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Migrazione: Parlamento Ue approva le norme del patto europeo -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 10 apr - Il 'pacchetto' votato dal Parlamento europeo consiste in cinque atti legislativi relativi alle varie fasi della gestione dell'asilo e della migrazione, tra cui accertamenti sui migranti irregolari al loro arrivo Ue, rilevamento dei dati biometrici, procedure per la presentazione e il trattamento delle domande di asilo che rafforzano anche i diritti dei richiedenti, norme relative alla determinazione dello stato membro competente per il trattamento di una domanda di asilo, cooperazione e solidarieta' tra gli stati membri e modalita' di gestione delle situazioni di crisi, compresi i casi di strumentalizzazione dei migranti.

Il regolamento per la gestione dell'asilo e della migrazione non cambi a il principio in base al quale un migrante puoo' chiedere asilo solo al primo paese dell'Unione europea in cui arriva, ma sono previste piu' deroghe: ricongiungimenti famigliari, conoscenza della lingua e ottenimento di un titolo di studio in un paese permettono a chi richiede asilo di presentare a quel paese la propria domanda. La responsabilita' dello stato di primo ingresso durera' 20 mesi, 12 mesi per le persone salvate in mare. Viene istituito un meccanismo di 'solidarieta' obbligatoria' quando uno o piu' stati membri si trovano sotto pressione. Gli altri paesi Ue intervengono o ricollocando un certo numero di richiedenti asilo sul proprio territorio o con un contributo in denaro di ventimila euro per persona. Il calcolo della parte che spetta a ogni Paese in termini di ricollocamenti o finanziamenti tiene conto di due fattori: popolazione e prodotto interno lordo.

Gli stati devono istituire una capacita' adeguata, in termini di accoglienza e risorse umane, che consenta loro in qualsiasi momento di espletare la procedura di frontiera e di eseguire le decisioni di rimpatrio per un numero definito di domande. A livello Ue tale capacita' adeguata e' pari a 30.000 unita'; la capacita' adeguata di ciascuno stato sara' stabilita sulla base di una formula che tenga conto del numero di attraversamenti irregolari delle frontiere e di respingimenti nell'arco di tre anni. Il numero massimo di domande di asilo che uno tato membro e' tenuto a esaminare nell'ambito della procedura di frontiera su base annuale sara' pari a quattro volte il rispettivo limite di capacita' adeguata.

Il regolamento sulle procedure di asilo prevede che queste durino al massimo 12 settimane (sei mesi se si considera anche l'eventuale rimpatrio): le autorita' nazionali possono esaminare piu' velocemente le richieste di asilo, senza che i richiedenti siano considerati dentro i suoi confini, anche se di fatto verranno ospitati sul territorio nazionali. Chi contesta tali disposizioni indica che la procedura comporta una detenzione di fatto di migliaia di persone migranti.

Aps

(RADIOCOR) 10-04-24 18:07:11 (0605) 5 NNNN

 


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