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Perché l’indice dei prezzi al consumo non riflette il tuo costo della vita secondo Fisher Investments Italia

settembre

Gli indici dei prezzi al consumo (CPI - una misura del livello dei prezzi utilizzata dal governo per monitorare l’andamento dei prezzi) nei Paesi sviluppati sono cresciuti nettamente nella prima metà del 2021, soprattutto nei Paesi che hanno riaperto più rapidamente, come gli Stati Uniti.[i] Ciò ha alimentato i timori di un’accelerazione dell’inflazione (un incremento dei prezzi) nel lungo termine, come dimostrato dalle pubblicazioni finanziarie consultate dagli analisti del Dipartimento di Ricerca di Fisher Investments Italia. Alcune esperienze personali dei consumatori possono perfino portare a sopravvalutare le variazioni di prezzo, suscitando dubbi sull’accuratezza dei CPI. Tuttavia, come spiegheremo, i CPI ben difficilmente riflettono fedelmente il costo della vita del singolo individuo e questo è un dato che a nostro avviso gli investitori dovrebbero sempre tenere a mente.

 

L’obiettivo dei CPI è misurare la variazione dei prezzi in una determinata area nel tempo. A tale scopo, le agenzie di statistica creano un ampio paniere di beni e servizi che funge da modello rappresentativo dei prezzi nell’intera economia. Per esempio, l’Office for National Statistics (ONS - Istituto nazionale di statistica del Regno Unito) monitora oltre 720 servizi e beni di consumo rappresentativi raccogliendo dati su 180.000 prezzi separati ogni mese, da circa 140 località in tutto il Regno Unito.[ii] I beni e servizi inclusi nel paniere spaziano dai generi alimentari all’abbigliamento (ad es. salsicce di maiale e pigiami per bambini), agli alloggi e ai trasporti (ad es. tariffe delle baby sitter e biglietti degli autobus).[iii] L’ONS inoltre aggiorna ogni anno il paniere del CPI per tenere conto dei cambiamenti delle abitudini dei consumatori. 

 

Il CPI è un indicatore statistico macroeconomico e uno strumento importante per i decisori politici. Ad esempio, i responsabili delle politiche monetarie possono considerare i dati del CPI come parte integrante dei processi decisionali: così, se i prezzi aumentano troppo, possono optare per una modifica delle politiche che limiti i prestiti, e viceversa se i prezzi scendono. Tuttavia, in parte per la loro ampiezza, questi indicatori possono differire fortemente dal costo della vita dei singoli, le cui spese si basano su caratteristiche uniche del tutto personali.

 

Consideriamo le differenze di spesa precedenti alla pandemia tra alcune famiglie ipotetiche, tutte residenti a Milano. Una persona giovane e single può condividere un appartamento con altri, riducendo così i costi legati all’alloggio, ma preferirà mangiare fuori spesso, risentendo quindi dei prezzi dei ristoranti. Una famiglia di quattro persone consumerà la maggior parte dei pasti a casa, ma avrà figli che frequentano la scuola, quindi dovrà sostenere spese legate all’istruzione, all’abbigliamento dei bambini etc. Una coppia di pensionati potrebbe spendere di più in viaggi, ma anche in prestazioni sanitarie, rispetto agli altri due gruppi. Per questo motivo, riteniamo che nessun CPI nazionale sia in grado di riflettere le spese specifiche di ogni nucleo familiare. Perfino la componente alimentare del CPI potrebbe non corrispondere alle singole abitudini personali a livello di spesa alimentare. Ad esempio, se dovessero aumentare i prezzi del cuscus e dei cereali senza glutine per colazione (due articoli contenuti nel paniere dell’ONS) potresti non accorgertene nemmeno.

 

Pensiamo anche sia utile per gli investitori rendersi conto che le proprie spese non riflettono necessariamente l’andamento del tasso d'inflazione a livello nazionale. Se una persona controllasse la sua spesa alimentare nel corso di un anno, noterebbe che le variazioni di prezzo degli alimenti più acquistati non sono indicative dell’inflazione. Pagare di più per acquistare uova ad agosto 2021 rispetto ad agosto 2020 non significa che tutti i prezzi in generale stiano aumentando. Inoltre, i CPI possono fornire informazioni che non influiscono sulla realtà del singolo individuo. A livello di spese abitative, una persona che possiede la casa in cui vive non risentirà dell’incremento degli affitti. Tuttavia, alcuni CPI, come ad es. nel Regno Unito e negli Stati Uniti, tengono conto degli affitti figurativi (anche l’Indice dei prezzi al consumo armonizzato Eurostat, o HICP, di recente ha pensato di adottare questa metodologia). L’affitto figurativo è un importo stimato che indica quanto dovrebbe pagare un proprietario per prendere in affitto la propria casa. Ovviamente un proprietario non paga realmente questa spesa, ma alcune agenzie di statistica prendono in considerazione questo dato per comprendere meglio i prezzi degli alloggi. Eurostat, al contrario, include soltanto gli affitti reali nel suo HICP.

 

Crediamo che riconoscere queste differenze e sapere cosa indicano (e non indicano) i CPI possa aiutare gli investitori a concentrarsi sui prezzi davvero rilevanti per la loro vita. In base all’esperienza di Fisher Investments Italia, queste categorie possono variare ampiamente. Accanto ai prodotti di uso quotidiano, alcuni nuclei familiari possono spendere di più in prestazioni sanitarie, istruzione (ad es. tasse universitarie per i nipoti), viaggi e vacanze, o altro. Riteniamo che valga la pena prendersi il tempo necessario per esaminare le categorie che sono significative per la tua vita per valutare in che modo i prezzi cambiano nel tempo, poiché questo potrebbe rappresentare un fattore da tenere in considerazione nello sviluppo di un piano di investimento. Senza dimenticare che il CPI probabilmente non riflette la tua situazione specifica.

 

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Il presente documento contiene le opinioni generali di Fisher Investments Italia e Fisher Investments Europe e non deve essere considerato alla stregua di una consulenza personalizzata in materia di investimento o di natura fiscale, né tantomeno come un riflesso delle performance dei clienti. Non è possibile garantire che Fisher Investments Italia o Fisher Investments Europe manterrà queste opinioni, che potrebbero cambiare in qualsiasi momento in base a nuove informazioni, analisi o riconsiderazioni. Nulla nel presente deve essere inteso come una raccomandazione o una previsione delle condizioni di mercato. Al contrario, è da intendersi come l’illustrazione di una tesi. Le condizioni di mercato attuali e quelle future potrebbero presentare numerose differenze rispetto a quelle qui illustrate. Inoltre, non si forniscono garanzie in merito all'accuratezza delle ipotesi formulate negli esempi qui presenti. L’investimento nei mercati finanziari comporta il rischio di perdita e non è possibile garantire il rimborso totale o parziale del capitale investito. Le performance passate non sono una garanzia né un indicatore affidabile di performance future. Il valore degli investimenti e i relativi rendimenti sono soggetti alle fluttuazioni dei mercati finanziari mondiali e dei tassi di cambio internazionali.


 


[i] Fonte: FactSet, al 13/07/2021. Affermazione basata sulla lettura del CPI nei principali Paesi sviluppati, da gennaio 2021 a maggio 2021.

[ii] “Consumer Price Inflation Basket of Goods and Services: 2021,” Philip Gooding, ONS, 15 marzo 2021.

[iii] Ibid.


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