati, i prodotti emessi da veicoli SPV, i prodotti assicurativi con componente di investimento come le polizze unit-linked.

Va evidenziato che così caratterizzati i PRIIP rappresentano il cuore dell’investimento finanziario al dettaglio europeo e coprono una gamma di prodotti del valore di circa 10 mila miliardi di euro in Europa. Per questo un documento sintetico come il KID che guidi il risparmiatore è necessario.

Qualcosa di simile ai KID si è già vista con l’obbligo di produzione del KIID (Key Investor Information Document) imposto ai fondi OICVM (ossia agli Organismi d’Investimento Collettivo in Valori Mobiliari) e ai FIA (i Fondi di Investimento Alternativo). Per questi fondi è infatti esclusa la pubblicazione del KID (in presenza già appunto del KIID) fino al 31 dicembre 2019, anche se in taluni casi potrebbe esserci un coinvolgimento indiretto.


Ma cosa prevede il KID e che scopo ha?

Il KID deve “contenere le informazioni-chiave destinate a guidare gli investitori nell’assunzione di decisioni d’investimento consapevoli”. Deve essere un documento breve, al massimo di tre facciate di formato A4 quando stampate, e chiaro, sintetico ma comprensibile.
Deve permettere di comprendere il prodotto d’investimento, i suoi rischi, i suoi costi, i guadagni e le perdite potenziali. Deve inoltre facilitare il confronto con altri prodotti simili e comprendere indicazioni sintetiche sulle caratteristiche del PRIIP.

Il KID deve comprendere un indicatore sintetico di rischio integrato da una spiegazione testuale dello stesso indicatore e deve spiegare testualmente anche i rischi particolarmente rilevanti per il PRIIP in oggetto, ma non adeguatamente rilevati dall’indicatore sintetico di rischio.
Il KID deve contenere anche scenari di performance adeguati ed esplicitare le ipotesi formulate per realizzarli.
Il KID deve essere fornito in una lingua prescritta dallo Stato membro in cui il PRIIP è distribuito al fine di garantire che gli investitori al dettaglio possano comprenderlo.

La chiarezza e la semplicità sottolineate dall’Unione Europea puntano a ristabilire la fiducia degli investitori comuni. La presenza nel KID delle informazioni essenziali esplicitate in maniera sintetica e trasparente vuole infatti incoraggiare il rafforzamento della consapevolezza nelle scelte degli investitori in modo da alimentare un circolo virtuoso che consolidi i mercati di capitale.

I KID sono strutturati in modo da rispondere alle domande più importanti dell’investitore tipo e favorire la comparabilità dei prodotti, e prescindono  pertanto dalle caratteristiche che il produttore del PRIIP intende evidenziare.
Domande come: che prodotto è questo? Che rischi corro e cosa ottengo in cambio? Cosa accade se il produttore/ideatore del PRIIP (manufacturer) non è in grado di pagare? Quali sono i costi? Per quanto tempo almeno devo mantenere l’investimento ed entro quanto tempo posso liquidarlo? A chi posso rivolgermi in caso di problemi?
Una serie di interrogativi che dovrebbero trovare una risposta concisa ed esaustiva permettendo di comprendere e confrontare le caratteristiche principali del prodotti finanziari che sta valutando.

Borsa Italiana, in quanto manufacturer di contratti derivati, produrrà e renderà disponibili, i KID per i prodotti negoziati sul mercato IDEM. Inoltre, Borsa Italiana fornirà, attraverso il proprio sito web, i link ai KID per gli strumenti negoziati sui mercati SeDEX ed ETFPlus (limitatamente a ETC/ETN) al fine di agevolare i propri operatori e le scelte di investimento degli investitori retail.


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