Approfondimento

Tipologia

Ritorno assoluto Obbligazionari

Obiettivo e politica di investimento

Il fondo ha per obiettivo la crescita del capitale a lungo termine tramite l’investimento in titoli di debito caratterizzati da ogni livello di subordinazione e senza alcuna restrizione geografica. La politica di investimento applica però alcune limitazioni agli investimenti più rischiosi ed è infatti possibile impiegare un massimo del 20% del patrimonio in obbligazioni convertibili e CoCo Bond (obbligazioni che devono essere convertite al verificarsi di determinate condizioni) e un limite del 10% è applicato ai titoli privi di rating, agli strumenti del risparmio gestito e ai titoli distressed. In alcuni particolari momenti è inoltre possibile che all’interno del portafoglio siano presenti anche titoli azionari derivanti dalla conversione di obbligazioni subordinate o convertibili ma, in questi casi, le azioni devono uscire dal patrimonio entro un mese. Più in generale i titoli del comparto devono possedere un rating medio non inferiore a B- e, nel caso in cui la media diminuisse, il tempo massimo per il ribilanciamento del portafoglio è di sei mesi. La classe analizzata è caratterizzata dalla distribuzione dei proventi.

Analisi storica del fondo e del mercato di riferimento

Nei primi mesi di vita la classe Q, lanciata nel maggio 2015, ha registrato andamenti altalenanti caratterizzati da draw down molto elevati (fino al 14%) probabilmente dovuti ad una sovra esposizione al mercato sud americano che, complice la crisi economica argentina, registrava in quegli anni un crollo di oltre il 17%. Dopo aver recuperato le perdite del primo periodo di quotazione il rendimento medio annuo composto da maggio 2016 ad oggi (aprile 2019) è stato abbondantemente superiore a quello della categoria FIDA di appartenenza. Anche confrontandolo con gli andamenti degli indici obbligazionari suddivisi per aree geografiche (America Latina, Asia Pacifico, USA, Europa) è possibile notare che, nel periodo analizzato, il fondo è stato il più redditizio e, in particolare, a fronte di volatilità e draw down molto più contenuti (circa 4% contro circa l’11%), ha registrato un rendimento al pari di quello dell’indice FIDA FFI Obbligazionari America Latina. Da inizio anno ha distribuito dividendi per 7 euro ad azione (come avviene ogni mese di febbraio dal momento del lancio) e si trova in un consolidato trend positivo sulla scia della ripresa dei mercati a seguito della flessione di fine 2018.

Costi e struttura del comparto

Il comparto si suddivide in molteplici classi denominate in diverse valute e tutte quante gravate da commissione massima di entrata, a discrezione del rivenditore, del 3%. La classe Q, quella quotata sul mercato ATFund di Borsa Italiana, presenta investimento minimo di una azione e global fee dell’1.50%. Le classi A, E e G sono destinate ad un pubblico retail. La classe A denominata in euro paga commissioni globali dell’1%, la classe E denominata in CHF è gravata da superiori global fee dovute alla copertura del rischio di cambio pari all’1.50% e, parimenti la classe G essendo l’unica retail ad accumulazione dei proventi, paga anch’essa commissioni dell’1.50%. Le classi B, C, F e H, dedicate agli investitori istituzionali sono gravate da global fees dello 0.70%. Al comparto non vengono applicate commissioni di performance.

Sintesi

La possibilità di investire in quasi tutti i tipi di titoli di debito espone il fondo a diverse tipologie di rischio che, come emerge dall’analisi storica, potrebbero causare volatilità e draw down anche molto elevati. Tuttavia, l’obbligo di possedere un rating medio di portafoglio non inferiore a B- e la contenuta volatilità registrata negli ultimi anni gli permette di aggiudicarsi una votazione media di 4 su 7 sulla scala dell’indicatore di rischio SRRI. Lo strumento, infine, è adatto alla delega delle scelte al gestore e potrebbe entrare a far parte di un portafoglio diversificato come investimento di tipo core nell’asset class di riferimento.

Dati ed elaborazioni forniti da Finanza Dati Analisi
Ultimo aggiornamento 15/04/2019


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