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Moda: Pilotti (Confindustria), governo adotti provvedimenti d'urgenza per settore -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 02 mag - La nota di Confindustria Moda ricorda che i finanziamenti di Sace e Simest sono stati utilizzati per affrontare le emergenze che si sono susseguite, dal Covid ai fenomeni inflattivi (aumento dei costi energetici, della materia prima, del denaro), alle contrazioni di mercato seguenti alla guerra Russia-Ucraina ed infine al recente rallentamento di tutto il comparto moda: ma l'emergenza non e' finita.

'Per lo stesso motivo chiediamo anche che il governo si faccia promotore dell'apertura di un tavolo di lavoro con il sistema bancario finalizzato alla concessione di una sospensione straordinaria su linee di credito in conto corrente, finanziamenti per anticipi su crediti e rate di prestiti, e finanziamenti in genere per le aziende che ne facciano richiesta', e' scritto ancora nel comunicato dell'associazione, che comunque rivolge 'un sincero grazie per il lavoro portato avanti su piu' fronti' al MiMit e al ministro Urso cosi' come al Ministero dell'Economia e delle Finanze e al vice ministro Leo. Questo si unisce pero' alla richiesta di risolvere una questione in fase di stallo da troppo tempo. 'Mi riferisco al credito d'imposta per Ricerca & Sviluppo, una questione su cui grava un importante vulnus normativo', ha detto ancora la presidente di Confindustria Moda, ricordando che oggi l'Agenzia delle Entrate chiede alle aziende di riversare in modo spontaneo quello che il Ministero aveva prima ritenuto ammissibile (facendo quindi maturare presso gli operatori una legittima aspettativa), cambiando l'interpretazione della normativa.

'Quel credito di imposta - cui le aziende hanno legittimamente avuto accesso sulla base della normativa vigente prima del luglio 2022 - e' stato investito in nuovi campionari e collezioni. Chiederne la restituzione significa correre il rischio di incorrere sia in default aziendali con conseguenti impatti sull'occupazione sia nel moltiplicarsi di contenziosi con l'Agenzia delle Entrate'.

La proroga auspicabilmente dovrebbe arrivare fino a gennaio 2025, dal luglio 2024. Confindustria chiede anche una moratoria per interrompere momentaneamente i controlli dell'Agenzia delle Entrate e la conseguente pressione sulle aziende. Infine l'accesso a un'ipotesi di possibile 'saldo e stralcio' sull'importo contestato del credito d'imposta, per consentire alle aziende in contestazione di riversare solo una parte del credito usufruito senza rischiare crisi finanziarie o chiusure definitive.

com-emi

(RADIOCOR) 02-05-24 13:41:19 (0352) 5 NNNN

 


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