Fisher Investments Italia

Lezioni d’investimento gentilmente offerte dal 2022 secondo Fisher Investments Italia

Per molti investitori il 2022 è stato un anno da dimenticare. L’inflazione elevata, la tragica guerra tra Russia e Ucraina, i lockdown in Cina, i timori sulla politica monetaria e le preoccupazioni per la recessione hanno pesato notevolmente sul sentiment degli investitori, provocando ampie flessioni dei mercati azionari globali. In effetti, alcuni indicatori del sentiment degli investitori sono scesi su livelli che non si vedevano dalla crisi finanziaria globale, nonostante un contesto economico nettamente diverso. Per quanto siano dolorosi, i ribassi dei mercati spesso forniscono lezioni d’investimento importanti e durature. In questo articolo esamineremo tre di queste lezioni che, secondo Fisher Investments Italia, possono fornire preziosi consigli agli investitori a lungo termine.

Non sempre i beni rifugio danno rifugio

Durante i mercati ribassisti – cali prolungati del mercato del 20% o più – spesso gli investitori abbandonano le azioni per riversarsi sui cosiddetti “beni rifugio”, tra cui strumenti a reddito fisso, oro e liquidità. Tuttavia, gli investitori che nel 2022 hanno puntato su tali beni rifugio sono rimasti probabilmente delusi.

Come sappiamo bene in Fisher Investments Italia, gli investimenti obbligazionari sono in genere meno volatili delle azioni a breve termine e possono essere una componente importante del portafoglio di un investitore, alla luce dei suoi obiettivi e della sua situazione finanziaria. Tuttavia, anche i prezzi dei titoli a reddito fisso sono diminuiti notevolmente nel 2022 a causa dell’aumento dei tassi d’interesse, essendo inversamente correlati a questi ultimi. Di conseguenza, si è verificato uno scenario raro, ma non senza precedenti, in cui le azioni e gli strumenti a reddito fisso sono arretrati in parallelo. Storicamente, questo scenario si verifica soltanto il 5% delle volte in un periodo di 12 mesi, il che ha reso il 2022 un anno particolarmente frustrante sia per gli investitori azionari che per quelli obbligazionari. 

Nel 2022, inoltre, la liquidità ha perso il suo consueto status di bene rifugio. Sebbene in termini assoluti abbia senz’altro registrato una performance migliore rispetto ad altre categorie di strumenti, come le azioni o il reddito fisso, gli elevati livelli di inflazione ne hanno intaccato il potere d’acquisto. Anche dopo un modesto aumento nel 2022, Fisher Investments Italia ha constatato che i tassi d’interesse sui depositi bancari sono rimasti nettamente inferiori ai tassi d’inflazione. 

Un altro bene rifugio molto apprezzato da alcuni investitori è l’oro. Dal momento che molti lo considerano un efficace strumento di copertura contro l’inflazione e i ribassi dei mercati, nel 2022 il metallo giallo avrebbe dovuto registrare una performance eccezionale. Le quotazioni dell’oro sono in effetti aumentate all’inizio dello scorso anno, ma hanno raggiunto rapidamente un picco l’8 marzo per poi cedere il 10,8% fino a fine anno, superando al ribasso il calo del 5,6% archiviato dalle azioni globali nello stesso periodo. 

Secondo Fisher Investments Italia, il debole andamento di questi beni rifugio potrebbe indicare che l’attuale mercato ribassista si concluderà senza la tradizionale capitolazione ossia quell’ondata di vendite dettate dal panico che segna di solito il punto di minimo di un mercato ribassista. Eppure molti investitori se l’aspettano. Di solito, infatti, una capitolazione si verifica quando esistono opzioni alternative alle azioni. Nel mondo di oggi però ne vediamo davvero poche. 

È già accaduto che un nuovo mercato rialzista iniziasse silenziosamente mentre gli investitori erano in attesa di una capitolazione. I mercati ribassisti del 1966 e 1982 non furono caratterizzati da una capitolazione diffusa. Benché sia ancora presto per dirlo, Fisher Investments Italia ritiene che un nuovo mercato rialzista potrebbe iniziare allo stesso modo anche questa volta. 

Un’adeguata diversificazione è fondamentale

L’investimento in azioni growth ha riscosso grande favore per molti anni prima del 2022 perché i titoli di questa categoria hanno regolarmente sovraperformato i value. Quando una categoria è favorita per un periodo prolungato, spesso gli investitori sono tentati di abbandonare la disciplina e inseguire i titoli più in voga, vendendo gli investimenti che hanno ottenuto scarse performance in favore di quelli più popolari. Tuttavia, il 2022 ci ha ricordato i motivi per cui questa strategia è inefficace a lungo termine.

Come mostra la Figura 1, nel 2022 le azioni value – che vengono scambiate a un prezzo ritenuto inferiore al loro effettivo valore sulla base dei fondamentali e dei risultati finanziari – hanno sovraperformato grazie al boom dell’energia e alla tenuta relativamente buona di altri settori difensivi come beni di prima necessità, utilities e sanità. Di contro, le azioni growth – quelle esposte a tendenze che consentono loro di crescere più rapidamente rispetto all’economia complessiva – sono comuni in settori come la tecnologia, i beni di consumo voluttuari e gran parte dei servizi di comunicazione, che sono stati tra i più penalizzati lo scorso anno. 

Figura 1: Alternanza di leadership growth-value nel 2022


Fonte: FactSet, al 02/02/2023. Indici MSCI World Growth e MSCI World Value (dividendi netti inclusi), dal 31/12/2021 al 30/12/2022. Valori espressi in dollari USA. Valori indicizzati a 100

I cambiamenti di leadership di mercato a livello di stili, settori e Paesi sono una caratteristica comune dei mercati azionari e tendono ad alternarsi nel tempo. Fisher Investments Italia ritiene che quest’ultimo cambiamento di leadership a livello di stili costituisca un altro avvertimento ad evitare un’eccessiva concentrazione in un particolare settore, Paese o stile, ricordandoci peraltro i benefici di un portafoglio ben diversificato.

Un mercato ribassista non deve necessariamente ostacolare la vostra strategia d’investimento

Da tempo, Ken Fisher definisce il mercato azionario come “Il Grande Umiliatore”, ovvero una forza con l’obiettivo di prendersi gioco del maggior numero possibile di investitori, sottraendo loro quanto più denaro possibile e il più a lungo che può. I mercati ribassisti possono comportare grandi difficoltà per gli investitori, tanto da indurre anche i più esperti a modificare drasticamente la propria strategia d’investimento. Secondo Fisher Investments Italia, gli investitori dovrebbero resistere a questa tentazione e restare focalizzati sui loro obiettivi finanziari a lungo termine. Rimanere investiti in un mercato ribassista non è facile; tuttavia, come mostra la Figura 2, le azioni globali offrono un rendimento medio annualizzato dell’8,9%, anche tenendo conto dei mercati ribassisti, e sono dunque la categoria di attivi con la migliore performance storica. 

Figura 2: Le azioni presentano la migliore performance a lungo termine

 
Fonte: Global Financial Data, FactSet, all’11/01/2023. Valori espressi in dollari USA. Le performance passate non sono un indicatore delle performance future.

Per quanto difficile possa essere, Fisher Investments Italia sa che restando investiti nel mercato è possibile partecipare al forte rimbalzo iniziale che accompagna l’avvio di un nuovo mercato rialzista. Questo rimbalzo arriva di solito quando gli investitori meno se lo aspettano e può essere importante per il successo degli investimenti a lungo termine. È essenziale cogliere la maggior parte possibile del rendimento iniziale del mercato rialzista per un ottimo motivo. In media, quasi la metà del rendimento del primo anno di ciascun mercato Toro si concentra nei primi tre mesi. Come mostra la Figura 3, il rendimento nei primi tre mesi supera in media il 17%. La mancata partecipazione a questi grossi rendimenti iniziali può comportare un enorme costo-opportunità per il portafoglio di un investitore. 

Figura 3: Non lasciarti sfuggire il rimbalzo che caratterizza un nuovo mercato rialzista



Fonte: FactSet, all’11/01/2023. Rendimenti dell’indice MSCI World (dividendi esclusi), su base mensile dal 31/12/1969 al 31/12/1975, su base giornaliera dal 01/01/1976 al 10/01/2023. Valori espressi in dollari USA. Le performance passate non sono un indicatore delle performance future.

I mercati rialzisti sono più forti e duraturi di quelli ribassisti. Investire a lungo termine richiede coraggio, ma i mercati tendono a ricompensare gli investitori che rimangono disciplinati. Secondo Fisher Investments Italia, gli investitori che seguono questo consiglio hanno maggiori probabilità di raggiungere i loro obiettivi finanziari.


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Il presente documento contiene le opinioni generali di Fisher Investments Europe e non deve essere considerato alla stregua di una consulenza personalizzata in materia di investimento o di natura fiscale, né tantomeno come un riflesso delle performance dei clienti. Non è possibile garantire che Fisher Investments Europe manterrà queste opinioni, che potrebbero cambiare in qualsiasi momento in base a nuove informazioni, analisi o riconsiderazioni. Nulla nel presente deve essere inteso come una raccomandazione o una previsione delle condizioni di mercato. Al contrario, è da intendersi come l’illustrazione di una tesi. Le condizioni di mercato attuali e quelle future potrebbero presentare numerose differenze rispetto a quelle qui illustrate. Inoltre, non si forniscono garanzie in merito all’esattezza delle ipotesi formulate negli esempi qui presenti.

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 i  Fonte: Global Financial Data, al 24/01/2023. Correlazioni su 12 mesi mobili tra l’indice S&P 500 e i Titoli governativi statunitensi a 10 anni (dividendi reinvestiti), su base mensile, dal 31/01/1926 al 30/12/2022. Valori espressi in dollari USA.
ii Fonte: FactSet, al 24/01/2023. Rendimenti totali dell’indice MSCI World, con dividendi netti, e rendimenti dell’oro (quotazioni) sul NYMEX, dall’08/03/2022 al 31/12/2022. Valori espressi in dollari USA.



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