Approfondimento
Tipologia
Azionari Italia - Mid & Small Cap
Obiettivo e politica di investimento
L’atomo Made In Italy Fund è un fondo a gestione attiva che si prefigge l’obbiettivo di conseguire un aumento nel lungo termine del capitale gestito attraverso un’esposizione inazioni di società italiane. Le decisioni d’investimento prevedono infatti un investimento minimo del 70% in aziende residenti in Italia, di cui il 21% non quotate sul FTSE Mib, con un interesse e un’esposizione maggiore per le piccole e medie imprese con capitale massimo di 1 miliardo di euro. La strategia d’investimento concentra l’attenzione sulle prospettive di redditività e di crescita delle società, sfruttando il differenziale tra il valore intrinseco e il valore di mercato. Come intuibile si tratta di un fondo PIR. Non è previsto un benchmark ufficiale.
Analisi storica del fondo e del mercato di riferimento
Il comparto è stato lanciato nell’estate del 2016 ed ha vissuto alterne fortune. Nel corso del primo anno, nel pieno dell’entusiasmo per i PIR, il comparto ha realizzato ritorni eccezionali, superiori al 50%. Tuttavia, negli ultimi due anni si è evidenziato un trend negativo, nel quale la crisi da Coronavirus, pur profonda e non ancora recuperata, rappresenta unicamente uno spike. Dal lancio la performance complessiva è ancora positiva e pari al 20%, ed è stata ottenuta sopportando livelli di volatilità anch’essi del 20% ed un massimo draw down del 40%. Dal confronto con la categoria di riferimento, gli Azionari Italia Mid e Small Cap, emerge una situazione lievemente contrastante: rendimento e perdita massima collocano il fondo in una posizione di svantaggio, ma la volatilità è mediamente più contenuta rispetto ai competitors.
Costi e struttura del comparto
Il comparto è costituito da tre classi, tutte ad accumulazione del capitale e tutte gravate da commissioni del 2% sull’overperfomance parametrata all’high watermark. La classe retail (R) prevede un minimo di sottoscrizione pari a 1000 euro e spese di gestione del 2%. La quota riservata agli investitori istituzionali prevede un versamento minimo iniziale di 100.000 euro e commissioni di gestione del 1,25%. Infine la classe L, quotata su Borsa Italiana, si presenta come una quota negoziabile nel segmento ATFund con commissioni di gestione dell’1,5%.
Sintesi
L’ampia esposizione a prodotti azionari italiani e il forte orientamento per l’investimento in piccole e medie imprese comportano un livello dell’indicatore di rischio SRRI pari a 6, tale per cui si sconsiglia l’acquisto ad investitori privi di elevata propensione al rischio. La politica di investimento è piuttosto semplice e non presenta fonti di rischio la cui natura è di difficile comprensione. la specificità dell’investimento suggerisce infine di concepire lo strumento come componente di un portafoglio ben diversificato.