Approfondimento
Tipologia
Obbligazionari Area Euro - Corporate e Governativi (1-3 Anni)
Obiettivo e politica di investimento
Il fondo investe in obbligazioni denominate in euro, depositi e strumenti del mercato monetario, prevalentemente di emittenti governativi o sovranazionali e mantenendo una duration media di portafoglio bassa. La selezione dei singoli strumenti è rimessa al gestore che ha un’ampia discrezionalità sia sulla scelta del rating che sulle scadenze, ma comunque rispettando il limite per i titoli non-investment grade o privi di rating del 5%. È consentito ai fini di copertura dei rischi e di investimento l’utilizzo distrumenti derivati purché il totale degli impegni sul patrimonio sia inferiore al 20%.Per quanto riguarda gli OICR, possono essere inseriti nel portafoglio fino a un massimo del 10% del patrimonio. Il benchmark di riferimento è così composto: • 90% Bloomberg Barclays Euro-Agg Govt 1-3 Years TR Index Eur • 10% Bloomberg Barclays Pan-Eur Corp FRN bond TR Index TR Hedged Eur Il gestore può comunque sfruttare opportunità di investimento all’infuori del benchmark, per cui la composizione del portafoglio potrebbe variare significativamente rispetto all’indice di riferimento.
Analisi storica del fondo e del mercato di riferimento
Il comparto è stato lanciato nel novembre 1999. Con più di due decenni di storico, il fondo ha registrato dal lancio un’ottima performance complessiva. Considerando l’andamento del Nav a partire dal lancio, avvenuto nel 2015, della classe quotataL si nota come la volatilità risulta mediamente inferiore alla media della categoria FIDA di appartenenza a fronte però di rendimenti anch’essi inferiori. Dopo un 2016 segnato da performance più consistenti e un successivo ribasso e stabilizzazione nel 2017, da maggio 2018 il fondo ha visto una brusca discesa delle quotazioni, probabile riflesso delle forti tensioni sul mercato obbligazionario europeo del periodo. Nel 2019 ha tentato un parziale recupero che è terminato nel primo trimestre del 2020 a causa delle tensioni generate dalla diffusione del Covid19. Dal punto di vista dei rendimenti, le performance del fondo sono state duramente colpite dall’andamento negativo degli ultimi anni, facendo registrare rendimenti negativi sugli orizzonti temporali di breve-medio termine ma il rischio viene gestito in maniera efficace e i parametri di rischiosità, tra cui la volatilità ed il draw down, sono tra i migliori della categoria.
Costi e struttura del comparto
Il comparto si divide cinque classi: dueriservate agli investitori istituzionali e tre aperte agli investitori retail. La classe A èdestinata a tutte le tipologie d’investitori e con capitalizzazione dei proventi, presenta commissioni di gestione dello 0,55% e commissioni massime di entrata del 3%. La classe D, che ha costi del tutto simili alla classe A, aperta anch’essa a tutti i tipi d’investitori, è invece a distribuzione dei proventi: il dividendo è pari alla media annuale dell’indice EURIBOR a 3 mesi + 30 bps eviene corrisposto anche nel caso in cui il fondo ottenga performance inferiori a tale livello e con un floor minimo dello 0,20%. La classe I ed Y, destinate agli investitori istituzionali, hannouna commissione di gestione ridotta dello 0,30% e differiscono poiché la classe Y prevede la distribuzione dei proventi con le modalità sopra descritte. La classe L è negoziabile liberamente sul mercato ATFund di Borsa Italiana e presenta le sole commissioni di gestione dello 0,45% non essendo praticate né commissioni di entrata né commissioni di uscita. Su tutte le classi è prevista una commissione di performance del 15%, applicata con il metodo dell’High Water Mark relativo. In ogni caso, la somma delle commissioni di performance e di gestione non può superare il 2% del patrimonio netto del fondo.
Sintesi
Il comparto è destinato a un investitore con un orizzonte temporale non superiore ai 3 anni ed è compatibile con un obiettivo di allocazione della liquidità. L’indice SRRI pari a 2 su 7 è indice di un investimento con una bassa rischiosità coerentemente con la tipologia d’investimenti effettuata dal gestore e la capacità di gestione del rischio. Il rischio emittente potrebbe però arrivare a rappresentare una componente consistente di esposizione del fondo considerando la natura obbligazionaria degli investimenti.