Lavoro: servono più laureati ICT
Continua a espandersi il mondo dell’information and Communication Technology ma mancano le risorse
FTA Online News, Milano, 18 Gen 2019 - 12:40
Le aziende italiane mostrano un’accelerazione verso la digitalizzazione gloale ma faticano a trovare le competenze tecnologiche per favorire il cambiamento in atto e a formare profili. È sempre il nord-ovest a fare da traino del mercato digitale.
Sono 64 mila le offerte di lavoro pubblicate in rete
C’è un settore in continua crescita e espansione e che offre concrete opportunità di lavoro i giovani.
Si tratta del mondo dell’Information and Communications Technology che ha pubblicato solo in rete 64 mila offerte di lavoro (+ 7% rispetto al 2016).
E le prospettive potrebbero addirittura migliorare, per il biennio 2018-2020, con la previsione di 88.000 nuovi posti di lavoro per gli specialisti in ICT.
È quanto emerge dall’ultima ricerca dell’osservatorio delle Competenze digitali, condotto dalle maggiori associazioni ICT in Italia la quale, nel dettaglio, indica come figura più richiesta sia quella degli sviluppatori (+19%) seguiti dai consulenti (richiesti in un annuncio su 6).
A livello geografico, è il Nord Ovest a fare da traino con la Lombardia in pole position con quasi la metà delle posizioni aperte (48%).
Serve un sistema di politiche per la formazione e il lavoro
Le aziende corrono e servono più laureati in grado di colmare l’offerta.
Per il 2018 per le aziende è previsto un fabbisogno che oscilla tra i 12.800 e i 20.500, mentre l'università dovrebbe laurearne poco più di 8.500: un divario che arriva al 58%. E ancora, i laureati crescono ma ad un ritmo troppo lento (7.700 unità) ma calano gli specialisti in informatica (4.460).
La ricetta, proposta dall’osservatorio, è la creazione di un sistema di politiche per la formazione e il lavoro delle nuove professioni Ict. L’auspicio è che si realizzi in tempi brevi.
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