Novità sul pacchetto Omnibus e pubblicazioni dell'ESMA
Nuovi sviluppi relativi all’Omnibus Simplification Package. Presentati diversi documenti dall’ESMA.
Forum per la Finanza Sostenibile, 11 Dic 2025 - 15:14
Nelle ultime settimane sono emersi nuovi aggiornamenti relativi all’Omnibus Simplification Package e sono stati presentati diversi documenti interessanti da parte dell’ESMA
Aggiornamenti su Omnibus
Le Commissioni ECON e ENVI del Parlamento europeo hanno richiesto una proroga del periodo di scrutinio sulla proposta di atto delegato che modifica il Regolamento Delegato (UE) 2021/2178, integrando il Regolamento sulla tassonomia europea delle attività ecocompatibili. L’atto delegato, adottato dalla Commissione a luglio 2025, introduce diverse misure di semplificazione per ridurre il numero di datapoint da rendicontare, attualmente presenti nei template (-64% per le imprese non finanziarie e -89% per quelle finanziarie). La proroga, che permette la revisione del testo fino al 5 gennaio 2026, ha creato alcune incertezze sulle tempistiche, in quanto l’applicazione delle nuove misure è fissata al 1° gennaio 2026.
Revisione dei report di sostenibilità 2025
L’European Securities and Markets Authority (ESMA) ha pubblicato i risultati di un’analisi condotta su 91 report pubblicati nel primo periodo di applicazione degli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) nel 2025. Il report delinea un quadro complessivamente positivo, seppur con alcuni aspetti da migliorare. In particolare, dall’analisi emerge che circa il 62% degli emittenti ha soddisfatto l’obiettivo della disclosure prevista dal requisito IRO-1, fornendo una spiegazione adeguata del proprio processo di valutazione della materialità. L'80% ha descritto le soglie o i criteri di materialità adottati, mentre il 70% ha illustrato le fonti di dati e le modalità di coinvolgimento degli stakeholder. Tuttavia, l’ESMA segnala che molti report risultano standardizzati (“boilerplate”) e non forniscono elementi sostanziali sui giudizi formulati in merito alla materialità degli Impatti, Rischi e Opportunità (IRO). Sulla base di questi risultati, l’ESMA invita le imprese a evitare informazioni generiche nella descrizione del processo di valutazione della materialità. Inoltre, in relazione al processo di modifica degli ESRS, suggerisce all’European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG) di promuovere standard e metriche più specifiche per emittente e di garantire coerenza tra gli IRO materiali, le informative tematiche e le Politiche, Azioni e Obiettivi (PATs), valutando l’introduzione di una tabella di sintesi.
Priorità di enforcement 2025
Un’altra pubblicazione dell’ESMA riguarda le nuove European Common Enforcement Priorities (ECEP) per i bilanci 2025 delle società quotate. Si tratta di un documento che invita emittenti, revisori e organi di controllo a mantenere elevati standard di qualità nella rendicontazione societaria, garantendo coerenza, trasparenza e conformità alle normative di riferimento. In relazione ai report di sostenibilità, l’ESMA riconosce le difficoltà di implementazione in un contesto normativo in evoluzione, ma ribadisce due capisaldi: la corretta valutazione della materialità e una struttura del report chiara, leggibile e coerente. Nel complesso, le ECEP 2025 segnano un passo ulteriore verso l’integrazione effettiva tra informativa finanziaria e sostenibilità.
Programma di lavoro 2026
L’ESMA ha pubblicato il proprio programma di lavoro per il 2026, che ribadisce l’obiettivo di integrare la sostenibilità con una maggiore efficienza e minori oneri per gli operatori del mercato. Una delle novità più significative del programma è che, dal 2026, l’ente assumerà nuovi compiti di autorizzazione e supervisione in campo ESG. In particolare, l’Autorità avvierà la supervisione dei provider di rating ESG, che da luglio 2026 dovranno registrarsi presso l’ESMA e conformarsi agli obblighi previsti in ambito di governance, trasparenza metodologica e indipendenza fissati dal nuovo regolamento europeo.
Da giugno 2026, invece, l’ESMA assumerà la supervisione dei revisori esterni dei green bond europei, gli attori che certificano la conformità dei titoli alle regole dell’European Green Bond Standard (EUGBs). A questo proposito, sono stati pubblicati gli standard per i revisori che saranno successivamente adottati dalla Commissione e introducono nuove misure su: sistemi, risorse e procedure, funzione di compliance, procedure amministrative e IT, qualità e affidabilità dei dati, riconoscimento per soggetti extra-UE, notifiche di variazioni. Infine, nel 2026 l’ESMA prevede di completare la prima fase dell’implementazione dell’European Single Access Point (ESAP), il portale unico europeo per l’accesso alle informazioni finanziarie e di sostenibilità delle imprese.
