Continua il divario di stipendi tra uomini e donne
La parità tra sessi sia a livello salariale che manageriale è ancora lontana
FTAOnline, Milano, 18 Mar 2015 - 17:23
Secondo lo studio Gender gap report 2015, persiste una marcata differenza di retribuzione tra uomini e donne, con particolare evidenza nel comparto dei servizi e dei servizi finanziari.
I ruoli di vertice, inoltre, sono occupati in netta prevalenza da uomini.
In Italia uomini e donne divisi da 450 euro
Per quel che riguarda le retribuzioni, la parità tra i due sessi è ancora lontana.
In Italia, ad esempio, secondo il Gender gap report 2015 realizzato dall’Osservatorio di Job pricing, gli uomini guadagnano in media il 7,2% in più rispetto alle donne con, nello specifico, una retribuzione lorda annua di 29.891 euro per i maschi e 27.890 per le donne.
L’Italia non è l’unico Paese ad accusare questo fenomeno: nel Belpaese, anzi, il divario retributivo è tra i più bassi in Europa: tra i 28 paesi membri dell’Unione, l’Italia si posiziona al quarto posto dietro Slovenia, Malta e Polonia.
Bisogna tuttavia considerare che i dati relativi al Vecchio Continente risalgono a una ricerca Eurostat datata 2012 secondo la quale, tra l’altro, tutti i principali paesi europei mostrano una differenza di stipendio ben al di sopra del 10%, con una media continentale del 16,4%.
Tornando allo studio di Job pricing, la forbice salariale si allarga soprattutto nei comparti dei servizi finanziari (+27,5% in favore degli uomini) e servizi (+ 14%) .
La tendenza si inverte nel settore agricolo (dove le donne guadagnano il 13,2% in più) e in quello edile (+12,6%) .
Sempre secondo il Gender gap report, nel nostro Paese le differenze di sesso relative alla posizione lavorativa non riguardano il solo salario, ma anche le posizioni ricoperte. dove troviamo, il 71% dei dirigenti e il 58% dei quadri di sesso maschile.
La presenza femminile nei ruoli chiave delle aziende è tuttavia in crescita con, le donne dirigenti passate dal 24% del 2004 al 29% del 2013 mentre le lavoratrici che hanno il ruolo di quadro è aumentato dal 39% al 42%.
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