Approfondimento
Tipologia
Ritorno Assoluto Obbligazionari
Obiettivo e politica di investimento
Il fondo Pharus Absolute Return mira a configurare un portafoglio diversificato di titoli di debito di varia natura e tipologia con un rating non inferiore a B (Standard & Poors). Può inoltre investire fino al 15% in obbligazioni prive di rating e al 25% in obbligazioni High Yield, nonché in titoli obbligazionari convertibili e Coco Bond fino a un quinto del totale del patrimonio. L’acquisti di titoli azionari e altri fondi d’investimento chiusi, aperti e immobiliari, per mantenere il carattere obbligazionario dello strumento, è limitato al 30% del patrimonio. All’investimento in OICR è inoltre imposto un tetto massimo del 10% e al fine gestire efficacemente i costi non è permesso l’investimento in OICR che superino le commissioni del 3%. L’investimento in strumenti strutturati, in commodities e in strumenti derivati è permesso con un limite del 10%. Sulla documentazione del fondo non è dichiarato un benchmarch di riferimento: il gestore si riserva un’ampia discrezionalità per generare performance positive a prescindere dalle condizioni di mercato allo scopo di raggiungere l’obbiettivo di ritorno assoluto.
Analisi storica del fondo e del mercato di riferimento
Il comparto è stato lanciato nell’aprile 2007. Commentando i dati più recenti, successivi all’introduzione della classe di azioni Q, le quotazioni hanno visto un’iniziale discesa dalla metà del 2015, con un minimo raggiunto a inizio 2016. Il successivo rimbalzo, in linea con l’andamento dell’indice FIDA di categoria, è proseguito fino a dicembre 2017, per poi arrestarsi con una stabilizzazione delle quotazioni, interrotta soltanto a fine 2018 a seguito delle tensioni sui mercati internazionali. Nel 2019 il fondo ha avuto la sua performance migliore con rendimento del 7,8% superiore all’indice FIDA. Nell’attuale periodo di incertezza dovuto alla pandemia globale il fondo ha reagito molto bene, dopo una discreta flessione sta recuperando i massimi registrati precedentemente e su conferma uno dei migliori strumenti della categoria sia a livello di rendimento che rispetto ai principali parametri di rischio.
Costi e struttura del comparto
Il comparto si divide in diverse classi, destinate sia agli investitori retail, sia istituzionali. Le classi con NAV espresso in euro sono: la classe A aperta a tutte le categorie d’investitori con commissione di gestione pari all’1.1%, la classe B riservata agli investitori istituzionali che presenta commissioni di gestione ridotte pari allo 0.9% e la classe Q. La classe Q è negoziata sul mercato ATFund di Borsa Italiana,presenta commissioni di gestione dell’1.1% ed ha un importo minimo di sottoscrizione pari ad un’azione. Le classi con NAV espresso in franchi svizzeri sono: la classe E destinata agli investitori retail con commissione di entrata dell’1.1% e la classe F, riservata agli investitori istituzionali, con commissioni di gestione pari allo 0,9%. In ultimo, è presente inoltre una classe di azioni C con NAV denominato in dollari, anch’essa destinata agli investitori istituzionali e con commissioni di gestione dello 0,9%. Queste ultime classi di azioni in valuta estera sono coperte rispetto al rischio di cambio verso l’euro. Tutte le classi di azioni tranne la Q presentano commissioni di massime del 3%in entrata e del 2% in uscita. È inoltre prevista una commissione di performance del 10%, applicata con il metodo dell’High Water Mark assoluto.
Sintesi
La politica di gestione, che lascia ampie libertà di selezione degli strumenti al gestore e permette a quest’ultimo di sfruttare opportunamente i movimenti di mercato con una discreta autonomia. L’indicatore SRRI, pari a 2 su 7, è su un livello medio basso e rappresenta la bassa volatilità di questo strumento prevalentemente obbligazionario. Il fondo si conferma un buon prodotto difensivo, la gestione del rischio, come è stato evidenziato in questo periodo di incertezza, è molto efficiente e ha permesso di limitare le perdite rispetto a strumenti simili.