IIA Summit 2025: l'Insurance Inclusion entra nel cuore dell'innovazione assicurativa italiana
(Teleborsa) - Si è aperta oggi la sesta edizione dell'Italian Insurtech Summit, il principale evento italiano dedicato all'innovazione assicurativa, organizzato da Italian Insurtech Association. Per due giorni il Milano LUISS Hub riunirà oltre 500 imprese, 150 speaker e più di 80mila partecipanti, fisici e digitali, tra big tech, startup, istituzioni e nuovi talenti.Il tema dell'edizione di quest'anno è l'Insurance Inclusion, come ha spiegato Simone Ranucci Brandimarte, presidente e co-fondatore di IIA: "L'Insurance Inclusion viene generata tramite una corretta adozione delle tecnologie, tramite un corretto utilizzo dei dati, e tramite investimenti in comunicazione, in educazione e anche in integrazione con partner non assicurativi, come Retailers, come Utilities e Telco. In generale, l'Insurance Inclusion è un percorso che è comunque a metà dell'opera: è iniziato secondo noi nel 2020 e si concluderà nel 2030. Nel 2030 sarà l'anno in cui non si parlerà più di Insurtech, però nei prossimi anni il grande focus non deve essere sull'adozione delle tecnologie, ma sul corretto utilizzo delle tecnologie nel migliorare l'inclusività assicurativa".
Il mondo dell'assicurazione è quindi nel pieno di un periodo di cambiamento che è legato non solo alla tecnologia, ma anche ai nuovi rischi sistemici, climatici, cyber e demografici che stanno diventando sempre più importanti. Questi rischi sono anche al centro della ricerca di EY, presentata durante il Summit, come ha spiegato il partner Marco Concordati: "la ricerca che viene presentata all'Insurtech Summit è focalizzata sui rischi emergenti. Sostanzialmente al primo posto abbiamo il rischio climatico (o rischio catastrofale), un elemento rilevante che ha un valore importante perché già nello scorso anno valeva 3 miliardi di raccolta premi, secondo il rischio cyber e terzo, molto crescente, il tema della longevità a cui sono collegate le polizze LTC, che proteggono dalla perdita dell'autosufficienza".
Due dei nuovi rischi che stanno catalizzando la trasformazione del mondo assicurativo sono quindi eventi naturali catastrofali e invecchiamento demografico. Per affrontare queste nuove sfide è indispensabile un approccio sistemico e trasversale a tutta la filiera, come ha spiegato Pierangelo Mortara, Executive Director, Be | Shaping the Future (società di consulenza IT specializzato in fintech ed insurtech, parte del gruppo Engineering): "Per affrontare queste nuove sfide è indispensabile avere un approccio sistemico e trasversale a tutta la filiera. Questi sono due tra i tanti cambiamenti che il mondo assicurativo si trova in questo momento ad affrontare, e lo può fare al meglio se lavora all'interno di un ecosistema, facendo sempre più leva su quelle che possono essere delle best practice ideate per fornire un servizio che sia sempre più adeguato a quella che è una domanda in evoluzione continua".
Il terzo tema è legato invece alla cyber security, tema fondamentale per tutti gli attori della filiera, come ha raccontato Fabio Pittana, Chief Operating Officer di Net Insurance (compagnia assicurativa specializzata, che opera nel mercato assicurativo principalmente attraverso partnership nel settore della bancassicurazione): "Oggi come oggi i nostri partner principali, le grosse banche italiane, ci chiedono di poter essere resilienti al rischio informatico o al rischio digitale. La protezione da questi rischi è quindi entrata nel nostro DNA, nel nostro vivere quotidiano, attraverso una formazione costante su tutti i colleghi, perché crediamo che la formazione appunto sia alla base della sicurezza. Da qui poi abbiamo implementato tutta una serie di strutture di controllo e di verifica che ci permettono di prevenire i rischi e di essere visti come dei partner sicuri e affidabili nell'offerta dei nostri prodotti e dei nostri servizi".
Sul piano tecnologico invece, l'Intelligenza Artificiale non rappresenta più solo un abilitatore, ma è di fatto un'opportunità industriale per ampliare la platea assicurata ed automatizzare i processi, come descrive Gianluca Melani, CEO, Wide Group (una delle principali società di brokeraggio assicurativo in Italia): "Pensiamo che l'intelligenza artificiale potrà essere adottata prevalentemente nell'ambito dell'efficientamento dei processi operativi. Questo darà la possibilità di ridurre diverse tipologie di costi. Non ci aspettiamo comunque che l'intelligenza artificiale verrà adottata nel brevissimo periodo all'interno della rete distributiva e nei confronti del cliente finale, ma stiamo lavorando intensamente proprio per riuscire a creare degli agenti che semplifichino il lavoro delle persone, riducendo il tempo impiegato per svolgere la stessa attività".
L'automazione è un tema importante anche per la gestione dei sinistri, ambito in cui l'AI generativa sta cominciando ad offrire degli strumenti rivoluzionari nell'ottimizzazione delle procedure, come testimonia Alberto Minali, Amministratore Delegato di REVO Insurance (compagnia assicurativa che opera nel settore delle Specialty Lines e delle Polizze Parametriche): "Un esempio pratico di questa applicazione possiamo trovarla nel mondo dei sinistri. Abbiamo identificato i task: quando arriva un sinistro viene aperta una riserva, nel caso in cui il sinistro sia di una certa complessità viene automaticamente dato un incarico a un perito da parte della macchina. La lista peritale è stata pre-validata dal nostro servizio sinistri e quando arriva la perizia da parte del perito, questa viene spacchettata in una serie di informazioni che sono messe a disposizione del liquidatore sinistri, che a quel punto può iniziare a valutare la natura del sinistro, la sua dimensione e la sua importanza. Tutto questo processo, dall'apertura della riserva, l'attribuzione dell'incarico, fino alla ricezione della perizia e lo spacchettamento dei dati, viene fatto dalla macchina in maniera completamente automatica".
(Foto: Il palco del IIA Summit 2025)
(Teleborsa) 20-11-2025 18:11