Con lo spread più alto mutui e prestiti costano di più
Le oscillazioni dello spread iniziano a impattare sui tassi applicati ai finanziamenti
FTA Online News, Milano, 29 Nov 2018 - 10:01
Il costo del finanziamenti e dei mutui inizia a risentire degli effetti della variazione dello spread con un rialzo non ancora molto accentuato ma che indica la direzione del mercato a rispetto alla concessione di nuovi crediti alle imprese.
Il nuovo nemico da combattere è la cronicizzazione di uno spread elevato.
Il rialzo dei tassi segna un cambio di rotta del mercato?
Le fluttuazioni dello spread cominciano a fare sentire il loro effetto sui tassi applicati ai mutui e sui prestiti concessi alle imprese.
A segnalarlo è l’Abi che a ottobre un tasso medio applicato ai mutui dell’1,87% (1,80 a settembre) mentre per i nuovi confidi richiesti dalle imprese il tasso è dell’1,60% (1,45% il mese precedente).
L’impatto si estende anche sui nuovi bond con il rendimento delle nuove emissioni a 1,71% rispetto a un valore minimo di 0,56% registrato a maggio 2018.
Il mercato sembra quindi aver cambiato rotta anche se non in maniera decisamente accentuata tenendo comunque presente che ciascun istituto di credito fa le sue valutazioni e che finora la scelta è stata quella di offrire tassi ancora estremamente favorevoli.
L’augurio è che il prossimo futuro non metta il Paese di fronte alla persistenza di uno spread particolarmente elevato.