Approfondimento
Tipologia
Obbligazionari EURO Hedged
Obiettivo e politica di investimento
L’AcomeA PERFORMANCE è caratterizzato da una gestione attiva che ha lo scopo di far fruttare il patrimonio del fondo investendo principalmente in titoli di debito. Al fine raggiungere il proprio obiettivo il gestore impiega il capitale del fondo essenzialmente in obbligazioni e solo in maniera residuale in strumenti del risparmio gestito (massimo 10% del valore del portafoglio), in azioni (massimo 15%) e derivati. Quest’ultimi possono essere impiegati sia a scopo di copertura che di investimento ma con un limite di leva finanziaria dell’1,3. Il rating degli strumenti utilizzati può essere anche inferiore ad investment grade e gli emittenti possono essere di diversa natura: governativi, societari, agenzie e sovrannazionali. La duration del portafoglio è variabile e l’esposizione al rischio di cambio è gestita attivamente. La politica di investimento predilige inoltre la diversificazione settoriale e, dal punto di vista geografico, permette di investire in qualsiasi area, compresi i Paesi emergenti, senza alcuna limitazione. Il benchmark di riferimento è il 100% BofA Merrill Lynch Global Broad Market Index ma, data la gestione attiva del fondo, vi è un alto grado di discrezionalità di scelta da parte del gestore.
Analisi storica del fondo e del mercato di riferimento
Analizzando primariamente, dal 1988, l’andamento di lungo periodo, grazie all’abbondante storico della classe A1 del comparto, è possibile notare che, dallo scoppio della crisi sub-prime nel 2007/2008, la volatilità del fondo è notevolmente aumentata. Lo scenario degli ultimi anni, caratterizzato da tassi ai minimi, ha probabilmente fatto spostare l’attenzione dei gestori sui mercati emergenti, tra i pochi ad offrire tassi di interesse reali positivi, ma, più altalenanti e rischiosi. Dalla quotazione di aprile 2015 la classe Q2 ha infatti registrato una volatilità molto elevata contraddistinta da andamenti negativi con cospicui draw down e forti riprese che, come è successo anche a fine 2018 a seguito dell’ultimo trimestre considerato particolarmente critico, hanno riportato le quotazioni sui massimi storici.
Costi e struttura del comparto
Il comparto si suddivide in tre classi: A1, A2 e Q2. Tutte le classi sono gravate da commissione massima di gestione del 2% e commissione di performance, comprensiva della clausola dell’High Watermark assoluto, del 15%. La clausola permette al cliente di pagare la commissione soltanto nel caso in cui il fondo abbia effettivamente registrato un massimo superiore al massimo storico precedente. Più nel particolare, la classe A1 che è dedicata agli investitori che si interfacciano direttamente con la SGR, presenta commissioni di gestione dell’1.30%. Le classi A2, riservata agli investitori che acquistano in modalità “execution only” e Q2, quotata sul mercato ATFund di Borsa Italiana, sono invece gravate da inferiore commissione di gestione pari allo 0.70%.
Sintesi
L’indicatore di rischio riportato sulla documentazione legale (SRRI) è pari a 4 e indica che l’investimento è mediamente rischioso. L’introduzione all’interno del portafoglio di strumenti caratterizzati da un rating creditizio non elevato e/o emessi da Paesi emergenti espone il cliente ad un moderato rischio di controparte e di credito. L’obbligo di copertura valutaria invece riduce l’esposizione al rischio di cambio andando ad aumentare, all’interno di un portafoglio diversificato, esclusivamente la percentuale di esposizione all’euro.