Notizie Radiocor

Candriam: le politiche delle banche centrali favoriscono bond, opportunita' sul valutario - PAROLA AL MERCATO

di Philippe Noyard * (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 4 mag - Nonostante le incertezze sull'inflazione, riteniamo che i tassi USA presentino valutazioni interessanti, con un mercato eccessivamente neutrale.

Se guardiamo alle valutazioni, i tassi USA risultano interessanti. Sebbene i progressi sul rallentamento dell'inflazione si siano arrestati nei primi due mesi dell'anno e la crescita resti solida, la Fed ha sostanzialmente confermato le precedenti stime sui tagli per quest'anno. Inoltre, a nostro avviso, la Fed e' perfettamente consapevole che l'avvio dei tagli a ridosso delle elezioni presidenziali statunitensi sara' considerato da alcuni come un'ingerenza politica. Pertanto, se i dati lo consentiranno, preferira' procedere al simbolico primo taglio nei mesi estivi, con largo anticipo rispetto alle elezioni.

Ipotizzando un taglio nei mesi estivi e considerando gli attuali prezzi a termine dell'energia, il nostro modello di fair value mostra che i livelli attuali sono interessanti.

Inoltre, sebbene sia assolutamente possibile che il "tasso neutrale" sia aumentato negli ultimi anni, riteniamo che i livelli impliciti del mercato prossimi al 4% per il punto piu' basso del ciclo ribassista e molto superiori ai DOT a piu' lungo termine della Fed, risultino eccessivi.

Rimaniamo sovrappesati sui tassi in EUR dove continuiamo a vedere valore Alla luce delle nostre aspettative di fair value (basate sull'inflazione e sulle attese sulle politiche monetarie), rimaniamo sovrappesati sulla duration in euro. In particolare, pur avendo osservato una certa stabilizzazione del quadro di crescita, riteniamo che la tendenza alla disinflazione sia saldamente in atto e dovrebbe proseguire.

La BCE e' stata chiara nel preannunciare il primo taglio a giugno, mentre il ritmo e l'entita' dei successivi tagli continueranno a dipendere in misura significativa dai dati.

Rimaniamo sottopesati sul debito francese e belga rispetto a quello austriaco. Nonostante un certo rischio di fondo per i rating, non ci aspettiamo grandi ampliamenti degli spread anche se di recente la Francia ha disatteso il suo obiettivo di bilancio. Tuttavia, i rischi presenti ci inducono a rimanere sottopesati su questi emittenti su base relativa rispetto ad altri emittenti dell'Eurozona.

Manteniamo inoltre le posizioni long sugli spread di Norvegia e Regno Unito rispetto all'euro. Sebbene il processo di disinflazione sia stato piu' lento nel Regno Unito rispetto all'Eurozona, prevediamo un certo recupero, con un'inflazione complessiva che probabilmente da aprile scendera' sotto l'obiettivo del 2% della BOE, rimanendo su questi livelli per alcuni mesi. Data la sua struttura di governance, l'istituto britannico potrebbe inoltre avere una flessibilita' superiore riguardo i tagli dei tassi rispetto agli Stati Uniti e all'Eurozona. Pertanto, vediamo la possibilita' di un maggior numero di tagli rispetto a quanto prezzato dai mercati per il Regno Unito in confronto all'Eurozona.

* Global Head of Fixed Income di Candriam.

red-

(RADIOCOR) 04-05-24 13:10:45 (0306) 5 NNNN

 


Borsa Italiana non ha responsabilità per il contenuto del sito a cui sta per accedere e non ha responsabilità per le informazioni contenute.

Accedendo a questo link, Borsa Italiana non intende sollecitare acquisti o offerte in alcun paese da parte di nessuno.


Sarai automaticamente diretto al link in cinque secondi.