Caro pesce: stop alle speculazioni sul cenone
(Teleborsa) - Federconsumatori segnala con preoccupazione l'ennesima impennata dei prezzi del pesce in vista delle festività natalizie. Le ultime rilevazioni evidenziano aumenti record per alcune specie: le mazzancolle segnano un +22% in appena sette giorni, il polpo supera i 20 euro al chilo e i calamari del Tirreno arrivano fino a 30 euro al chilo. Dati che emergono dall'analisi dei prezzi all'ingrosso della Bmti e che, secondo l'associazione, si traducono in rincari ancora più pesanti al consumo.Sempre per Federconsumatori, questi aumenti spropositati sono spiegabili solo in minima parte con fattori come il fermo pesca, il maltempo o la crescita della domanda tipica del periodo. In molti casi, sottolinea l'associazione, dietro i rincari si celano fenomeni speculativi che colpiscono duramente i consumatori, spingendoli spesso a rivedere o ridimensionare i menu delle feste.
Federconsumatori ribadisce di non poter accettare che i cittadini siano costretti a subire ulteriori aumenti, che si aggiungono a quelli già accumulati negli ultimi anni e che risultano perlopiù ingiustificati. Per questo l'associazione chiede un monitoraggio attento dei meccanismi di formazione dei prezzi in questa fase e un intervento deciso delle autorità competenti per contrastare le speculazioni e garantire maggiore trasparenza lungo l'intera filiera.
Federconsumatori invita i consumatori a prestare la massima attenzione nella scelta dei prodotti, privilegiando:
- Specie alternative, meno ricercate e quindi meno soggette ai rincari.
- Prodotti locali e tracciabili, a garanzia della freschezza e della qualità.
- Acquisti consapevoli, evitando di cedere alla corsa dell'ultimo minuto che alimenta ulteriormente i rialzi.
- Attenzione alla freschezza: verificare l'aspetto, l'odore e le condizioni di conservazione, controllando sempre le etichette, per tutelare salute e portafoglio.
(Teleborsa) 18-12-2025 19:34