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Recensione di Fisher Investments Italia sulla sovraperformance dei mercati azionari europei a inizio 2025



Dopo anni di ritardi rispetto ai mercati globali, quest’anno la sovraperformance delle Borse europee ha colto di sorpresa gran parte degli investitori. Ora molti si domandano se questa tendenza sia destinata a proseguire o se invece per i titoli azionari europei non si prospettino tempi più duri.

Noi crediamo che il sentiment moderato degli investitori europei, sommato a un’economia più resiliente del previsto e ad un contesto politico relativamente stabile, possa dare ulteriore impulso ai listini europei. In questo articolo Fisher Investments Italia recensisce l’attuale situazione dei mercati europei, evidenziando le implicazioni per la leadership a livello di stili, e spiegando perché a nostro avviso un approccio diversificato a livello globale si conferma la scelta migliore per gli investitori a lungo termine.

I motivi della leadership dei mercati europei

Per alcuni investitori, la leadership dei mercati azionari europei è difficile da comprendere. Le Borse del Vecchio Continente hanno sottoperformato per anni. Le valutazioni rimangono basse e una serie di notizie negative – dall’invasione russa dell’Ucraina alla crescita stagnante della Germania e di altre aree geografiche – hanno pesato sul sentiment. Tutto sommato, è comprensibile che qualcuno si chieda: come può l’Europa sovraperformare in circostanze del genere?

Secondo Fisher Investments Italia, la buona partenza dei listini europei segnala che il futuro del continente è probabilmente più roseo di quanto molti attualmente non credano.

All’inizio dell’anno, il sentiment degli investitori in Europa era decisamente negativo, molto più che negli Stati Uniti. Benché nel frattempo il divario nel sentiment si sia ridotto alla luce delle considerazioni sugli effetti economici dei dazi, lo scetticismo nei confronti dell’Europa rimane. Per i mercati azionari, che si muovono soprattutto in base alla differenza tra aspettative e realtà, la debolezza del sentiment può abbassare l’asticella che la realtà deve superare.

Questa dinamica, secondo la recensione di Fisher Investments Italia, lascia presagire un ulteriore potenziale di rialzo per i mercati azionari europei. Nell’attuale contesto politico ed economico spiccano diversi fattori incoraggianti.

Stabilità politica

Un motivo di ottimismo risiede nella riduzione dell’incertezza politica. All’inizio dell’anno i listini europei hanno beneficiato della diminuzione dell’incertezza seguita alle elezioni tedesche e alla risoluzione del braccio di ferro sul bilancio del governo francese. Se da un lato bisognerà monitorare la continua incertezza provocata dai dazi statunitensi, dall’altro molti dei potenziali fattori di instabilità politica del continente sembrano al momento sotto controllo.

Di norma, i mercati azionari registrano buone performance nei periodi di calma politica, quando gli investitori possono concentrarsi sui fondamentali economici senza il timore incombente di grandi cambiamenti politici.

Solidità finanziaria di consumatori e imprese

Un altro aspetto positivo è rappresentato dalla buona situazione finanziaria dei consumatori europei. Il reddito disponibile, in percentuale del PIL, si colloca sul livello più alto degli ultimi 20 anni e i bilanci delle famiglie rimangono solidi.I

Analogamente, le società europee mostrano segni di vitalità. Dopo aver toccato un punto di minimo nel 2022, i prestiti bancari sono in ripresa, permettendo a un numero crescente di aziende di finanziare la propria crescita.II

Inoltre, gli indici dei direttori degli acquisti (Pmi), che indicano la probabile direzione delle tendenze economiche, fanno registrare un miglioramento. Per il settore dei servizi, che costituisce la maggior parte dell’economia europea, i dati indicano un’espansione in atto dall’inizio del 2024.III I Pmi manifatturieri continuano a segnalare una contrazione, ma ciò fa parte di una tendenza di lunga data e non è motivo di sorpresa per i mercati.

Anche se, a nostro avviso, gli indicatori economici europei non sembrano prefigurare una rapida crescita in futuro, la storia insegna che i mercati non hanno bisogno di una crescita sostenuta per registrare valide performance.

Sentiment vs. realtà

Per Fisher Investments Italia, il divario tra il sentiment e le condizioni economico-politiche ha giocato un ruolo determinante nel rialzo messo a segno dalle azioni europee a gennaio. Noi crediamo che questa discrepanza sia un potente fattore di impulso, in grado di sostenere la sovraperformance dei mercati europei in futuro.

Un cambiamento di leadership a livello di stili azionari

La sovraperformance dei titoli europei ha un’altra implicazione per gli investitori: la rotazione della leadership a livello di stili azionari. Nell’ipotesi che le azioni europee continuino a guidare il mercato, è probabile che i titoli value superino gli omologhi growth. Infatti, il mercato azionario europeo è dominato da settori orientati al valore come industria e finanza, che insieme rappresentano poco meno del 40% di tale universo.IV Di contro, oltre il 40% del mercato statunitense è rappresentato da settori orientati alla crescita come la tecnologia e i servizi di comunicazione simil-tecnologici.V Per definizione, se l’Europa registra una sovraperformance, lo stesso fa lo stile value. Secondo Fisher Investments Italia, le medesime forze di mercato che favoriscono la leadership delle azioni europee sosterranno probabilmente anche la sovraperformance dei titoli value.

Privilegiare un approccio globale

Pur credendo che la sovraperformance dei mercati europei sia destinata a proseguire, riteniamo che un approccio globalmente diversificato all’investimento azionario sia una scelta prudente per la maggior parte degli investitori con un orizzonte a lungo termine. Gli investitori con portafogli troppo concentrati in aree da cui si attendono una sovraperformance spesso si lasciano sfuggire le opportunità create dalla rotazione della leadership di mercato.

La storia insegna che i Paesi leader spesso rimangono indietro nel corso del tempo, senza che le performance passate possano fornire indicazioni attendibili sulla leadership futura.VI Ogni Paese ha le proprie caratteristiche, che possono essere più o meno apprezzate a seconda dell’evoluzione del quadro economico, degli sviluppi politici e del sentiment degli investitori. A volte sono gli Stati Uniti a guidare il mercato, altre volte sono parti diverse del mondo a prendere il timone.

Secondo la recensione di Fisher Investments Italia, il punto principale è che le performance passate non sono una garanzia di risultati futuri. Un portafoglio diversificato a livello globale permette di beneficiare della crescita dei mercati azionari ovunque essa si manifesti, considerando soprattutto la rotazione intrinseca della leadership di mercato.

La strada da percorrere

A nostro avviso, il deciso rialzo dei titoli azionari europei nel 2025 è indicativo di ulteriori guadagni in futuro. I catalizzatori di mercato responsabili di questo slancio sembrano essere abbastanza solidi da poter sostenere le Borse europee per il resto dell’anno. Inoltre, questa tendenza gioverà probabilmente ai titoli value, che dovrebbero quindi conquistare la leadership a livello di stili azionari. Bisogna però fare attenzione a non avere un’eccessiva concentrazione in nessuna area geografica. Una modesta sovraesposizione alle azioni europee potrebbe essere vantaggiosa. Tuttavia, secondo Fisher Investments Italia, la ripartizione degli investimenti a livello globale si conferma l’approccio più prudente ai fini della crescita a lungo termine, poiché consente agli investitori di cogliere le opportunità ovunque esse si presentino.

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Fisher Investments Italia è la denominazione commerciale utilizzata dalla succursale di Fisher Investments Ireland Limited operante in Italia (“Fisher Investments Italia”). Fisher Investments Ireland Limited, una società a responsabilità limitata costituita in Irlanda, è iscritta, insieme alla sua denominazione commerciale Fisher Investments Europe, al Companies Registration Office (""Registro delle imprese"") irlandese con i numeri 623847 e 629724. Fisher Investments Europe è regolamentata dalla Banca Centrale d’Irlanda e ha sede legale presso: 2 George’s Dock, 1st Floor, Dublin 1, D01 H2T6 Irlanda Fisher Investments Europe affida una parte degli aspetti dell’attività giornaliera di consulenza di investimento e gestione di portafoglio e delle funzioni di trading alle proprie affiliate.

Il presente documento contiene le opinioni generali di Fisher Investments Europe e non deve essere considerato alla stregua di una consulenza personalizzata in materia di investimento o di natura fiscale, né tantomeno come un riflesso delle performance dei clienti. Non è possibile garantire che Fisher Investments Europe manterrà queste opinioni, che potrebbero cambiare in qualsiasi momento in base a nuove informazioni, analisi o riconsiderazioni. Nulla nel presente deve essere inteso come una raccomandazione o una previsione delle condizioni di mercato. Al contrario, è da intendersi come l’illustrazione di una tesi. Le condizioni di mercato attuali e quelle future potrebbero presentare numerose differenze rispetto a quelle qui illustrate. Inoltre, non si forniscono garanzie in merito all’esattezza delle ipotesi formulate negli esempi qui presenti.

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Fonte: Banca Centrale Europea, al 03/02/2025. Debito e liquidità totali delle famiglie, su base trimestrale, dal 31/12/2002 al 30/09/2024. Rapporto debito netto/patrimonio netto (titoli azionari e azioni/quote di fondi d’investimento detenuti dalle famiglie), su base trimestrale, dal 31/12/2002 al 30/09/2024. Reddito disponibile in percentuale del PIL, su base trimestrale, dal 31/12/2002 al 30/09/2024.

II Fonte: FactSet, Banca Centrale Europea, al 31/01/2025. Media mobile su due trimestri della domanda di credito aggregata attesa e della disponibilità a concedere prestiti, ricavate dai sondaggi Senior Loan Officer Opinion Surveys. I prestiti comprendono i settori commerciale e industriale, ipotecario e al consumo (auto e prestiti non garantiti), ponderati per categoria, su base trimestrale dal 31/03/2003 al 31/12/2024.

III Fonte: FactSet, Banca Centrale Europea, al 31/01/2025. Indici dei direttori degli acquisti (Pmi) europei relativi ai servizi, al settore manifatturiero e compositi, su base mensile destagionalizzata, dal 31/01/2022 al 31/12/2024.

IV Fonte: FactSet, al 20/03/2025. Ponderazioni settoriali dell’indice MSCI Europe, al 28/02/2025.

Fonte: FactSet, al 20/03/2025. Ponderazioni settoriali dell’indice S&P 500, al 28/02/2025.

VI Fonte: FactSet, al 02/01/2025. Rendimenti totali dei Paesi migliori in termini di performance tra i 23 mercati sviluppati che costituiscono l’indice MSCI World, dal 31/12/2003 al 31/12/2024. Tutti i rendimenti sono espressi in dollari e al netto delle ritenute alla fonte internazionali, ad eccezione di quelli statunitensi, che sono espressi su base lorda.


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