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Fisher Investments Italia: Elimina la politica dalla tua strategia di investimento

Nota: Il nostro commento politico è intenzionalmente imparziale. Non abbiamo preferenze per alcun partito o esponente politico e valutiamo gli eventi politici esclusivamente in riferimento al loro possibile impatto economico e di mercato. A nostro avviso, fare altrimenti introduce potenziali pregiudizi politici e rischia di far compiere errori di investimento. 

Fisher Investments Italia sa che la politica può influenzare le nostre emozioni, le nostre decisioni e persino il nostro giudizio quando si opera sui mercati. Molti investitori confondono la loro prospettiva sull'economia o sul mercato azionario con le loro preferenze politiche. Ma farlo, sebbene sempre più comune in un mondo sempre più polarizzato politicamente, potrebbe essere fuorviante. 

Sebbene difficoltoso, probabilmente gli investitori farebbero meglio a tenere le loro preferenze politiche lontane dalle loro decisioni di investimento. I pregiudizi politici possono infatti introdurre potenziali rischi e portare a un vicolo cieco. In questo articolo, Fisher Investments Italia analizza il rapporto tra politica e mercati azionari, e i potenziali pericoli dei bias (distorsioni cognitive) politici negli investimenti.

I mercati azionari prediligono un determinato partito politico?

La politica spesso può influire sui mercati azionari ma non nel modo in cui molti credono. Ad esempio, alcuni investitori ritengono che il mercato ottenga risultati migliori quando un partito politico detiene la maggioranza assoluta o fa parte di una coalizione di governo. Tuttavia, le ricerche di Fisher Investments Italia non mostrano alcun legame tra un determinato partito politico e l'andamento delle azioni a lungo termine. Piuttosto, il rapporto tra i rendimenti di mercato e la leadership di partito è generalmente, nella migliore delle ipotesi, ingannevole.

I rendimenti di mercato nel Regno Unito sono un buon esempio che illustra l'indifferenza del mercato nei confronti dei partiti politici. Nel lungo periodo, infatti, le quotazioni azionarie sono salite indipendentemente dal partito al potere. Dal 1970 al 2020, il rendimento medio annuo delle azioni britanniche è stato del 12,1% sotto i governi conservatori e del 12,7% sotto quelli laburisti, un dato decisamente positivo per entrambi.   L’esigua differenza appare in gran parte dovuta a fattori economici e di mercato che sfuggono al controllo della politica. Modelli simili si verificano in altri mercati azionari sviluppati. La ragione è che a lungo termine i mercati sono in genere più spesso in rialzo che in calo, indipendentemente dal partito al potere.

La politica degli Stati Uniti può avere una portata globale 

Fisher Investments Italia ha osservato modelli storici che si verificano abbastanza frequentemente in occasione di determinati eventi politici statunitensi al punto da essere indicatori convincenti dei rendimenti di mercato. 

Due esempi rilevanti includono le elezioni presidenziali e di medio termine negli Stati Uniti. Questi hanno spesso un impatto globale perché gli Stati Uniti costituiscono circa il 70% dell'indice MSCI World  - un indicatore ampiamente utilizzato del mercato azionario globale sviluppato - e hanno un impatto molto ampio sui rendimenti azionari globali. Pertanto, quando una tendenza ha un impatto sul mercato azionario statunitense, di solito ha un effetto simile anche nei mercati sviluppati non statunitensi.

L’effetto rendimenti inversi

Questa dinamica è stata definita da Ken Fisher, Fondatore e Co-direttore degli investimenti di Fisher Investments, come “Effetto rendimenti inversi" (Perverse Inverse), poiché i mercati reagiscono alle elezioni presidenziali statunitensi in modo controintuitivo. Gli operatori di mercato in genere considerano i Repubblicani più favorevoli al mercato rispetto ai Democratici, il che secondo alcuni investitori dovrebbe tradursi in forti rendimenti dopo l'elezione di un Presidente Repubblicano. Tuttavia, la Figura 1 dimostra il contrario: gli anni di insediamento di un Presidente sono in genere più sostanziosi quando è un Democratico ad ottenere la presidenza. 

Figura 1: Elezioni presidenziali statunitensi e performance dell’indice MSCI World: l’“Effetto rendimenti inversi”



Fonte: FactSet, all’11/10/2022; Rendimenti totali medi annui dell'indice MSCI World negli anni elettorali e nel 1° anno di mandato, dal 1970 al 2021. Valori espressi in dollari USA.

Fisher Investments Italia ritiene che l’“effetto rendimenti inversi” sia il risultato della sopravvalutazione degli investitori circa l'influenza della politica sui mercati. I mercati tendono a muoversi sulla differenza tra realtà e aspettative e i politici raramente ottengono quanto i cittadini sperano o temono. Quando sembra probabile che un Repubblicano possa ottenere la presidenza, i mercati rimbalzano nell’anno elettorale. Ma quando in seguito gli investitori restano delusi dal fatto che l'amministrazione non sia riuscita a mantenere molte delle sue promesse elettorali a favore delle imprese, l'anno successivo i mercati si rivelano più moderati. Al contrario, i mercati spesso si rivolgono a una presidenza democratica con maggiore cautela in un anno elettorale, poiché gli investitori si preoccupano (a ragione o a torto) delle presunte promesse di maggiore regolamentazione dell’attività economica, per poi tornare in rialzo l'anno successivo quando i loro timori non si concretizzano. 

Un altro fenomeno politico statunitense da osservare riguarda le elezioni di medio termine, che si tengono a novembre del secondo anno del mandato presidenziale. Il  “miracolo di metà mandato”, così chiamato da Ken Fisher, è la dinamica secondo cui storicamente i mercati tendono a rispondere in modo estremamente favorevole dopo le elezioni di midterm, indipendentemente dall'esito politico. Questo perché il partito del presidente degli Stati Uniti in carica di solito perde potere relativo a medio termine, consolidando lo stallo politico tanto apprezzato dai mercati azionari, come spiegheremo più avanti. Lo stallo politico è un contesto in cui i politici hanno poca capacità di intervento dal punto di vista legislativo.
 
Considerando dati affidabili, ovvero quelli calcolati dal 1925, in un periodo di tre trimestri che iniziano con il quarto trimestre degli anni delle elezioni di metà mandato, si registrano i migliori rendimenti mai ottenuti in tre trimestri consecutivi nella storia. I rendimenti dell’indice S&P 500 in quell’intervallo di nove mesi si attestano su una media del 19,6%, e oltre il 91,7% delle volte dal 1925 si rivelano in ascesa.  A livello globale, osserviamo tendenze simili. L'indice MSCI World ha un rendimento medio del 18,5% nello stesso lasso di tempo di nove mesi e ha registrato un aumento l'87,1% delle volte dal 1970.  

Perché lo stallo politico è positivo per i mercati?

Fisher Investments Italia sa che gli elettori potrebbero non apprezzare lo stallo, ma le azioni invece sì, perché riduce l'incertezza legislativa. In un ambiente caratterizzato da una situazione di stallo politico è difficile approvare leggi radicali oppure la portata dei provvedimenti approvati appare attenuata rispetto all’intenzione originale, limitando il suo potenziale impatto sulle aziende e sui mercati. Inoltre, tutte le discussioni e le trattative tra i politici in un contesto di stallo indeboliscono l’effetto sorpresa della legislazione, poiché i mercati avranno avuto il tempo di digerire appieno il suo potenziale impatto prima che diventi legge.

Lo stallo consente alle aziende di creare ed eseguire piani di investimento con sicurezza, senza temere che possano essere in atto cambiamenti importanti. Riducendo al minimo il rischio politico, le aziende e gli investitori possono concentrare la loro attenzione altrove. 

Separa la tua strategia di investimento dal tuo credo politico

Le azioni sono perlopiù apolitiche nel lungo termine. Fisher Investments Italia ritiene che gli investitori dovrebbero evitare che i pregiudizi politici influiscano sulle loro decisioni di investimento. Prendere decisioni dettate dall’emotività sulla base di un'elezione o di una misura legislativa potrebbe influire negativamente sui tuoi investimenti molto più a lungo del mandato di un nuovo politico. Considera invece i rendimenti medi a lungo termine delle azioni e adotta un approccio freddo e imparziale rispetto al panorama politico per valutare le probabilità che una nuova legislazione radicale possa sconvolgere i mercati azionari. 

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Fisher Investments Italia è la denominazione commerciale utilizzata dalla succursale di Fisher Investments Ireland Limited operante in Italia (“Fisher Investments Italia”). Fisher Investments Ireland Limited, una società a responsabilità limitata costituita in Irlanda, è iscritta, insieme alla sua denominazione commerciale Fisher Investments Europe, al Companies Registration Office (""Registro delle imprese"") irlandese con i numeri 623847 e 629724. Fisher Investments Europe è regolamentata dalla Banca Centrale d’Irlanda e ha sede legale presso: 2 George’s Dock, 1st Floor, Dublin 1, D01 H2T6 Irlanda Fisher Investments Europe affida una parte degli aspetti dell’attività giornaliera di consulenza di investimento e gestione di portafoglio e delle funzioni di trading alle proprie affiliate. 
Il presente documento contiene le opinioni generali di Fisher Investments Europe e non deve essere considerato alla stregua di una consulenza personalizzata in materia di investimento o di natura fiscale, né tantomeno come un riflesso delle performance dei clienti. Non è possibile garantire che Fisher Investments Europe manterrà queste opinioni, che potrebbero cambiare in qualsiasi momento in base a nuove informazioni, analisi o riconsiderazioni. Nulla nel presente deve essere inteso come una raccomandazione o una previsione delle condizioni di mercato. Al contrario, è da intendersi come l’illustrazione di una tesi. Le condizioni di mercato attuali e quelle future potrebbero presentare numerose differenze rispetto a quelle qui illustrate. Inoltre, non si forniscono garanzie in merito all’esattezza delle ipotesi formulate negli esempi qui presenti.

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i   Fonte: FactSet, al 03/02/2021; indice MSCI UK (dividendi reinvestiti), su base mensile, dal 31/12/1969 al 31/12/2020. Valori espressi in sterline.
ii  Fonte: FactSet, al 30/09/2022. Gli Stati Uniti costituiscono il 69,74% dell'indice MSCI World. L’indice MSCI World misura la performance di titoli selezionati in 23 Paesi sviluppati. I       valori potrebbero non ammontare al 100% a causa dell’arrotondamento.
iii Fonte: Global Financial Data, Inc., al 28/09/2022. Rendimento medio dell’indice S&P 500 (dividendi reinvestiti) e frequenza di guadagni dal 30 settembre degli anni in cui hanno luogo le elezioni di midterm fino al 30 giugno dell’anno successivo, dal 1926 al 2021.
iv Fonte: FactSet, all’11/10/2022; Rendimenti totali dell’indice MSCI World, su base mensile, dal 31/12/1969 al 30/09/2022. Rendimento totale annuale dell'indice MSCI World nel terzo anno, dal 1970 al 2021. Valori espressi in dollari USA.



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