Regolarizzazione del Lavoro in nero
Con la nuova edizione della sanatoria per il lavoro sommerso i datori di lavoro avranno tempo fino al 30 settembre prossimo per mettersi in regola
07 Feb 2008 - 09:37
Con la nuova edizione della sanatoria per il lavoro sommerso i datori di lavoro avranno tempo fino al 30 settembre prossimo per mettersi in regola. Nessuna novità sul fronte in realtà perché l’art. 7 del decreto “milleproroghe” rinnova anche per il 2008 la procedura di stabilizzazione prevista dalla legge 296/2006 scaduta lo scorso settembre.
Chi può far domanda
Possono far domanda tutti i datori di lavoro che hanno impiegato personale senza forme contrattuali (in nero) che vogliano regolarizzare la loro posizione. Non è necessario che i datori di lavoro siano imprenditori, potranno essere regolarizzate quindi anche colf e badanti. Per beneficiare della nuova sanatoria il lavoro “non formalizzato” non dovrà essersi svolto oltre i 5 anni. Può presentare la propria domanda chi ha già fatto richiesta entro lo scorso settembre e non sia stato accolto. Non potranno beneficiare della sanatoria invece quanti abbiano già pagato sanzioni o corrisposto contributi in seguito ad accertamento della loro posizione.
Cosa succede
Chi avendo fatto domanda viene ammesso ai benefici della sanatoria non incorrerà in nessuna sanzione amministrativa, un risparmio notevole (si parla di circa 4mila euro a persona) e dotrà versare (anche in 5 anni) solo due terzi dei contributi dovuti.
CondizioniIl datore di lavoro che vuole essere ammesso ai benefici previsti dalla legge dovrà far domanda entro il 30 settembre prossimo dimostrando di possedere:
- un accordo sindacale, aziendale o di territorio;
- un accordo di conciliazione con il lavoratore;
- un nuovo contratto di lavoro subordinato con il precedente della durata di almeno due anni;
- cedola di versamento di 1/5 dei contributi;
- copia della presentazione di domanda all’Inps.
Vantaggi
Chi ha tenuto rapporti di lavoro non formalizzati (ad esempio con colf e badanti) anche per un solo giorno può godere della norma cavandosela con qualche decina di euro senza incorrere in sanzioni che possono arrivare fino a 4mila euro.
SvantaggiLo svantaggio legato alla sanatoria è dovuto alla possibilità di un uso improprio della norma che potrebbe essere fatto per esempio assumendo un lavoratore che poi si licenzia subito dopo l’istanza, per ottenere il permesso di soggiorno. A tal proposito mancano, infatti, chiarimenti di legge.
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