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Ryanair, Wilson: "Prezzi cresceranno, ma compagnia resterà la più economica"

News Image (Teleborsa) - I vettore low-cost irlandese Ryanair prosegue la sua crescita sostenuta in Italia, facendo leva sui costi e tariffe più bassi del mercato, nonostante le pressioni esercitate dai prezzi dei carburanti e dall'inflazione. E' quanto emerso dalla conferenza stampa con l'Ad di Ryanair, Eddie Wilson, a margine del G7 Trasporti a Milano.

"Ryanair è cresciuta il 40% prima e dopo il Covid-19, quando i nostri concorrenti si sono ridimensionati. Penso che sia buona notizia per i cittadini italiani, in particolare per le regioni che dipendono da noi, perché abbiamo costi più bassi", ha spiegato Eddie Wilson, Ad di Ryanair, aggiungendo "abbiamo costi più bassi che si traducono in tariffe più basse e questo significa che i cittadini italiani possono avere una migliore connettività, miglior turismo e più posti di lavoro".

"Continueremo ad investire in Italia", ha assicurato il manager.


Parlando delle pressioni sui prezzi esercitate dall'aumento del costo dei carburanti e dall'inflazione, Wilson ha affermato "non è una questione di proteggere i prezzi, Ryanair è sempre stata attiva sui load factor e passiva sui margini e questo significa che accettiamo qualsiasi prezzo le persone siano disposte a pagare, ciò si traduce generalmente nelle tariffe più basse praticate sul mercato".

"Ci sono state restrizioni nell'offerta di aeromobili in tutta Europa, ma credo che siamo cresciuti di oltre il 140% dal periodo pre-Covid, quindi ci troviamo in una buona posizione per continuare a praticare le tariffe più basse, a garantire la migliore connettività e creare più posti di lavoro e turisti".

Ryanair attende un aumento dei prezzi per la prossima estate. "Per quello che è successo in Europa, a causa di quotazioni petrolifere più alte e minore capacità, penso che il trend dei prezzi sia al rialzo", ha sottolineato il numero uno di Ryanair, aggiungendo che per la compagnia low-cost "ci saranno sempre prezzi più bassi, in particolare nelle aree che dipendono direttamente per connettività, turismo e lavoro".

A proposito dell'impatto della crisi di Boeing, Wilson ha affermato "stavamo aspettando la consegna di 57 aerei quest'anno e probabilmente saranno 40, ma non cancelleremo alcuna rotta in Italia. Potremmo avere dei tagli su alcune rotte, ma non in Italia, saranno altrove in Europa".

"Preferiremmo avere quegli aerei da Boeing - ha proseguito l'Ad - perché l'estate è il periodo in cui facciamo la maggior parte dei nostri profitti. Abbiamo minimizzato l'effetto sui consumatori, ma non c'è effetto qui in Italia.

Sul tema della guerra in Ucraina, Wilson ha detto "siamo stati in grado di indirizzare le nostre rotte fuori dall'Ucraina, avremmo preferito vedere la fine del conflitto, ma Ryanair ha già preso un impegno con il governo ucraino per investire in aeromobili e aprire nuove basi nei maggiori aeroporti di Lviv e Odessa quando il conflitto sarà finito".

"E' una tragedia umanitaria che continua, ma saremo lieti di fare la nostra parte, nel riavviare la connwettività dell'Ucraina con il resto d'Europa", ha proseguito l'Ad di Ryanair, ricordando, a proposito del confitto a Gaza, che "Ryanair aveva quasi 100 frequenze a settimana, per e da Tel Aviv". "Abbiamo recentemente annunciato che torneremo a circa 6 o 7 destinazioni - ha assicurati - e lo faremo dal 1° giugno".

"Credo potremo crescere lì, perché le persone hanno bisogno di andare e tornare da Tel Aviv", ha concluso.


(Teleborsa) 11-04-2024 19:01


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