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Save the Children: "Povertà piaga per milioni di bambini"

News Image (Teleborsa) - L'aumento nel mondo dei prezzi dei beni alimentari, del costo della casa e di quello dei servizi essenziali nel corso del 2025 ha spinto altri milioni di bambine, bambini e adolescenti verso la povertà, trasformando profondamente le loro vite. È l'allarme lanciato da Save the Children, l'Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro, alla luce di alcune ricerche condotte quest'anno in diversi Paesi". Lo afferma, in una nota, Save the Children.

"La povertà ha un impatto sulla salute di bambini e bambine, sul rischio di abbandono precoce degli studi, e sulle loro future possibilità di accesso al mondo del lavoro: tutto questo alimenta un circolo vizioso di esclusione che può durare per generazioni. Dalle analisi svolte dall'Organizzazione nel 2025 - sottolinea la nota - in diversi contesti nazionali emerge chiaramente che sono bambine, bambini e adolescenti a pagare il prezzo più alto dell'aumento del costo della vita e dell'insufficienza delle politiche sociali". "Save the Children esorta i governi di tutto il mondo a investire urgentemente in misure concrete per eliminare la povertà minorile, adottando politiche costruite sull'ascolto diretto dei bambini che vivono in condizioni di disagio economico - aggiunge infine la nota -. L'Organizzazione chiede interventi che garantiscano a ogni bambino e bambina un livello di vita dignitoso, il soddisfacimento dei bisogni fondamentali e l'opportunità di sviluppare pienamente il proprio potenziale.

"Nell'Unione europea 19,5 milioni di minori, pari a circa 1 bambino su 4, sono a rischio povertà ed esclusione sociale. Proprio i più piccoli rappresentano la fascia più colpita: il 24,2% degli under 18 è a rischio povertà nei 27 Paesi Ue, contro il 20,2% degli adulti. Secondo l'analisi di Save the Children, l'aumento del costo della vita e gli investimenti insufficienti nelle politiche per l'infanzia stanno ampliando le disuguaglianze tra i Paesi membri".

"L'Italia si colloca al quintultimo posto tra gli Stati UE per quota di bambini a rischio povertà ed esclusione sociale, con un dato pari al 27,1%, rimasto invariato rispetto a cinque anni fa. Solo Bulgaria (35,1%), Spagna (34,6%), Romania (33,8%) e Grecia (27,9%) presentano valori peggiori"

(Teleborsa) 23-12-2025 19:45


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