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Fmi: atterraggio morbido per Europa e' alla portata ma rischio venti contrari

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Washington, 19 apr - Un atterraggio morbido per le economie europee, in cui l'inflazione torna al target con un costo economico moderato in termini di crescita, e' alla portata, ma venti trasversali potrebbero rendere difficile raggiungere la stabilita' dei prezzi garantendo allo stesso tempo una ripresa duratura. E' quanto si legge nell'outlook regionale per l'Europa pubblicato oggi a Washington dal Fondo Monetario Internazionale in cui si sottolinea come il costo della disinflazione, in termini di rallentamento ciclico della crescita, 'e' finora stato lieve rispetto ai cali dell'attivita' tipicamente necessari per risolvere con successo episodi inflazionistici'. 'Nel corso dei prossimi trimestri, si prevede che i mercati del lavoro, seppur in fase di rallentamento, rimarranno ancora solidi, sostenendo la crescita del reddito reale e del consumo. Il recupero dei consumi contribuira' ad attenuare gli effetti del necessario ritiro del sostegno fiscale e stimolera' gli investimenti mentre la politica monetaria iniziera' la fase di allentamento. In un contesto di graduale rafforzamento della domanda privata, una disinflazione duratura richiedera' un incremento della produttivita' del lavoro, con i margini di profitto che tornano ai livelli pre-crisi. Tuttavia, avverte il Fondo, nelle economie avanzate europee, l'atterraggio morbido potrebbe essere compromesso da una mancata ripresa dei consumi, e a sua volta degli investimenti, a fronte di un basso livello della fiducia. Una domanda interna debole potrebbe, a sua volta, portare a un'inflazione al di sotto del target. La crescita potrebbe anche sorprendere al rialzo se vi fosse un rapido recupero della fiducia dei consumatori a fronte di una crescita salariale persistentemente alta.

Insieme a una minore compressione dei profitti rispetto allo scenario di base, questo porterebbe a un'inflazione piu' alta del previsto. Un'elevata crescita salariale potrebbe contribuire alla persistenza dell'inflazione di base, costringendo le banche centrali a mantenere la politica monetaria restrittiva per un periodo piu' lungo rispetto a quanto previsto. Una politica monetaria piu' stretta sarebbe giustificata per mitigare il rischio di disancoraggio delle aspettative ma ridurrebbe la crescita. Infine, un'eventuale escalation della guerra della Russia in Ucraina o un ampliamento del conflitto in Medio Oriente potrebbe aumentare l'incertezza e influenzare le catene di approvvigionamento e i prezzi delle materie prime.

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(RADIOCOR) 19-04-24 16:00:10 (0471) 5 NNNN

 


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