Sicurezza sul lavoro, le nuove regole
Con l’approvazione del Decreto legislativo sulla sicurezza sul lavoro lo Stato si rimette al centro dell’azione per riportare l’attenzione su un problema di grande rilevanza
30 Apr 2008 - 09:37
Approvato il nuovo Decreto Sicurezza
Con l’approvazione del Decreto legislativo sulla sicurezza sul lavoro lo Stato si rimette al centro dell’azione per riportare l’attenzione su un problema di grande rilevanza. Secondo i dati Inail infatti, in Italia ogni giorno muoiono tre lavoratori. Nel 2007 il bilancio è di circa 1.260 morti a fronte dei 1.341 dell'anno precedente.
Qualche numero
Secondo i numeri, stimati ma comunque attendibili il primato degli incidenti mortali va al settore industria e servizi (1.130), in particolare il settore costruzioni (295). Più di un quinto sul totale degli incidenti si verificano sul tragitto tra casa e lavoro (260). Durante gli ultimi tre anni il settore risultato più ad alto rischio è stato quello della lavorazione dei metalli, con oltre 6 infortuni su 100 con un indice di frequenza infortunistica di 61,95 infortuni indennizzati per mille addetti (esclusi i casi in itinere) contro il 32,21 per mille dell'indice medio dell'industria e servizi (32,21 per mille).
Il decreto
Il decreto pone l’accento sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro ed il potenziamento della cultura della legalità. Questo, affinché la prevenzione della salute e della sicurezza divenga effettiva in ogni contesto lavorativo, e non solo predisponendo un sistema di regole, ma soprattutto integrando il sistema normativo tradizionale con strumenti quali la formazione, le “buone prassi”, gli accordi collettivi e la Responsabilità Sociale delle Imprese. Il decreto a tal fine interviene in materia di salute e sicurezza attraverso l'estensione delle norme in materia di sicurezza a tutti i settori, finanziando inoltre azioni di formazione e informazione in sostituzione e a semplificazione degli obblighi formali.
Obiettivi
Gli obiettivi del decreto come precisato dal Ministero del Lavoro sono:
- la costruzione di un sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi che tenga conto della esperienza o delle competenze e conoscenze in materia di salute e sicurezza sul lavoro, acquisite attraverso percorsi formativi mirati;
- la formazione come strumento essenziale di prevenzione e tutela;
- la diversificazione delle normative in relazione alla specificità dei rischi nei settori di riferimento;
- promuovere le Buone Prassi, intese come soluzioni sperimentate per prevenire o ridurre i rischi per i lavoratori, fondate sulla valutazione del rischio specifico e consistenti nella concreta applicazione di misure preventive contro i rischi di volta in volta considerati;
- promuovere la Responsabilità Sociale delle Imprese, per cui una impresa può dirsi socialmente responsabile quando adotta una strategia di gestione della propria attività che coniuga la ricerca del profitto con i principi sociali ed ambientali di un determinato momento storico;
- promuovere i Codici Etici.
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