La crisi ha bruciato oltre un milione di posti di lavoro
In Italia saldo amaro per il mercato del lavoro negli ultimi sei anni
FTAOnline, Milano, 27 Gen 2015 - 16:47
La perdita di posti di lavoro dall’inizio della crisi ha fatto registrare livelli record con la conseguente discesa verticale del numero degli occupati. Lo documenta anche una ricerca di Unimpresa, associazione delle piccole e medie imprese italiane, che ha incrociato i dati della Banca d’Italia, di Eurostat e dell’Istat rilevando che nel periodo tra il 2008 e il 2014 il Bel Paese ha perso un milione di posti di lavoro e l’Europa circa 4,3 milioni. Nel Vecchio Continente si salva tra i grandi solo la Germania che ha creato nei sei anni 1,8 milioni di posti di lavoro.
La crisi per l’Italia è stata un terremoto
In Italia gli effetti della crisi si sono fatti sentire soprattutto sul fronte occupazionale dove l’impatto è stato a dir poco notevole.
La disoccupazione è infatti aumentata a livelli record balzando al 13,4% a novembre del 2014, con un evidente riflesso sul calo degli occupati che sono diminuiti di un milione di unità dal 2008 a oggi.
Nel dettaglio, lo studio di Unimpresa ha evidenziato una flessione degli occupati tra 2008 e 2014 da 25,3 milioni a 24,3 milioni (-4,08%) con un ritmo di 172 mila posti di lavoro in meno all’anno.
In ambito europeo la l’occupazione è calata ad un ritmo più blando (-2,85% nei sei anni), fa eccezione la Germania dove gli occupati sono cresciuti del 4,42% per un totale, appunto, di 1,8 milioni di unità.
Unimprese chiede quindi che si adottino politiche in grado di mettere in moto l’economia attraverso un nuovo impulso al credito e un consistente taglio delle tasse.
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