Investire gradualmente o in un'unica soluzione

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Se si dispone di una somma di denaro da investire, è meglio farlo gradualmente  (con il metodo chiamato spesso drip-feed investing, che prevede anche il reinvestimento dei dividendi) o investirla una tantum di getto)? Alcuni esperti del mondo della finanza sostengono che l'investimento graduale è migliore, in quanto può ridurre la probabilità di investire tutti i propri fondi alla vigilia di un calo del mercato. A volte ciò può funzionare, ma non riteniamo che un investimento graduale sia intrinsecamente migliore. Secondo noi, per gli investitori potrebbe essere utile comprendere e considerare i punti positivi e negativi di entrambe le tattiche.

Possiamo vedere perché certi investitori troverebbero interessante investire gradualmente. I mercati possono essere soggetti a volatilità di breve termine, per cui teoricamente investire il denaro gradualmente ridurrebbe il rischio di investire tutto prima di un crollo pesante. Abbiamo visto che certi esperti del mondo della finanza incoraggiano gli investitori ad adottare una tattica di questo tipo nell'acquisto di nuovi titoli azionari.

In generale, riteniamo equo affermare che, durante le correzioni di mercato (cali brevi, ripidi e trainati dal sentiment compresi tra il -10% e il -20%) e mercati orso (cali almeno del -20% prolungati e trainati dai fondamentali), investire gradualmente a piccole riprese può aiutare a mitigare l'impatto del calo sui singoli rendimenti. Ad esempio, usando i rendimenti del MSCI World Index come guida, chi avesse voluto investire nei mercati azionari sviluppati internazionali nel 2011 avrebbe probabilmente ottenuto risultati migliori investendo a più riprese importi minori per tutto l'anno, piuttosto che investendo tutto in una sola volta a gennaio. In quell'anno, la crisi del debito sovrano dell'Eurozona ha gravato sul sentiment degli investitori internazionali, provocando una chiusura modestamente negativa dei mercati.[i]

Un investimento periodico avrebbe quindi limitato l'esposizione di un investitore ai cali precedenti. Anche negli anni di rialzo delle azioni, investire importi minori a più riprese può realizzare risultati migliori dell'investimento in un'unica soluzione di importi più ingenti, a seconda di dove si sveglie di investire. I rendimenti mondiali sono stati positivi nel 2015 e 2016, ma tra il 15/04/2015 e l'11/02/2016 si è verificata una correzione.[ii] Chiunque avesse iniziato con un programma di investimenti periodici per 12 mesi tra febbraio e luglio 2015, e acquistato in questa finestra di tempo alla fine di ogni mese, avrebbe ottenuto risultati migliori rispetto a un investimento una tantum effettuato all'inizio dello stesso periodo.[iii]

Tuttavia, l'investimento goccia a goccia non funziona sempre. Per esempio, i mercati mondiali sono saliti storicamente nel 64% dei mesi dall'inizio del rilevamento dei dati dell'MSCI World Index il 31/12/1969.[iv] Da parte nostra, ci sembra che via sia un balzo logico nell'applicazione di una tattica ideata per cali del mercato a un asset i cui rialzi sono più frequenti dei cali. Inoltre, molti di questi cali si sono verificati in periodi di correzioni, che possono iniziare e terminare senza alcun preavviso. L'investimento graduale prende atto implicitamente che non si può sempre prevedere quando si verificheranno correzioni e volatilità a breve termine, in generale. Tuttavia, la soluzione migliore è quella mirata a rimediare all'imprevedibilità di questa volatilità? Oppure potrebbe essere meglio adottare l'approccio opposto e limitarsi a considerare le prospettive del mercato in un periodo più lungo, per decidere quando e come impiegare il denaro? Se si considera che i rialzi del mercato sono più frequenti, e il loro ottimo andamento nella maggior parte dei periodi  prolungati, riteniamo che il calcolo cominci a sembrare diverso.

Per vederlo in pratica, esaminiamo un momento nel quale l'investimento graduale non ha funzionato. La figura di seguito confronta due investitori ipotetici che nel 2005 avevano 120.000 EUR da investire. Per semplificare, escluderemo dalla nostra analisi le commissioni di investimento e i costi di negoziazione e useremo nuovamente i rendimenti dell'MSCI World. Il nostro primo investitore, rappresentato con la linea rossa, ha investito tutto il 1° gennaio. Si conosceva la possibilità della volatilità, ma non si attendeva un mercato ribassista e si volevano ottenere rendimenti analoghi a quellli del mercato nel tempo. Il nostro secondo investitore, rappresentato con la linea blu, non era sicuro di che cosa comportasse il futuro immediato, per cui aveva deciso di investire 10.000 EUR alla fine di ogni mese, per 12 volte, fino a tutto dicembre 2005. Entrambi gli investitori avevano reinvestito i dividendi e successivamente non avevano effettuato alcuna vendita, neanche durante i forti cali quali il mercato ribassista del 2008-2009. Alla fine del 2019, i risultati del nostro ipotetico investimento una tantum avrebbe superato di più di 41.000 EUR l'investimento graduale. È più di un terzo del valore iniziale del portafoglio!

 

Figura 1: Confronto ipotetico dell'investimento graduale e una tantum

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*Nota: Questo è un esempio ipotetico finalizzato a illustrare una teoria, non riflette i rendimenti effettivi e non deve essere interpretato come una previsione.

 

Fonte: FactSet, 15/01/2020. In base ai rendimenti menisli dell’MSCI World Index dividendi netti inclusi, in euro, da dicembre 2004 a dicembre 2019.

 

È da notare l'espansione del margine nel tempo; alla fine del 2005 la differenza era inferiore a 16.000 EUR. Ciò è dovuto al potere della composizione, ovvero il processo di ottenere rendimenti su rendimenti precedenti. I mercati non si muovono linearmente, ma una matematica lineare può illustrare l'impatto di lungo termine. Se dovessimo prolungare l'analisi suddetta di altri 20 anni, applicando un rendimento annuale lineare del 7% (che è inferiore alla media storica dell'MSCI World),[v]  nel 2040 la differenza tra i due investitori sarebbe superiore a 260.000 EUR. Ripetiamo che è un esempio puramente ipotetico, ma a nostro avviso aiuta a illustrare i costi potenziali di opportunità mancate.

Un'altra possibile considerazione è che, anche quando l'investimento graduale funzionerebbe, la natura umana potrebbe intervenire a sfavore. Dirsi che si continuerà ad acquistare anche durante i cali del mercato, ed essere entusiasti di un buon affare, è una cosa, ma metterlo in pratica è un'altra. Nella nostra esperienza, nelle fasi di volatilità dei mercati le notizie in primo piano sono quelle negative, e amplificano il sentiment pessimista. Quando abbondano gli allarmismi e le notizie finanziarie incutono timore, può prendere il sopravvento la paura. Se gli esperti affermano che bisogna prepararsi per altri cali, sarete a vostro agio nell'acquistare o preferirete attendere che passi la tempesta? Una buona opportunità di acquisto è vantaggiosa solo se viene sfruttata. Se quindi state considerando l'investimento graduale, suggeriamo di ripensare a com’è stata la reazione emotiva nei momenti passati di volatilità del mercato e ricordare se siate stati spinti ad acquistare quando i mercati erano in calo; se non è così, la tattica potrebbe non essere la soluzione migliore per voi.

 

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[i] Fonte: FactSet, 21/01/2020. Comunicazione basata sui rendimenti dell’MSCI World Index dividendi netti inclusi, in euro, da gennaio 2011 a dicembre 2011.

[ii] Ibid. Comunicazione basata sui rendimenti dell’MSCI World Index dividendi netti inclusi, in euro, da dicembre 2014 a dicembre 2016.

[iii] Ibid. Comunicazione basata sui rendimenti dell’MSCI World Index dividendi netti inclusi, in euro, da febbraio 2015 a luglio 2016.

[iv] Ibid. Dichiarazione basata sui rendimenti mensili dell’MSCI World Index dividendi netti inclusi, in euro, e prima del 1999 in lire, da dicembre 1969 a dicembre 2019.

[v] Ibid. Dichiarazione basata sui rendimenti annualizzati medi dell’MSCI World Index dividendi netti inclusi, in euro, e prima del 1999 in lire, da dicembre 1969 a dicembre 2019.


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