Concentrarsi su poche società?

Concentrarsi su poche società? Fisher Investments Italia suggerisce di guardarsi intorno

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Esaminando il tuo portafoglio, vai orgoglioso delle azioni che hanno aumentato sensibilmente il loro valore? Ti fissi sui titoli che hanno perso più terreno, immaginando quanto ne guadagnerebbe il tuo portafoglio senza il loro fardello? Secondo l’esperienza di Fisher Investments Italia, lo fanno molti investitori. Eppure, fissandosi sui titoli migliori o peggiori si rischia di tralasciare ciò che più conta in base alla nostra ricerca: osservare il portafoglio nella sua totalità. 

Forse la tentazione di vedere solo i titoli più performanti o quelli fanalino di coda è naturale. Dopotutto, i grandi numeri, buoni o cattivi che siano, attraggono e riescono facilmente a coinvolgere emotivamente. Secondo la nostra esperienza, questo spinge spesso gli investitori a concludere che sia necessario intervenire, riducendo le posizioni o incrementando l’investimento nei titoli più brillanti.

Pensiamo che sia un atteggiamento che comporta diversi problemi. Per prima cosa, ogni decisione presa in questo modo dipende dalle performance passate, che non guidano mai l’andamento futuro dei corsi azionari. Un vasto corpus di ricerche scientifiche mostra che i mercati non sono intercorrelati. Ciò significa che la passata evoluzione dei prezzi non incide minimamente sulle quotazioni correnti o future. La performance positiva o negativa di un’azione non garantisce in alcun modo un risultato analogo. Secondo Fisher Investments Italia, l’andamento futuro dipenderà da altri fattori ossia, principalmente, dai fondamentali aziendali, settoriali e nazionali rispetto alle aspettative degli investitori.

A creare problemi è, però, anche la scelta di fissarsi sulle azioni che generano i risultati migliori o peggiori. Secondo Fisher Investments Italia, nessuna azione in portafoglio dovrebbe avere un peso tanto grande da esercitare una forte influenza sui rendimenti. La società che presenta la maggiore capitalizzazione di mercato in termini assoluti (un parametro delle dimensioni aziendali calcolato moltiplicando il prezzo dell’azione per il numero di azioni in circolazione) è il colosso tecnologico statunitense, Apple, che vale 1.760 miliardi di euro.[i] Tuttavia, si tratta del 4,3% appena della capitalizzazione di mercato complessiva dei paesi sviluppati.[ii] A nostro avviso detenere posizioni un po’ più sostanziose rispetto a quella percentuale è accettabile se si ha fiducia sulle prospettive aziendali, ma esagerare fino al punto di distorcere il rendimento totale del portafoglio non è saggio.

A nostro parere, un portafoglio adeguatamente diversificato deve contenere un numero di azioni sufficiente a garantire il massimo grado di diversificazione e la presenza in tutti, o quasi tutti, gli 11 settori azionari mondiali. Nei settori più ampi come l’informatica o la finanza, riteniamo ragionevole non detenere azioni di un’unica società in modo da ridurre il rischio che correremmo se in quella società qualcosa andasse storto.

Il risultato, idealmente, è un portafoglio composto da alcune azioni dalle performance brillanti, il grosso delle posizioni più o meno in linea con la media settoriale o dei mercati finanziari internazionali e, infine, alcune azioni al traino. A pesare, ovviamente, è soprattutto il grosso delle posizioni. Anziché concentrarti sugli estremi, valuta come si sta comportando la maggior parte del tuo portafoglio. Chiediti:

·         La maggioranza delle azioni che detieni sta ottenendo performance simili a quelle dei mercati internazionali?

·         Se non accade, è perché tendono a essere concentrate in alcuni settori o comparti industriali? Potrebbe essere un segnale di rischio e un invito ad agire.

·         I loro rendimenti tendono a replicare quelli del settore o del comparto di riferimento? A nostro avviso, quasi tutte le azioni dovrebbero comportarsi in questo modo.

Quest’ultimo punto va tenuto in conto anche per valutare i titoli con le performance migliori e peggiori. Quando si possiedono azioni che crescono significativamente in un settore che mostra viceversa un andamento debole, riteniamo utile chiedersi se stiano realmente rispettando i fondamentali del settore di appartenenza. Se non accade, crediamo che sia un segnale di allarme, anche in caso di scostamento positivo.

Per noi, investire a lungo termine non significa trovare la prossima azienda che batterà ogni record (questo tipo di attività riguarda piuttosto la speculazione), bensì significa ottenere un guadagno in linea con i risultati di lungo periodo dei mercati per un tempo sufficiente affinché si accumulino i profitti. Per raggiungere tale risultato, rimanere diversificati è essenziale: il successo o l’insuccesso non dovrebbe mai dipendere dal risultato di un’unica società.

 

Fisher Investments Italia è la denominazione commerciale utilizzata dalla succursale di Fisher Investments Ireland Limited operante in Italia (“Fisher Investments Italia”). Fisher Investments Italia è iscritta con il n° 182 nell'“Elenco delle Imprese di Investimento autorizzate in altri Stati UE con succursale in Italia”, tenuto dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (“Consob”), e al Registro delle Imprese di Parma (numero di iscrizione e codice fiscale: 97838750152; partita IVA: 02903080345; numero REA: PR-276048).

Il presente documento contiene le opinioni generali di Fisher Investments Italia e Fisher Investments Europe e non deve essere considerato alla stregua di una consulenza personalizzata in materia di investimento o di natura fiscale, né tantomeno come un riflesso delle performance dei clienti. Non è possibile garantire che Fisher Investments Italia o Fisher Investments Europe manterrà queste opinioni, che potrebbero cambiare in qualsiasi momento in base a nuove informazioni, analisi o riconsiderazioni. Nulla nel presente deve essere inteso come una raccomandazione o una previsione delle condizioni di mercato. Al contrario, è da intendersi come l’illustrazione di una tesi. Le condizioni di mercato attuali e quelle future potrebbero presentare numerose differenze rispetto a quelle qui illustrate. Inoltre, non si forniscono garanzie in merito all'accuratezza delle ipotesi formulate negli esempi qui presenti. L’investimento nei mercati finanziari comporta il rischio di perdita e non è possibile garantire il rimborso totale o parziale del capitale investito. Le performance passate non sono una garanzia né un indicatore affidabile di performance future. Il valore degli investimenti e i relativi rendimenti sono soggetti alle fluttuazioni dei mercati finanziari mondiali e dei tassi di cambio internazionali.

 


[i] Fonte: FactSet, al 16/11/2020. Capitalizzazione di mercato di Apple il 13/11/2020.

[ii] Ibid. Capitalizzazione di mercato di Apple il 13/11/2020.


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