Notizie Radiocor

Banche: la Bce ribadisce, semplificare non vuol dire indebolire rispetto standard internazionali -3-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 15 ott - Qualche giorno fa il governatore della banca centrale austriaca Martin Kocher, al Global Regulatory Forum organizzato da Bloomberg a New York, ha indicato che 'una deregolamentazione su larga scala non sarebbe appropriata in questa fase' anche se cio' non vuole dire che 'ci sia molto margine per una semplificazione effettiva. E credo che questa sia la distinzione fondamentale che dovremo fare a un certo punto".

La presidente della Bce Christine Lagarde e' intervenuta sul tema della regolazione eccessiva piu' volte ultimamente, si e' riferita alla 'stanchezza normativa' ponendo questo interrogativo: 'I progressi compiuti nel rafforzamento del quadro normativo e di vigilanza significano che i responsabili politici possono ora abbassare la guardia? La risposta, ovviamente, e' no'. Per le banche c'e' spazio secondo la Bce per 'semplificare', ridurre gli oneri di supervisione, non per tornare indietro. L'altro giorno la responsabile della vigilanza Bce Claudia Buch ha detto che 'un indebolimento degli standard avrebbe l'effetto opposto: metterebbe a rischio la fiducia nelle banche europee e ne ridurrebbe la capacita' di rispondere alle sfide. Non renderebbe le banche piu' competitive, piu' vulnerabili invece'.

La commissaria ai servizi finanziari Maria Albuquerque, ora alle prese con la definizione di una proposta sulla vigilanza dei mercati dei capitali parzialmente accentrata (terreno politicamente scivoloso date le divisioni tra i governi su tale materia), ha continuato a ribadire dal momento in cui e' entrata in carica che "non saremo coinvolti in una corsa al ribasso", no all'indebolimento degli standard bancari.

Lagarde ha indicato che massima attenzione va rivolta all'intermediazione finanziaria non bancaria (sistema bancario ombra): 'In qualita' di arbitri sul campo di gioco e' fondamentale che i decisori politici resistano alla stanchezza normativa e raddoppino i loro sforzi per estendere norme globali piu' rigorose alle banche non bancarie coinvolte in attivita' simili a quelle bancarie o con legami significativi con il settore bancario'. Attenzione alla stanchezza normativa sorretta dal fatto che dopo molto tempo 'svanisce la consapevolezza che la stabilita' finanziaria di cui il mondo gode oggi e' dovuta alla solidita' di quel quadro normativo globale' istituito dopo la grande crisi di 17 anni fa.

A una conferenza sulla stabilita' finanziaria a Madrid il presidente del Financial stability board Klaas Knot, ex banchiere centrale olandese, aveva detto di capire il desiderio di semplificare perche' negli ultimi 15 anni e' stata introdotta una grande quantita' di regolamentazione da diverse angolazioni: globale, Ue, nazional, micro e macro.

Tuttavia 'nuovi rischi sono stati aggiunti, quelli vecchi raramente eliminati'. Ci sono sovrapposizioni e attriti, a volte manca una proporzionalita' di vigilanza per gli istituti piu' piccoli. Tutte cose da approfondire. Pero' 'dobbiamo evitare soprattutto di confondere semplificazione con deregolamentazione. Deregolamentazione significa di fatto ridurre i buffer allentando le regole. Cio' ridurrebbe la resilienza del sistema bancario e aumenterebbe la probabilita' di crisi finanziarie. Non possiamo permetterci di vanificare i progressi compiuti. Soprattutto non ora, in questo periodo di insolitamente elevata incertezza, sia sul fronte economico che politico'.

Antonio Pollio Salimbeni - Aps

(RADIOCOR) 15-10-25 16:04:57 (0541)EURO 5 NNNN

 


Borsa Italiana non ha responsabilità per il contenuto del sito a cui sta per accedere e non ha responsabilità per le informazioni contenute.

Accedendo a questo link, Borsa Italiana non intende sollecitare acquisti o offerte in alcun paese da parte di nessuno.


Sarai automaticamente diretto al link in cinque secondi.