Estensione della tassonomia e norme tecniche di SFDR

Il focus del Forum per la Finanza Sostenibile sui provvedimenti normativi e regolatori dell’Unione Europea riguardanti l’industria SRI.



Forum per la Finanza Sostenibile, 28 Apr 2022 - 17:22

Le ultime settimane sono state caratterizzate, a livello europeo, da importanti novità sul fronte della tassonomia. Prosegue infatti l’intensa attività della Platform on Sustainable Finance, il gruppo di esperti creato dalla Commissione Europea per avere supporto tecnico nell’attività legislativa in materia. A inizio aprile, inoltre, la Commissione Europea ha fatto un passo in avanti nel completare l’architettura normativa relativa al Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR).

Il 30 marzo 2022 la Platform ha presentato un report sui criteri per estendere la tassonomia delle attività eco-compatibili oltre gli obiettivi di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, andando a coprire i quattro restanti obiettivi ambientali: uso sostenibile e protezione dell'acqua e delle risorse marine, transizione verso un'economia circolare, prevenzione e controllo dell'inquinamento, tutela e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi. È importante sottolineare come questi sei obiettivi ambientali, utilizzati fin dall'inizio dal Regolamento della tassonomia come coordinate per la classificazione, siano collegati l'uno all'altro e presentino anche aree di sovrapposizione. Per fare un esempio, lo stato ecologico di un’area marina è correlato direttamente sia con l’’inquinamento, sia con la tutela della biodiversità.

Le attuali raccomandazioni si riferiscono a un elenco di attività ritenute prioritarie. La Piattaforma è ora al lavoro sui criteri tecnici di screening per quanto riguarda foreste, bioenergia, edilizia, ICT e servizi di emergenza, manifattura (prodotti chimici e farmaceutici), trasporto marittimo e terrestre, e prevede di pubblicare un documento supplementare a maggio 2022. La Commissione UE dovrebbe rivedere report e raccomandazioni e presentare una proposta di atto delegato entro la fine di quest’anno.

Il 6 aprile, l’esecutivo europeo ha pubblicato la versione definitiva degli standard tecnici relativi a SFDR, adottando senza modifiche rilevanti la proposta presentata dalle Autorità europee di vigilanza finanziaria (ESA). Le norme tecniche di regolamentazione (RTS) includono template e indicatori per il reporting dei principali impatti negativi (PAI) a livello di azienda e i template precontrattuali/periodici obbligatori per i prodotti ex Artt. 8 e 9 di SFDR. Il Regolamento con le norme tecniche entrerà in vigore il 1° gennaio 2023. Durante il periodo transitorio, è previsto che i partecipanti al mercato finanziario debbano fornire una quantificazione esplicita (in percentuale) della misura in cui gli investimenti sottostanti il prodotto finanziario sono allineati alla tassonomia.

Nel mese di marzo, infine, la Platform ha presentato anche il rapporto finale sull’estensione della tassonomia ambientale a tre nuove categorie di attività, in un’ottica di accompagnamento e supporto nella transizione sia di settori ad alto impatto ambientale e che difficilmente potranno evolversi in modo del tutto sostenibile, sia di attività che hanno un impatto ambientale ridotto e sono dunque escluse dall’attuale tassonomia.

La struttura proposta per una tassonomia cosiddetta "beyond green" punta a: veicolare capitali per migliorare le prestazioni ambientali di tutte le attività economiche, garantendo un beneficio a livello aggregato; definire e accelerare la transizione delle attività che possono migliorare la propria performance ambientale, ma che al momento hanno un impatto negativo; definire le attività per le quali l'unica azione possibile è la mobilitazione di finanziamenti per l'uscita, lo smantellamento o la chiusura, insieme a solide misure per la transizione giusta. L'estensione permetterebbe di migliorare la trasparenza, garantendo dati affidabili e di qualità. Aumentando questo apporto informativo, la tassonomia così ampliata consentirebbe un processo decisionale più dettagliato e supporterebbe la transizione dell'intera economia. Allo stesso tempo, emerge il rischio di un’architettura complessa e di conseguenza di meno immediata applicazione.

Tra gli aspetti presi in considerazione dalla Platform nella stesura di questa nuova proposta c’è anche il fatto che più di un terzo dell'economia UE si basa su attività che difficilmente saranno incluse in una tassonomia verde a causa del loro basso impatto ambientale. Si tratta di attività quali istruzione e servizi sanitari, legali, finanziari e turistici. L'ampliamento della tassonomia per ricomprenderli consentirebbe il loro pieno accesso alla finanza sostenibile in merito alle loro spese operative allineate alla tassonomia. Va ricordato che le raccomandazioni della Platform non sono vincolanti: sta alla Commissione valutare di volta in volta se e come procedere con un atto legislativo.

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