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Imprese: Cerved, le piu' bilanciate per gender gap sono anche le piu' virtuose -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 26 mag - In dettaglio, nel campione del tessuto imprenditoriale italiano analizzato da Cerved Rating Agency, si e' poi condotta un'ulteriore analisi sul sottocampione di 9.500 imprese che presentano un amministratore delegato, prendendo in considerazione le diverse combinazioni, per bilanciamento di genere, tra Ceo e Cda. E questo sottocampione e' stato raggruppato in due differenti gruppi, uno con bilanciamento di genere (1.425 aziende) e uno senza (8.075): nel primo cluster, che fattura complessivamente quasi 1.200 miliardi di euro e impiega oltre 780.000 persone, si riscontrano margini di redditivita' superiori (Ebitda margin pari a 8,72% contro 8,22%) e livelli di indebitamento mediani, denotati dal rapporto tra la posizione finanziaria netta e il patrimonio netto, piu' contenuti (0.33 contro 0.36).

Quanto alla distribuzione geografica, le imprese con bilanciamento di genere si trovano maggiormente al Nord (1.059, pari al 17,78%) e al Centro (227, 14,09%), mentre in proporzione sono molto poche al Sud (139, 7,19%), ma in tutti i casi presentano livelli di rischiosita' di almeno 2 punti percentuali (al centro addirittura di quasi 3,5) inferiori alle aziende piu' polarizzate sui generi. Le regioni, con una piu' alta percentuale di imprese gender-balanced sono la Valle d'Aosta (23,33%), il Friuli-Venezia Giulia (21,66%), il Piemonte (20,62%), la Liguria (18,98%), la Lombardia (17,36%), l'Emilia Romagna (17,23%), la Toscana (16,55%) e il Veneto (15,64%). Al contrario, la maglia nera va purtroppo al Sud: in Calabria, appena il 5,08% presenta un bilanciamento di genere ai vertici (nonostante il livello di rischio per queste aziende sia praticamente la meta', da 8,62% a 4,24%), in Sicilia il 5,74%, in Basilicata il 6,12%, in Puglia il 6,40%, in Molise il 6,45% (anche qui, il rischio di default scende dall'8,28% al 2,51%) e in Campania il 7,14%. Gli stessi meccanismi si ritrovano anche nelle imprese quotate, dove le probabilita' di default salgono fin quasi al 5% nelle societa' senza gender-balance, contro il 2% delle altre. Fabrizio Negri, amministratore delegato di Cerved Rating Agency: 'Il bilanciamento di genere nelle figure apicali aziendali, dunque, rappresenta un'importante leva di vantaggio competitivo che e' nell'interesse del Paese promuovere e valorizzare'.

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(RADIOCOR) 26-05-24 11:35:28 (0215) 5 NNNN

 


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