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Patto stabilita': ok Parlamento Ue nuove regole di bilancio -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 23 apr - Il regolamento approvato con 367 voti a favore istituisce il nuovo braccio preventivo del patto di stabilita' e crescita; il regolamento approvato con 368 voti a favori modifica la cosiddetta 'parte correttiva' del patto di stabilita'; la direttiva approvata con 359 voti a favore riguarda i requisiti per i piani di bilancio nazionali. Sul primo regolamento gli eurodeputati italiani hanno votato per lo piu' per l'astensione sulle nuove regole di bilancio, siano essi aderenti ai partiti che sostengono il governo che aderenti al Pd. Pero' la mozione per respingere l'accordo con il Consiglio ha raccolto 423 no, 164 si', 18 astensioni: e' stata votata anche dagli europarlamentari italiani, sia quelli dei partiti che sostengono il governo Meloni sia quelli del Pd. Voto contrario di M5S. In sostanza, quelli della maggioranza di governo in Italia hanno preso mezze distanze da quanto deciso dal ministro dell'economia Giorgetti all'Ecofin (che ha concordato la riforma del patto di stabilita'); il Pd ha preso mezze distanze dalle posizioni espresse dal commissario all'economia Gentiloni (che e' del Pd).

Ora il Consiglio deve dare la sua approvazione formale ai provvedimenti. Una volta adottati, entreranno in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale. Gli Stati membri dovranno presentare i loro primi piani nazionali entro il 20 settembre 2024.

La valutazione del Parlamento europeo e' che ora sara' piu' difficile per la Commissione sottoporre uno stato membro a una procedura per i disavanzi eccessivi se saranno in corso investimenti essenziali. In ogni caso e' gia' previsto che la Commissione apra procedure per deficit eccessivo per il superamento del 3% di deficit/pil nel 2023 a una decina di paesi tra cui l'Italia (avverra' a giugno dopo il voto Ue).

Tutte le spese nazionali per il cofinanziamento dei programmi finanziati dalla Ue saranno escluse dal calcolo delle spese di un governo, creando cosi' incentivi agli investimenti: questo e' stato il motivo della convergenza tra Consiglio e Parlamento nel corso dell'ultimo negoziato che si concluse a febbraio.

I paesi con un debito eccessivo saranno tenuti a ridurlo in media dell'1% all'anno se il loro debito e' superiore al 90% del pil, e dello 0,5% all'anno in media se e' tra il 60% e il 90%. Se il disavanzo di un paese e' superiore al 3% del pil dovrebbe essere ridotto durante i periodi di crescita per raggiungere l'1,5% e creare una riserva di spesa per periodo con condizioni economiche difficili.

Le nuove norme contengono varie disposizioni per consentire piu' spazio di manovra ai governi. Prevedono tre anni supplementari oltre ai quattro standard per raggiungere gli obiettivi di un piano nazionale. I deputati si sono assicurati che questo tempo supplementare possa essere concesso per qualsiasi motivo il Consiglio ritenga opportuno, invece che solo a condizione di criteri specifici, come inizialmente proposto. I paesi con un disavanzo eccessivo o un debito eccessivo possono chiedere una discussione con la Commissione prima di fornire orientamenti sul percorso di spesa. Un governo puo' chiedere di presentare un piano nazionale riveduto se vi sono circostanze oggettive che ne impediscono l'attuazione, ad esempio un cambiamento di esecutivo nazionale.

Tutti i paesi dovranno presentare piani a medio termine che definiscano i loro obiettivi di spesa e come saranno intrapresi gli investimenti e le riforme. Gli stati membri con livelli elevati di disavanzo o debito riceveranno orientamenti sugli obiettivi di spesa. Per garantire una spesa sostenibile, la riforma introduce garanzie numeriche di riferimento per i paesi con un debito eccessivo o un disavanzo eccessivo. Le norme aggiungono inoltre un nuovo orientamento, vale a dire la promozione degli investimenti pubblici nei settori prioritari. Non solo azioni pro clima e digitalizzazione ma anche difesa. Infine, il sistema sara' piu' adattato a ciascun paese caso per caso piuttosto, che applicare un approccio unico per tutti, e si terra' meglio conto delle preoccupazioni sociali.

Aps

(RADIOCOR) 23-04-24 13:59:36 (0508) 5 NNNN

 


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