In ufficio si litiga 7 ore a settimana
I manager spendono 7 ore a settimana a ricomporre i dissidi tra i dipendenti
FTAOnline, Milano, 01 Mar 2012 - 15:30
Il tasso di litigiosità all'interno degli uffici è una bella zavorra per la produttività, tanto per gli impiegati quanto per i dirigenti. Secondo un'indagine condotta da Robert Half, società di recruiting specializzato, le liti tra colleghi sono un problema che non va sottovalutato, perché – se non affrontate nella giusta maniera – possono arrivare a occupare una buona parte del tempo lavorativo dei manager.
Quando il litigio si paga caro
I numeri raccolti dalla Robert Half parlano chiaro: la litigiosità interna alle aziende costa molto in termini di produttività. Nel comporre le liti che scoppiano tra impiegati, fa sapere la società di recruiting, i dirigenti e i capoufficio spendono circa sette ore a settimana, ossia il 18% del loro tempo lavorativo complessivo.
La ricerca, svolta catalogando le risposte fornite a un questionario da 1.000 manager di aziende con più di 20 dipendenti, ha approfondito il tema della conflittualità negli uffici, indagando la natura e la pericolosità dei dissidi che nascono in ambiente di lavoro. Stando a quanto osservato, i conflitti che fanno perdere più tempo sarebbero quelli che nascono per cause di poco conto: un collega che parla al telefono con tono di voce troppo alto; uno scherzo di cattivo gusto; lamentele nei confronti del collega che scompare nei momenti di picco di lavoro o che mangia in continuazione lasciando briciole ovunque.
Spesso, problemi di questa portata vengono classificati come irrilevanti e dunque snobbati, lasciando che con il tempo si ricostituisca il clima di collaborazione tra dipendenti. Questo modo di agire, tuttavia, secondo la Robert Half è erroneo, perché così facendo, a lungo andare, all'interno dell'ufficio si potrebbe deteriorare il clima, moltiplicando le occasioni di conflitto.
5 mosse per ricomporre i litigi
L'indagine della Robert Half si conclude tracciando la strada da seguire per mantenere armonia all'interno del gruppo di lavoro. I passi da compiere, secondo la società di consulenza, sarebbero cinque: intervenire sulle cause; evitare che una mela marcia rovini il gruppo; coinvolgere i dipendenti in attività non lavorative; premiare i comportamenti positivi; valutare le capacità relazionali in fase di assunzione.
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