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Fisher Investments Italia: Capire da quali fattori sono influenzati i mercati


Cosa traina i mercati? Nel breve periodo, i commentatori finanziari che seguiamo citano spesso un’ampia gamma di notizie differenti. Tuttavia, stando alla ricerca di Fisher Investments Italia e della capogruppo Fisher Investments, nel lungo periodo i mercati sono influenzati soprattutto dalle sorprese, ossia dal divario tra realtà e aspettative. Cosa significa questo in pratica e in che modo gli investitori possono sfruttare questa informazione a loro vantaggio?

 

In base alla nostra analisi, le azioni si concentrano sulle probabili condizioni economiche nei successivi 3-30 mesi circa, per cui i dati retrospettivi non esercitano un grande impatto sui mercati, se non forse sul sentiment a breve termine. A volte la diffusione di nuovi dati può turbare le aspettative e dominare i titoli dei giornali, causando temporanee oscillazioni dei prezzi, ma non crediamo che possa alterare il trend di lungo periodo delle azioni. Fisher Investments Italia ritiene che ciò avvenga perché le quotazioni azionarie riflettono i recenti avvenimenti e i futuri sviluppi a breve; si tratta di fattori il cui impatto sui risultati societari è probabilmente già noto. Al contempo, anche le previsioni a lungo termine non incidono a nostro avviso in misura significativa sulle azioni giacché i mercati non possono scontare tali stime date tutte le variabili da considerare. Crediamo che l’incapacità dei mercati di assegnare probabilità agli esiti di eventi lontani nel tempo significhi che le relative discussioni vadano per lo più ad aggiungersi al rumore di fondo.

 

Inoltre, poiché gli azionisti hanno diritto a ricevere la propria quota degli utili futuri, abbiamo notato che i listini azionari si concentrano sui fattori potenzialmente in grado di incidere sulla redditività aziendale. Noi di Fisher Investments Italia sappiamo che i mercati scontano rapidamente tutte le informazioni di pubblico dominio sulle prospettive aziendali. Le azioni esaminano costantemente le prospettive a breve adeguando di conseguenza le proprie previsioni sugli utili.

 

La nostra ricerca mostra che le quotazioni azionarie reagiscono principalmente quando le probabilità indicano che la realtà si discosterà dalle aspettative di riferimento. Si consideri l’esempio estremo dei lockdown introdotti nei primi mesi del 2020 per contenere la pandemia. L’indice MSCI World ha raggiunto il picco il 19/2/2020, pochi giorni prima che in Italia venissero imposti i primi lockdown regionali del mondo sviluppato.[i] Fino ad allora i mercati prevedevano una crescita economica e degli utili su scala globale malgrado le notizie dei contagi in Cina e il lockdown introdotto a gennaio nella città di Wuhan, una reazione analoga a quella riscontrata durante precedenti epidemie regionali in Asia, come i vari episodi di influenza aviaria e la diffusione della SARS dal 2002 al 2004. Ma quando il Covid ha colpito l’Europa, e il probabile impatto negativo delle politiche di contenimento su ampia scala è divenuto evidente, i mercati hanno cominciato a comprendere le potenziali ripercussioni sugli utili societari. Il 23/3/2020, le azioni erano bruscamente scese del 33,8%, scontando (più che abbondantemente, a nostro avviso) una recessione globale e registrando la più rapida fase ribassista della storia moderna (calo dovuto ai fondamentali superiore al 20%).[ii]

 

Poi le azioni mondiali hanno messo a segno un rialzo.[iii] Come mai? Dopo che i mercati avevano scontato i peggiori scenari sulla parte breve della finestra temporale di 3-30 mesi presa in considerazione dalle azioni, Fisher Investments Italia ritiene che l’attenzione degli operatori si sia spostata in avanti verso la porzione a più lungo termine, in cui rigidi lockdown su scala nazionale sarebbero stati l’eccezione più che la norma. Prima ancora che le agenzie di statistica avessero pubblicato dati economici negativi dovuti ai lockdown, per non parlare di relazioni indicanti una ripresa, i mercati hanno messo a segno un rialzo, anticipando a nostro avviso una rapida crescita dovuta alla riapertura delle economie.[iv] Il Comitato di datazione del ciclo economico nell’Eurozona del Centre for Economic Policy Research non ha fatto alcun cenno a una recessione (una contrazione economica ampia e prolungata) fino a maggio 2020, ovvero due mesi dopo l’inizio della recessione.[v] La recessione statunitense è stata la più breve in assoluto, anche se gli economisti non ne hanno decretato ufficialmente la fine sino a oltre un anno dopo.[vi] Si tratta a nostro avviso di un esempio inconsuetamente chiaro di come le sorprese influenzino i mercati.

 

L’enorme effetto economico iniziale dei lockdown e la sorpresa dei mercati rappresentano eventi inusuali, ma la lezione che se ne trae è applicabile su vasta scala. In che modo gli investitori possono avvalersene? Nella prassi quotidiana, riteniamo che seguire l’evoluzione del sentiment del mercato per monitorare il divario tra sorprese e probabile realtà influenzi l’andamento delle azioni nel più lungo periodo. Una sorpresa positiva graduale è più consueta, stando alle nostre osservazioni storiche. Per questo crediamo che predominino le fasi rialziste (periodi di rialzi generalizzati dei corsi azionari).[vii] Se le notizie, i sondaggi e altri parametri della fiducia degli investitori che seguiamo indicano per lo più pessimismo o scetticismo sulle prospettive economiche, le probabilità che la realtà sia migliore delle aspettative aumentano. Se gli sviluppi sorprendono positivamente, il conseguente sollievo contribuisce in modo conscio o inconscio a spingere al rialzo le azioni.

 

Se invece la realtà si rivela molto peggiore delle aspettative si potrebbe assistere a una fase ribassista. Le nostre ricerche indicano che i mercati ribassisti si formano in due modi, ossia, nella terminologia di Fisher Investments Italia, con un Wall (un muro) o con un Wallop (una scossa). Durante le fasi rialziste abbiamo rilevato che le azioni scalano il proverbiale “muro della paura”, guadagnando terreno gradualmente e in modo irregolare, sospinte dal sollievo. Spesso, con il progredire dei mercati Toro, le preoccupazioni si affievoliscono e il clima diviene sempre più ottimistico. A nostro avviso, il potenziale diffondersi dell’euforia potrebbe rendere molto difficile superare le aspettative, ponendo le basi per una fase ribassista dal momento che gli investitori ignorano le notizie negative e si attendono sviluppi eccessivamente positivi. Crediamo che questo avvenga quando le azioni sono in cima al muro della paura e le preoccupazioni svaniscono. Definiamo wallop un evento in grado di annullare inaspettatamente la crescita globale, ad esempio i primi lockdown mondiali durante la pandemia. Il punto cruciale è che tale evento economico negativo dell’entità di diverse migliaia di miliardi di euro deve cogliere di sorpresa la maggior parte degli operatori. Se tutti sono capaci di prevederlo, i mercati lo hanno probabilmente già incorporato nelle quotazioni e, a nostro avviso, non è in grado di causare una scossa.

 

L’entità del divario tra aspettative e realtà determina le opportunità e i rischi che si presentano. Riteniamo che esaminando tale divario si possano trarre importanti informazioni sui fattori che, a differenza di oscillazioni temporanee, avranno un impatto probabilmente significativo sui mercati; questo rappresenta un chiaro vantaggio rispetto alla massa degli investitori, secondo il parere di Fisher Investments Italia.

 

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Fisher Investments Italia è la denominazione commerciale utilizzata dalla succursale di Fisher Investments Ireland Limited operante in Italia (“Fisher Investments Italia”). Fisher Investments Ireland Limited, una società a responsabilità limitata costituita in Irlanda, è iscritta, insieme alla sua denominazione commerciale Fisher Investments Europe, al Companies Registration Office (""Registro delle imprese"") irlandese con i numeri 623847 e 629724. Fisher Investments Europe è regolamentata dalla Banca Centrale d’Irlanda e ha sede legale presso: 2 George’s Dock, 1st Floor, Dublin 1, D01 H2T6 Irlanda Fisher Investments Europe affida una parte degli aspetti dell’attività giornaliera di consulenza di investimento e gestione di portafoglio e delle funzioni di trading alle proprie affiliate.

 

Il presente documento contiene le opinioni generali di Fisher Investments Europe e non deve essere considerato alla stregua di una consulenza personalizzata in materia di investimento o di natura fiscale, né tantomeno come un riflesso delle performance dei clienti. Non è possibile garantire che Fisher Investments Europe manterrà queste opinioni, che potrebbero cambiare in qualsiasi momento in base a nuove informazioni, analisi o riconsiderazioni. Nulla nel presente deve essere inteso come una raccomandazione o una previsione delle condizioni di mercato. Al contrario, è da intendersi come l’illustrazione di una tesi. Le condizioni di mercato attuali e quelle future potrebbero presentare numerose differenze rispetto a quelle qui illustrate. Inoltre, non si forniscono garanzie in merito all’esattezza delle ipotesi formulate negli esempi qui presenti.

 



[i] Fonte: FactSet, al 09/05/2022. In base ai rendimenti dell’indice MSCI World (dividendi netti inclusi), al 19/2/2020.

[ii] Ibid. Sulla base dei rendimenti dell’indice MSCI World con dividendi netti, dal 19/02/2020 al 23/03/2020.

[iii] Ibid.

[iv] Ibid.

[v] “The Latest Findings From the CEPR - EABCN Euro Area Business Cycle Dating Committee (EABCDC)”, Staff, Centre for Economic Policy Research, 7/5/2020.

[vi] “It’s Official: The Covid Recession Lasted Just Two Months, the Shortest in U.S. History”, Jeff Cox, CNBC, 19/7/2021.

[vii] Fonte: Global Financial Data, Inc. e FactSet, al 25/03/2020. Sulla base dell’indice S&P 500 (dividendi esclusi), in USD, dal 06/09/1929 al 24/03/2020. Le fluttuazioni valutarie tra il dollaro USA e l’euro potrebbero provocare variazioni al rialzo o al ribasso del rendimento degli investimenti.


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