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Candriam: 'stay in may' in vista delle presidenziali Usa - PAROLA AL MERCATO

di Nade'ge Dufosse'* (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 25 mag - Da un punto di vista macro, i dati economici piu' deboli del previsto negli Stati Uniti sono compensati da sorprese positive in Europa e in Cina. I dati piu' recenti sull'inflazione, dal calo del prezzo del petrolio ai dati sui prezzi al consumo di aprile, hanno confermato i trend di disinflazione a livello globale.

La stagflazione puo' rappresentare uno scenario di rischio, ma nel contesto attuale i tassi d'interesse hanno raggiunto il picco e la crescita rimane solida, il che rappresenta un mix favorevole per essere overweight sull'azionario e avere un posizionamento long in termini di duration.

Stay in May Come previsto, nel mese di aprile c'e' stato un consolidamento dopo le forti performance registrate nei due trimestri precedenti.

Storicamente, negli anni delle elezioni USA i titoli azionari toccano i minimi a maggio per poi registrare un rally fino ad agosto. Pertanto, la tattica giusta prima che il ciclo elettorale entri nel vivo in autunno potrebbe essere quella dello 'stay in May', ma anche a giugno, luglio e agosto. Per il futuro, torniamo a guardare con fiducia ai driver dei fondamentali.

Il ciclo di attivita' in Europa e' giunto a una svolta La nostra view piu' costruttiva sull'azionario europeo e' stata supportata dai dati sul PIL: la crescita ha raggiunto lo 0,3% nel primo trimestre nell'Eurozona, mentre ci si aspettava una quasi-stagnazione. Questa ripresa dell'attivita' dovrebbe essere di supporto per le valutazioni azionarie della regione e contribuire a un ulteriore ampliamento delle performance.

Inoltre, la BCE ha confermato l'intenzione di voler avviare una politica piu' accomodante in occasione della prossima riunione del 6 giugno, essendo piu' dipendente dal miglioramento (cioe' dal calo) dell'inflazione rispetto alla FED.

Nel dettaglio, l'Europa dovrebbe registrare una decelerazione dell'inflazione piu' rapida e sostenibile rispetto agli Stati Uniti. Salvo shock, ci aspettiamo che l'inflazione complessiva nell'Eurozona possa raggiungere il 2,0% verso la fine del 3 trimestre, prima di risalire leggermente e attestarsi per la maggior parte del 2025 appena al di sotto del target della BCE del 2,0%. L'inflazione core nella regione dovrebbe convergere gradualmente verso il 2,0% entro la prima meta' del 2025. In sintesi, l'IPC headline e core al 2,5% a/a oggi e il calo al di sotto del 2% nel 2025 rappresentano una condizione sufficiente perche' la BCE possa iniziare a tagliare a giugno.

Sullo stesso orizzonte di 18 mesi, prevediamo che l'IPC headline e core negli Stati Uniti si mantenga al di sopra del 3,0% quest'anno, prima di raggiungere il target della banca centrale nel primo semestre del 2025. E' chiaro che queste dinamiche consentono alla BCE di tagliare i tassi di interesse prima della Fed.

I dati economici USA sorprendono al ribasso: una buona notizia Sebbene la crescita negli Stati Uniti rimanga complessivamente solida, sarebbe ambizioso aspettarsi un'accelerazione da qui in poi. Nelle ultime settimane, diversi dati economici sono stati al di sotto delle aspettative.

Tuttavia, queste sorprese al ribasso rivelano buone notizie.

Le aspettative di mercato piu' hawkish nei confronti della Fed dall'inizio di quest'anno sono ormai superate, il che corrisponde al picco dei rendimenti dei Treasury USA a 10 anni al 4,70% alla fine di aprile.

Acquistare obbligazioni sovrane e azioni nel contesto attuale Le recenti riunioni delle banche centrali ci hanno rassicurato e riteniamo che gli imminenti tagli dei tassi della banca centrale in Europa costituiscano un ulteriore elemento di sostegno che dovrebbe limitare i rendimenti obbligazionari a lungo termine. Di conseguenza, continuiamo a mantenere una posizione long in termini di duration attraverso le obbligazioni sovrane europee e statunitensi.

Negli Stati Uniti, i rendimenti delle obbligazioni decennali sono scesi dal 5,0% di meta' ottobre al 3,8% a fine 2023, per poi risalire al 4,7% in aprile. Si tratta di un punto di ingresso interessante e abbiamo quindi aumentato la nostra duration anche in questa regione.

Per quanto riguarda l'azionario, passiamo da una posizione di leggero sovrappeso a sovrappeso. Manteniamo un orientamento ciclico nella nostra allocazione aggiungendo un'esposizione alle azioni giapponesi ed europee e riducendo leggermente l'esposizione agli Stati Uniti.

Leggero sovrappeso sui mercati sviluppati ex-USA Continuiamo ad aggiungere un po' di beta e di ciclicita' al portafoglio per beneficiare di un contesto maggiormente favorevole, ovvero inflazione piu' bassa delle attese e crescita piu' elevata del previsto. In Europa, in particolare, le sorprese economiche sono ora positive, con conseguente miglioramento del sentiment e dei flussi.

Pertanto, per l'azionario dell'eurozona siamo passati da una view neutrale a leggermente positiva, aggiungendo al portafoglio le small cap e le banche.

*Global Head of Multi-Asset di Candriam "Il contenuto delle notizie e delle informazioni trasmesse con il titolo "Parola al mercato" non puo' in alcun caso essere considerato una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento ne' raccomandazioni personalizzate a qualsiasi forma di finanziamento. Le analisi contenute nelle notizie trasmesse nella specifica rubrica sono elaborate dalla societa' a cui appartiene il soggetto espressamente indicato come autore.

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(RADIOCOR) 25-05-24 11:36:03 (0213) 5 NNNN

 


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