Fisher Investments Italia
La recensione di Fisher Investments Italia sulle effettive implicazioni per gli investitori di una strategia di protezione del capitale

La promessa di una crescita finanziaria priva di rischi è un po' come un tiramisù ipocalorico: appetibile in teoria, fuorviante nella realtà. Quando i mercati sono attraversati da fasi di volatilità negativa, si osserva spesso un rinnovato interesse per le strategie che pretendono di offrire il meglio di due approcci: la protezione del capitale e la crescita del portafoglio.
Tuttavia, Fisher Investments Italia ritiene che per far crescere il portafoglio occorra tenere in considerazione anche l’accrescimento del capitale con una prudente esposizione al rischio. Per ottenere una crescita significativa che aiuti a realizzare i propri obiettivi finanziari a lungo termine, gli investitori devono essere disposti ad accettare un certo grado di volatilità a breve termine.
In questo articolo, Fisher Investments Italia recensisce come, pur attraversando fasi di volatilità nel breve periodo, le azioni offrano rendimenti annuali medi più elevati nel tempo. Spieghiamo come accettare una volatilità simile a quella delle azioni sia il costo da pagare per accrescere il capitale nel lungo termine. Inoltre, analizziamo perché un approccio improntato unicamente alla protezione del capitale possa non essere in grado di contrastare l’inflazione e, in ultima analisi, pregiudicare la vostra capacità di raggiungere gli obiettivi finanziari a lungo termine che vi siete prefissati.
Volatilità a breve termine, crescita a lungo termine
Le azioni sono note per le loro oscillazioni a breve termine. Le correzioni di mercato, le crisi economiche e gli shock geopolitici possono innescare bruschi cali di mercato in grado di destabilizzare anche gli investitori più esperti. Tuttavia, la storia ci insegna che, nonostante queste oscillazioni, le azioni hanno regolarmente conseguito rendimenti annuali medi superiori per periodi prolungati rispetto ad altre note categorie di investimenti come gli strumenti obbligazionari.I Questi orizzonti temporali dilatati sono particolarmente importanti per gli investitori che si avvicinano alla pensione, poiché il periodo di pensionamento stesso può durare due o tre decenni. Ad esempio, l’indice MSCI World ha registrato un rendimento annualizzato medio pari a circa il 6,3% nel periodo 2000-2024.II Questo orizzonte ha incluso alcune fasi difficili per l’economia mondiale, come la crisi finanziaria globale e la conseguente Grande Recessione.
Nonostante le possibili perdite registrate in anni isolati, la tendenza a lungo termine è positiva. Nel 2008, ad esempio, l’indice MSCI World ha ceduto quasi il 40%.III Eppure, chi è rimasto investito in azioni durante la flessione è stato premiato dalla ripresa dei mercati negli anni successivi. Entro il 2013, l’indice MSCI World non aveva solo recuperato le perdite subite, ma anche raggiunto nuovi massimi storici, a riprova dell’importanza di rimanere disciplinati nelle fasi di turbolenza dei mercati.
Secondo Fisher Investment Italia, rimanere investiti durante le fasi di volatilità negativa dei mercati può sembrare impegnativo, ma spesso mantenere una prospettiva di lungo periodo ripaga.
Il rapporto tra rischio e rendimento
La teoria finanziaria ci insegna che a rendimenti più elevati corrispondono livelli di rischio commisurati. Sebbene questa relazione possa sembrare intuitiva, le sue implicazioni sono significative, specialmente per gli investitori che si prefiggono obiettivi a lungo termine, come il pensionamento o la creazione di un patrimonio duraturo. La verità è che molti investitori hanno bisogno di una crescita a lungo termine dei loro portafogli per raggiungere i loro obiettivi. Per questi investitori, i rendimenti superiori sono la ricompensa per aver accettato e sopportato le turbolenze a breve termine.
Consideriamo due portafogli: uno con un’allocazione al 100% azionaria e l’altro completamente investito in titoli obbligazionari.
In media, secondo i dati storici recensiti da Fisher Investments Italia, il portafoglio investito interamente in azioni presenterebbe una volatilità superiore (8,5% in base alla deviazione standard*) rispetto al portafoglio investito interamente in titoli obbligazionari (5,0%) su periodi di tempo più brevi (5 anni).IV Il premio per la maggiore volatilità a breve termine del portafoglio al 100% azionario è rappresentato da rendimenti medi più elevati (10,2% contro il 5% del portafoglio interamente obbligazionario).
E su periodi più lunghi? Dal 1926, anno a partire dal quale disponiamo di dati affidabili, il rendimento medio annualizzato a lungo termine di un portafoglio interamente investito in azioni su periodi mobili di 30 anni è dell’11,0%: di gran lunga superiore al 5,5% del portafoglio investito in titoli obbligazionari globali.V E c’è di più: la deviazione standard* delle azioni è inferiore rispetto a quella dei titoli obbligazionari su periodi di 30 anni.VI In altre parole, le azioni possono comportare un rischio più elevato dei titoli obbligazionari nel breve termine, ma non su periodi più lunghi. Inoltre, la disparità dei rendimenti medi annualizzati, composti nel tempo, potrebbe fare la differenza tra il raggiungimento o il mancato conseguimento degli obiettivi di investimento a lungo termine.
Fisher Investment Italia ritiene che, sul lungo periodo, le oscillazioni temporanee del mercato andrebbero considerate come trampolini di lancio, e non ostacoli, verso la realizzazione dei propri obiettivi finanziari di lungo termine.
Le strategie improntate alla protezione del capitale faticano a battere l’inflazione
Optare per una strategia che eviti la volatilità a breve termine può sembrare la scelta sicura, tuttavia affidarsi esclusivamente a investimenti a basso rischio e a basso rendimento comporta un’insidia nascosta che molti trascurano: l’inflazione. Nel tempo, l’inflazione erode il potere d’acquisto e gli investimenti a basso rendimento faticano a tenere il passo con i propri bisogni di spesa.
Sebbene oggi il vostro portafoglio possa coprire le vostre esigenze, in futuro il suo potere d’acquisto potrebbe ridursi a causa dell’inflazione. Gli investimenti improntati esclusivamente alla protezione del capitale, come i conti di risparmio o le obbligazioni a basso rendimento, raramente sono concepiti per superare l’inflazione, rendendoli potenzialmente una strategia a lungo termine insostenibile per molti. Essi possono offrire stabilità a breve termine, ma spesso non offrono la crescita di cui la maggior parte degli investitori ha bisogno per mantenere il proprio tenore di vita durante un lungo periodo di pensionamento.
Ad esempio, dal 2000 al 2024, l’inflazione globale si è attestata in media al 4,2% annuo.VII Ciò significa che per mantenere il vostro attuale potere d’acquisto, i vostri investimenti dovrebbero rendere almeno il 4,2%. In questi anni, le azioni globali hanno registrato un rendimento annualizzato del 6,3%. I titoli di Stato globali, invece, hanno superato a malapena l’inflazione con un rendimento annualizzato inferiore, pari ad appena il 4,4%.VIII Gli investitori che si sono affidati principalmente alle obbligazioni per la crescita del proprio portafoglio durante questo periodo sono rimasti probabilmente delusi.
Detto questo, le obbligazioni può ancora svolgere un ruolo prezioso. Per gli investitori interessati a proteggersi dalla volatilità di mercato a breve termine e a generare reddito cedolare, il reddito fisso può rappresentare una componente importante all’interno di un portafoglio più ampio. Tuttavia, per la maggior parte degli investitori in pensione che prevedono un pensionamento di più decenni, una crescita simile a quella delle azioni ci sembra essenziale per poter sostenere il potere d’acquisto durante la fase di pensionamento.
Secondo Fisher Investments Italia, gli investitori in grado di tollerare le turbolenze a breve termine dei mercati azionari beneficeranno verosimilmente di rendimenti medi più elevati con un rischio in ultima analisi inferiore su periodi di tempo più lunghi.
La recensione di Fisher Investments Italia sul perché le azioni sono fondamentali per la crescita del portafoglio
I titoli azionari sono fondamentali per ottenere la crescita del capitale a lungo termine di cui molti investitori hanno bisogno per raggiungere i propri obiettivi finanziari. Sebbene le azioni siano per loro stessa natura volatili, Fisher Investment Italia ritiene che questa volatilità sia il prezzo da pagare per conseguire i maggiori rendimenti a lungo termine che storicamente offrono.
Una strategia improntata esclusivamente alla protezione del capitale può sembrare allettante nel breve periodo, ma spesso non è in grado di proteggere dall’inflazione e, in ultima analisi, può ostacolare il raggiungimento dei vostri obiettivi a lungo termine. Comprendendo il rapporto tra rischio e rendimento, concentrandosi sui propri obiettivi a lungo termine e rimanendo disciplinati durante le oscillazioni del mercato, è possibile aumentare la probabilità di conseguire i propri obiettivi finanziari a lungo termine.
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Fisher Investments Italia è la denominazione commerciale utilizzata dalla succursale di Fisher Investments Ireland Limited operante in Italia (“Fisher Investments Italia”). Fisher Investments Ireland Limited, una società a responsabilità limitata costituita in Irlanda, è iscritta, insieme alla sua denominazione commerciale Fisher Investments Europe, al Companies Registration Office (""Registro delle imprese"") irlandese con i numeri 623847 e 629724. Fisher Investments Europe è regolamentata dalla Banca Centrale d’Irlanda e ha sede legale presso: 2 George’s Dock, 1st Floor, Dublin 1, D01 H2T6 Irlanda Fisher Investments Europe affida una parte degli aspetti dell’attività giornaliera di consulenza di investimento e gestione di portafoglio e delle funzioni di trading alle proprie affiliate.
Il presente documento contiene le opinioni generali di Fisher Investments Europe e non deve essere considerato alla stregua di una consulenza personalizzata in materia di investimento o di natura fiscale, né tantomeno come un riflesso delle performance dei clienti. Non è possibile garantire che Fisher Investments Europe manterrà queste opinioni, che potrebbero cambiare in qualsiasi momento in base a nuove informazioni, analisi o riconsiderazioni. Nulla nel presente deve essere inteso come una raccomandazione o una previsione delle condizioni di mercato. Al contrario, è da intendersi come l’illustrazione di una tesi. Le condizioni di mercato attuali e quelle future potrebbero presentare numerose differenze rispetto a quelle qui illustrate. Inoltre, non si forniscono garanzie in merito all’esattezza delle ipotesi formulate negli esempi qui presenti.
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I Fonte: Finaeon, Inc., al 01/07/2025. Tasso medio di rendimento dal 31/12/1925 al 31/12/2024. Rendimento azionario basato sull’indice MSCI World (dividendi reinvestiti) di Finaeon, Inc., rendimento obbligazionario basato sull’indice dei Titoli governativi globali (dividendi reinvestiti), in USD, di Finaeon, Inc.
II Fonte: Finaeon, al 30/06/2025. Indice MSCI World (dividendi reinvestiti), su base mensile, dal 31/12/1999 al 31/12/2024.
III Fonte: Finaeon, all’01/07/2025. Rendimento dell’indice MSCI World, su base mensile, dal 31/12/2007 al 31/12/2008. Valori espressi in dollari USA.
IV Fonte: Finaeon, Inc., al 01/07/2025. Tasso medio di rendimento dal 31/12/1925 al 31/12/2024. Rendimento azionario basato sull’indice MSCI World (dividendi reinvestiti) di Finaeon, Inc., rendimento obbligazionario basato sull’indice dei Titoli governativi globali (dividendi reinvestiti), in USD, di Finaeon, Inc.
* La deviazione standard misura l’ampiezza delle fluttuazioni dei rendimenti passati. La misura del rischio è applicata a rendimenti annualizzati a 5 e 30 anni. Più alta è la variabilità dei rendimenti di uno strumento, maggiore è la sua deviazione standard. Pertanto, una deviazione standard minore è generalmente preferibile.
V Fonte: Finaeon, Inc., al 01/07/2025. Tasso medio di rendimento dal 31/12/1925 al 31/12/2024. Rendimento azionario basato sull’indice MSCI World (dividendi reinvestiti) di Finaeon, Inc., rendimento obbligazionario basato sull’indice dei Titoli governativi globali (dividendi reinvestiti), in USD, di Finaeon, Inc.
VI Fonte: Finaeon, Inc., al 01/07/2025. Tasso medio di rendimento dal 31/12/1925 al 31/12/2024. Rendimento azionario basato sull’indice MSCI World (dividendi reinvestiti) di Finaeon, Inc., rendimento obbligazionario basato sull’indice dei Titoli governativi globali (dividendi reinvestiti), in USD, di Finaeon, Inc.
VII Fonte: FactSet, Fondo Monetario Internazionale (FMI), dal 31/12/1999 al 31/12/2024, al 01/07/2025. Variazione percentuale anno su anno degli Indici dei prezzi al consumo complessivi a livello globale, su base trimestrale, dal 31/12/1980 al 31/12/2024.
VIII Fonte: FactSet, Fondo Monetario Internazionale, al 01/07/2025. Variazione percentuale a/a
degli Indici dei prezzi al consumo complessivi a livello globale, su base trimestrale, dal 31/12/1980 al 31/12/2024.