Luxury Summit: aziende chiedono regole accettabili su sostenibilita' in Ue

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 23 apr - Il mondo della moda e del lusso punta sulla sostenibilita' ma chiede regole 'accettabili' a livello europeo. E' quanto viene sottolineato durante il Luxury Summit, appuntamento del Sole 24 Ore con il settore Lusso realizzato in collaborazione con HTSI dal titolo 'Formazione e sostenibilita' 4.0'.

'Oggi le leggi europee ci stanno indirizzando verso un percorso preciso sulla sostenibilita'', ha detto Carlo Capasa presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, evidenziando pero' che bisogna 'trovare il modo per cui la sostenibilita' sia applicata ma in una maniera accettabile'.

Ad esempio, 'sull'ecodesign c'e' una spada di damocle pazzesca. Se passano le regole previste vuol dire che una piccola azienda in Italia non puo' piu' esistere', afferma Capasa. Altro tema riguarda la durabilita' dei prodotti che 'e' regolata da regole precise che pero' per noi non vanno bene'. A tal proposito 'stiamo cercando di legare il passaporto digitale al capo, quindi, monitorare la durata del capo finito'. Per Sergio Tamborini, presidente di Sistema Moda Italia, 'in Europa ci sono interessi contrapposti' perche' 'c'e' chi mira ad avere il prezzo piu' basso allo scaffale'. Allo stesso tempo, 'non possiamo nasconderci che il mondo del tessile-abbigliamento-moda ha delle regole economiche importanti che non devono essere scardinate'. Per cui, osserva Tamborini, 'va bene parlare di sostenibilita', ed e' corretto in termini di prospettiva, pero' questa industry vale 3.000 miliardi nel mondo, e il 15% della forza lavoro e' nel tessile-abbigliamento. Se facciamo sparire 1.000 mld, perche' chiudiamo tutto il fast fashion, facciamo sparire un terzo degli occupati del mondo e il problema diventa sociale. In prospettiva sparisce anche l'Italia perche' ci sono territori che dipendono da produzioni massive'.

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(RADIOCOR) 23-04-24 15:32:31 (0601) 5 NNNN