Recensioni di Fisher Investments Italia sul settore tecnologico

Il settore dell'Information Technology (IT) o Tech è oggetto di grande attenzione tra le pubblicazioni finanziarie che seguiamo. È ovvio, dato che si tratta del settore più importante dell'azionario mondiale, con circa il 22% della capitalizzazione di mercato (una misura delle dimensioni di una società, di un settore o di un'industria calcolata moltiplicando il prezzo delle azioni per il numero di azioni in circolazione) globale.  Inoltre, abbiamo scoperto che il settore comprende alcune aziende dinamiche e molto apprezzate che influenzano ampiamente la nostra vita quotidiana nel mondo moderno. Tuttavia, secondo Fisher Investments Italia, gli investitori dovrebbero considerare che il settore tecnologico non è omogeneo: i sottosettori che lo compongono presentano elementi diversi.

Tre settori chiave costituiscono la maggior parte della tecnologia mondiale.  Il software è il più grande, poiché costituisce il 32,6% del settore complessivo.  Fisher Investments Italia ha rilevato che le aziende di questo settore sono specializzate in cloud computing, personal computing, software per i processi aziendali (inclusi programmi di posta elettronica ed elaborazione testi), strumenti di gestione delle relazioni con i clienti e altre applicazioni.

I semiconduttori e le apparecchiature a semiconduttori rappresentano la seconda quota più grande, ovvero il 28,5% del settore tecnologico globale.  I semiconduttori - chip che comprendono cablaggi microscopici e incisi, e apparecchiature elettriche - sono un componente cruciale in un'ampia gamma di applicazioni, dagli elettrodomestici alle automobili, fino all'intelligenza artificiale (AI). Questi chip variano in termini di complessità, in particolare tra le GPU (unità di elaborazione grafica) specializzate, che consentono l'AI avanzata e il rendering video, e le CPU (unità di elaborazione centrale) più comuni, che gestiscono operazioni logiche più semplici. 

Il settore dell'hardware tecnologico, dell'archiviazione e delle periferiche è il terzo per importanza, perché costituisce il 24,7% del settore, e comprende aziende che sviluppano e producono una serie di dispositivi, tra cui computer desktop, smartphone, stampanti, e altro.  I servizi IT (6,9%), le apparecchiature elettroniche, gli strumenti e i componenti (4,5%) e le apparecchiature per le comunicazioni (2,9%) completano il resto della categoria.  Riteniamo inoltre opportuno sottolineare che alcune aziende descritte come Big Tech dai commentatori finanziari recensiti da Fisher Investments Italia non sono classificate all'interno del settore IT; ad esempio, alcune grandi società di social media rientrano nel sottosettore dei Servizi interattivi e Media all’interno del settore dei Servizi di comunicazione. 

Tra i tre maggiori settori tecnologici, le analisi e le recensioni di Fisher Investments Italia hanno rilevato che le aziende si concentrano in diverse aree geografiche. Gli Stati Uniti dominano tutti e tre i settori per capitalizzazione di mercato: le aziende statunitensi rappresentano l'87% della capitalizzazione di mercato dell'industria mondiale del software, il 72% dei semiconduttori e delle apparecchiature a semiconduttori e il 79% del sottosettore hardware informatico, archiviazione e periferiche.  Ciononostante, gli investitori possono trovare opportunità nell’ambito della tecnologia anche in altre parti del mondo. Germania, Canada e India rappresentano circa l'8% del software mondiale.  Taiwan rappresenta il 13% del settore Semiconduttori e apparecchiature a semiconduttori, mentre Paesi Bassi e Giappone rappresentano un altro 10,7% della capitalizzazione di mercato del settore.  Corea del Sud, Taiwan e Giappone costituiscono il 17,4% del settore Hardware informatico, archiviazione e periferiche.  

Le ricerche di Fisher Investments Italia dimostrano che il settore tecnologico è orientato alla crescita, ovvero composto in gran parte da aziende che tipicamente reinvestono i profitti nell'attività e scambiano con valutazioni (metriche che confrontano i prezzi con misure fondamentali come gli utili) più elevate. Sebbene tutte le aziende siano soggette all'influenza delle condizioni economiche, abbiamo riscontrato che le aziende del settore IT sono meno dipendenti dall'attività economica rispetto alla maggior parte delle altre, per ottenere una crescita delle vendite. In base alle nostre ricerche, infatti, le società tecnologiche seguono tendenze sociali o economiche di più lungo periodo, e possono quindi essere interessanti in un contesto economico a crescita più lenta. Siamo tuttavia dell’avviso che vi siano peculiarità specifiche del settore che vale la pena conoscere.

Ad esempio, mentre abbiamo riscontrato margini di profitto operativo lordo (GOPM, ricavi totali meno costo dei beni venduti) relativamente ampi che alimentano il reinvestimento per tutte le aziende del settore tecnologico, il 55,9% del software è superiore ai suoi pari del settore.  Abbiamo riscontrato che questi margini relativamente più ampi offrono una maggiore protezione in caso di aumento dei costi e/o di calo della domanda, suggerendo che il ciclo economico ha un'influenza relativamente minore sul software rispetto ad altre categorie tecnologiche. L’hardware (e il suo 27,5% di GOPM), che a nostro avviso dipende maggiormente dalla domanda dei consumatori e delle imprese, potrebbe essere sfavorito laddove l'economia fosse in crisi e le aziende fossero in difficoltà.  Di contro, Fisher Investments Italia ha rilevato che i fattori determinanti per il settore Semiconduttori e apparecchiature a semiconduttori sono ciclici, e che il settore entra ed esce di scena a seconda dei progressi tecnologici: basti pensare all'introduzione di nuove tecnologie (come l’intelligenza artificiale che guida le GPU) o alla sostituzione dei PC con modelli più recenti. Riteniamo che gli investitori interessati ai semiconduttori traggano vantaggio, in particolare, dal monitoraggio dell'offerta di chip, poiché la nostra ricerca mostra che possono essere necessari anni per mettere in funzione le fonderie per la loro produzione.

Secondo Fisher Investments Italia, gli investitori che intendono detenere titoli tecnologici in portafoglio possono dunque trarre vantaggio dall'acquisto all'interno di diversi sottosettori, in base alle varie condizioni economiche e di mercato, considerando al contempo quali regioni offrono un'esposizione a livello di settore (o la sua mancanza) per la diversificazione. Se ci troviamo in una fase avanzata del mercato rialzista (un periodo prolungato di azioni in rialzo), riteniamo che gli investitori possano beneficiare della ricerca di titoli tecnologici orientati alla crescita, e in particolare nella categoria dei software. Inoltre, gli investitori dovrebbero concentrarsi meno sul Giappone e sulla Corea del Sud (data l'inclinazione del settore hardware di questi Paesi) e più su Stati Uniti, Germania, Taiwan e Paesi Bassi.  Se vi aspettate grandi scoperte nel campo dell'intelligenza artificiale, potrebbe essere utile guardare ai semiconduttori, come recensito da Fisher Investments Italia, che si concentrano sulle GPU negli Stati Uniti, a Taiwan e nei Paesi Bassi.  Oppure, se le condizioni economiche indicano una rapida espansione dell’attività economica, riteniamo che possa essere vantaggioso prendere in considerazione le aziende statunitensi, sudcoreane, taiwanesi e giapponesi alla ricerca di hardware, in quanto le imprese effettuano acquisti una tantum di attrezzature tecnologiche, e i consumatori cercano i gadget più recenti.

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  iFonte: FactSet, al 12/09/2023. Indice MSCI ACWI, settore Tecnologia.
  iiIbidem.
  iiiIbidem.
  ivIbidem.
  v“Introduction to Semiconductors,” AMD, al 12/09/2023.
  viVedi nota (i).
  viiIbidem.
  viiiFonte: FactSet, al 14/09/2023. Indice MSCI ACWI, settore Servizi di comunicazione.
  ixVedi nota (i).
  xIbidem.
  xiIbidem.
  xiiIbidem. 
  xiiiIbidem.
  xivIbidem.
  xvIbidem.
  xviIbidem.



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