Pnrr: Giorgetti, scadenza 2026 e' sprone ma dobbiamo valutare i tempi necessari per fare bene
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Padova, 8 apr - "Il Pnrr e' una grande opportunita' ma e' anche un elemento di complessita' per una burocrazia, la nostra, la cui produttivita' e' tra le peggiori d'Europa. Anche a causa di questo gap, che io sono fiducioso potra' essere superato dalla rivoluzione digitale e dell'IA, sono convinto che la scadenza del 2026 non vada necessariamente a favore dell'efficacia degli interventi. Quello del 2026 e' un giusto sprone a fare velocemente ma bisogna soprattutto fare bene.
Dopo una pandemia come quella che abbiamo vissuto e nel bel mezzo di conflitti eccezionali io auspico una riflessione in questo senso".
Cosi' il ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti nel suo intervento al Selecting Italy di Trieste, l'evento organizzato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sul tema dell'attrazione degli investimenti esteri e delle catene regionali del valore.
Sul tema dell'attrazione degli investimenti il ministro Giorgetti ha connesso strettamente la necessita' di un clima di fiducia e l'attrattivita' dei nostri territori.
"Sono convinto che in un periodo cosi' difficile come questo irto di difficolota' e di alcune opportunita', come ad esempio il fenomeno del reshoring, il tema della fiducia che il Paese e' in grado di garantire agli investitori sia fondamentale - ha agiunto il ministro dell'Economia e delle Finanze. - Per questo da quando ho assunto questa responsabilita' di governo ripeto come un matra lo slogan di 'prudenza e responsabilita''. In questo quadro, e memori della difinizione di Draghi del 'debito buono', sono convinto che dobbiamo lavorare ad interventi selettivi in grado di generare investimenti realmente produttivi".
Col-ric
(RADIOCOR) 08-04-24 14:44:42 (0417)FONUE 5 NNNN